giovedì 23 dicembre 2010

Sepolti dalla spazzatura

Post n°195 pubblicato il 09 Settembre 2008 da francesco1375
Tra i libri di lettura consigliati dalla mia professoressa di italiano, ce n‘era uno di cui non ricordo il titolo. Forse era :"la guerra dei pot" o qualcosa di simile.
Si immaginava un futuro in cui l'umanità, completamente sommersa dai rifiuti, decideva di spedire la nettezza nello spazio a bordo dei POT (pattumiere orbitanti terrestri). Sembrava una soluzione definitiva, si poteva così seguitare a produrre quantità indefinite di spazzatura. Tuttavia ben presto i POD cominciarono a precipitare.
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Ricordo anche un altro libro: "Il cacciatore di androidi" di Philip K. Dick (1968), da cui è stato tratto il celebre film Blade Runner di Ridley Scott (1982). In questo caso la spazzatura polverizzata e frantumata (oltretutto radioattiva essendo un mondo post atomico) formava un odioso composto che pervadeva ogni cosa ed entrava ovunque, dalle fessure, fin nelle case.
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Ecco, penso che ormai siamo nel mondo ipotizzato in questi libri.
La spazzatura è ovunque.
Fate una passaggiata in campagna e vi troverete ben presto a camminare in una discarica abusiva. Sdraiatevi sotto un albero a leggere un libro godendovi il fruscio delle cartaccie che spuntano ovunque.
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Percorrete l'argine di un fiume e godetevi lo spettacolo dei variopinti sacchetti di plastica appesi ai rami e ai canneti.
Avete mai guardato cosa c'è sotto la panchina sulla quale vi siete seduti a gustare un gelato? Sotto quella panchina c'è la storia dell'imballaggio dal '48 ai giorni nostri.
Ormai non ci facciamo più molto caso, eppure ne siamo sommersi. Le fioriere sono cestini, ed i fiori decorano cumuli di spazzatura.
Ogni spazio vuoto viene riempito di immondizia, quasi a sedare un' atavica forma d'agorafobia collettiva.
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Eppure secondo me la colpa di tutto questo è di due fattori: la scarsità di raccoglitori di rifiuti e soprattutto l'eccessiva quantità di imballaggi, cartine bottigliette ecc.
Ci dovremo porre prima o poi questo problema degli imballaggi. Sono troppi. Alcuni contenitori dovrebbero essere riadoprabili (come il caro vecchio vuoto a rendere) e il riciclaggio deve assolutamente diventare totale (anche dando qualche incentivo a chi ricicla, ad esempio degli sconti sui servizzi).
Ma dovrebbero anche aumentare i prodotti venduti sfusi con il contenitore da portare da casa.
Il "contenitore", la "confezione", devono tornare ad avere un valore intrinseco, tornare ad essere percepiti come "oggetti" e non come un coso che non vale nulla e quando non ti serve più lo butti via. Perchè non è così, quell'oggetto nel momento che lo butti non sparisce, resta e può essere o utile o dannoso.
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Forse non ci rendiamo conto di quanto questa "spazzatura diffusa" peggiori le nostre vite, di quanto staremmo meglio se non ci fosse.
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Di una cosa sono sicuro: Se domani l'acceleratore di particelle del CERN provocasse davvero un "buco nero", noi lo riempiremmo immediatamente di rifiuti.
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