sabato 25 dicembre 2010

La marea nera soffoca la vita marina, scoperte prime zone "desertificate" nell'oceano.

La marea nera soffoca la vita marina, scoperte prime zone "desertificate" nell'oceano.

Post n°386 pubblicato il 02 Luglio 2010 da francesco1375
Mentre non si intravedono ancora soluzioni definitive per chiudere il pozzo abissale nel Golfo del Messico giungono notizie sempre più drammatiche riguardo all'ecosistema marino.
Sono molte le specie che rischiano l'estinzione a causa delle enormi quantità di petrolio che finiscono in mare, tra di loro 5 specie di tartarughe marine e il tonno blù.
Ma quello che ora preoccupa maggiormente gli studiosi è il soffocamento delle specie viventi sia animali che vegetali nelle zone del disastro. Il metano che fuoriesce dal pozzo, ma anche la pellicola impermeabile oleosa che isola l'acqua superficiale dall'atmosfera, stanno facendo crollare la presenza di ossigeno in alcune zone marine interessate.
Poichè la vita marina, in estrema sintesi, respira l'ossigeno "disciolto" nell'acqua, molte specie animali si stanno spostando verso zone meno inquinate, mentre altre stanno scomparendo.
Un'altro problema è rappresentato dalla Corrente del Golfo, una sorta di fiume oceanico che porta le calde acque del Messico fino all'Europa del Nord e alla Gran Bretagna mitigandone notevolmente il clima.
Se non si troverà una soluzione per bloccare la perdita del pozzo abissale, nel lungo periodo sostanze inquinati potrebbero raggiungere le coste atlantiche europee.
I tecnici sanno benissimo che cercare di recuperare o bloccare il petrolio una volta che è uscito è impossibile ed avrà sempre un esito insufficiente.
L'unico modo è bloccarlo prima che esca.
Si pensa di riuscire a creare due pozzi che confluiscano a qualche centinaio di metri nel pozzo della falla, in questo modo si potrebbe iniettare del cemento in profondità. Ma sono mai stati scavati pozzi petroliferi che viaggiano in diagonale? Perchè questi pozzi paralleli dovrebbero ad un certo punto scendere in diagonale per intercettare quello da ostruire. E tutto questo va fatto a 1500 metri sotto il livello del mare... Ed il cemento attecchirà o verrà spazzato via come nell'operazione top kill dal getto di petrolio e gas a pressione?
Operazione ipotizzata per la chiusura definitiva della falla
Abbiamo realizzato un disegnino per illustrare quella che dovrebbe essere la soluzione definitiva. E' una illustrazione soltanto indicativa che serve soltanto a mostrare come, i due pozzi paralleli, in profondità si inclineranno per raggiungere il pozzo principale ed iniettarvi il cemento. Un'operazione tutt'altro che facile e che richiederà mesi di lavoro.

In realtà appare sorprendente che non si trovi una soluzione per ostruire rapidamente e del tutto questa perdita di petrolio, nonostante si sia formata una vera e propria forza internazionale di contenimento del disastro ecologico.

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