Le scarpe di fine '800, differenze tra Firenze ed Edimburgo nei quadri di Telemaco Signorini.
Post n°368 pubblicato il 09 Maggio 2010 da francesco1375
Telemaco Signorini era un pittore che, nella sua arte, registrò in modo quasi maniacale la realtà del tempo in cui viveva.
Utilizzò lo stile dei macchiaioli per registrare sulla superficie dei suoi quadri ogni minimo dettaglio.I sui dipinti dei primi anni '80 del 1800 ad esempio, sono tra le pochissime testimonianze rimaste di un centro storico medioevale, quello fiorentino, che venne distrutto nell'ambito di una discutibile operazione di riqualificazione urbanistica ai tempi di Firenze capitale.
Egli fu tra i pochi a comprendere la bellezza di quei luoghi, vera anima della città, considerati dagli intellettuali del tempo solo vecchi e fatiscenti vicoli da eliminare.
Guardando i sui quadri veniamo realmente proiettati in un mondo scomparso, possiamo ammirare la bellezza di piccolissimi particolari che sarebbero sfuggiti ai più, ma nei quali lui ravvisava la vera poesia dell'insieme.
Esaminiamo ad esempio un aspetto comune a tutti i suoi dipinti, l'attenzione all'abbigliamento. Noteremo che, nei dipinti fiorentini, le differenze tra l'abbigliamento dei popolani e quello dei ricchi era completamente diverso.
Evidentemente la città di fine ottocento era divisa nettamente tra ricchi e poveri (o meglio appartenenti alle classi popolari), mentre non esisteva quasi quello che oggi definiremmo ceto medio.
E così, se scendiamo ancora più nei dettagli, si noterà che le scarpe erano considerate ancora, a fine '800, genere di lusso. Molti poveri non le portavano affatto, e chi le portava, aveva grosse e logore scarpe da lavoro.
Tuttavia nessun ricco era senza scarpe di una certa eleganza.
La cosa curiosa è che quando Telemaco si trasferisce ad Edimburgo e a Leith (città scozzese a vicina alla grande città) ci restituisce una realtà completamente differente che lascia interdetti.
L'aspetto della città è enormemente più moderno. Gli abitanti sono quasi tutti vestiti in modo più che dignitoso, simile anche se leggermente più sobrio a quello usato dal ceto abbiente fiorentino. Evidentemente la classe media era molto più numerosa.
Eppure, stranamente, anche le persone ben vestite spesso non portavano le scarpe. Questo è un particolare curioso, perchè all'interno di un contesto cittadino di tipo contemporaneo (con cartelloni pubblicitari, oggetti industriali di largo consumo ecc.), nel rigido clima scozzese, persone ben vestite in modo borghese camminavano tranquillamente scalze per strada.
Quasi che la scarpa fosse ancora vista, ad Edimburgo, come qualcosa di nuovo e non ben assimilato. Anche da chi se le sarebbe potute permettere. Mentre a Firenze, in un contesto ben più povero, anche chi non se le poteva permettere cercava in tutti i modi di procurarsele.
francesco1375 anno 2010
Telemaco Signorini
- Pontevecchio a Firenze -
(Firenze 1880 circa)
Particolare in bianco e nero
Telemaco Signorini
- Leith-
(Leith-Edimburgo 1881)
Particolare in bianco e nero
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