sabato 25 dicembre 2010

"Cyberattacchi" : Hillary Clinton scende in campo in difesa del web.

"Cyberattacchi" : Hillary Clinton scende in campo in difesa del web.

Post n°323 pubblicato il 21 Gennaio 2010 da francesco1375
 

Riporto questa notizia di oggi che, secondo me, testimonia quanto ormai la rete condizioni le nostre vite anche a livello politico e di rapporti internazionali.
Il segretario di Stato americano Hillary Clinton ha lanciato un duro messaggio in diretta via Web contro i "Cyberattacchi" :"I Paesi o gli individui che lanciano attacchi informatici dovrebbero subire conseguenze e la condanna internazionale. In un mondo interconnesso, un attacco alla rete di una nazione può essere un attacco a tutti" [...] "Rafforzando questo messaggio, possiamo creare norme di comportamento tra Stati e incoraggiare il rispetto della rete comune".
La Clinton in questo modo scende direttamente in difesa di Google. Il noto motore di ricerca è da sempre visto con sospetto, così come tutto il web, dal Governo cinese, perchè difficilmente censurabile. Dopo un periodo in cui Google aveva a malincuore accettato diverse forme di censura, il motore di ricerca aveva semplicemente chiesto di essere lasciato libero di operare in libertà e di non subire più la censura che colpisce in particolare i dissidenti politici. In caso contrario avrebbe potuto decidere di non operare più nel "Celeste Impero" per non scendere a compromessi con indirizzi politici non condivisi contro la dissidenza e gli attivisti dei diritti umani.
Per tutta risposta il colosso di Mountain View era stato oggetto di sofisticatissimi attacchi informatici da parte di pirati informatici preparatissimi. Attacchi volti ovviamente a colpire ancora una volta la dissidenza cinese.
E' a questo punto che la Clinton, con il suo discorso, si pone in difesa della "grande rete", vista come leva formidabile per lo sviluppo della democrazia nel mondo.
Ma se questo aspetto della rete già era noto, ciò che ora risulta evidente è la fragilità di internet davanti ad attacchi e censure di vario tipo, giunti ormai ad un livello di gravità tale da rendere necessaria la discesa in campo diretta del Segretario di Stato Americano che difende la libertà di internet come se si trattasse della libertà di un Paese, perchè la libertà di comunicare attraverso la rete è oggi strettamente legato alla libertà di ognuno di noi.
Ma in cosa consistono questi "cyberattacchi" ? Possono davvero minacciare la sicurezza globale?
 

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