Avevo pubblicato questo post sul blog "felici e sognatori" in versione riassunta.
Qui su "felici e sognatori century rewind" pubblico invece per la prima volta la versione completa.
Introduzione
Scrivendo il post sulla storia di internet, mi sono imbattuto in qualcosa che non conoscevo affatto, o meglio che era sepolto nella mia memoria.
Ho quindi fatto una ricerca, che mi ha svelato un mondo veramente affascinate. Quello della vita on-line prima di internet. Della telematica di base, dei primi hacker che ispirarono film dall’enorme successo come “Wargames - Giochi di guerra” (1983), o che fa capolino da altri, come una scena de "Il tempo delle mele", almeno nel terzo del 1988, con titolo originale "L'Etudiante"(che poi non sarebbe il seguito dei primi due) in cui la protagonista usa per pochi fotogrammi uno strano aggeggio per chattare. Eppure a quel tempo Internet non esisteva!
Ho quindi fatto una ricerca, che mi ha svelato un mondo veramente affascinate. Quello della vita on-line prima di internet. Della telematica di base, dei primi hacker che ispirarono film dall’enorme successo come “Wargames - Giochi di guerra” (1983), o che fa capolino da altri, come una scena de "Il tempo delle mele", almeno nel terzo del 1988, con titolo originale "L'Etudiante"(che poi non sarebbe il seguito dei primi due) in cui la protagonista usa per pochi fotogrammi uno strano aggeggio per chattare. Eppure a quel tempo Internet non esisteva!
Osservando la cronologia di Internet, vedrete che fu aperta al pubblico nel ’93 con solo 200 siti nel mondo. In realtà nel ’93 quasi nessuno si era connesso.
Nel 1994 qualcuno iniziò, ma fu possibile iniziare a connettersi facilmente solo dal '95, quando i server erano ben diffusi in tutte le città, e si entrava in linea con una telefonata urbana anziché con una costosissima interurbana.
Nel '96 cominciarono ad essere molti i navigatori, ma i motori di ricerca quasi non funzionavano ed i siti erano ben pochi (fu anche l’anno della mia prima connessione).
1994…1996… Mi sembravano date troppo recenti.
Mi giravano in testa ricordi, precedenti al ’94. Qualcosa non tornava.
Da tempo mi chiedevo perché sui diari, (e sui muri), a scuola, usavamo un’ ortografia simile agli sms: “xkè ,80voglia, tvb,”, eppure nessun liceale, nel ’90, aveva, il cellulare. Ricordo benissimo. Qualcuno iniziò ad averlo nel '93. Da dove veniva quel linguaggio? Poi ho capito, veniva dalle Chat.
Ma come poteva venire dalle chat se non c’era internet?
Un amico frequentava un locale dove, dai tavolini, si poteva chattare con le ragazze. Ed era il '90, al massimo il '91. E nel 1991 non c’era internet…
Un compagno che di giorno aveva due occhi gonfi come peperoni e dormiva in piedi perché, dicevano, passa le notti al computer? Che ci faceva? Era l’89, non c’era internet, eppure lui “parlava al computer" (Commodore) e a tutti pareva cosa poco credibile.
Poi mi sono imbattuto in Fidonet. Seguendo questa traccia ho scoperto che prima di Internet c’era un altro internet, semplicemente definito ciber-spazio, telematica.
Panoramica
Milioni di persone on-line prima di internet, Un intricato, enorme dedalo di reti. Un labirinto misterioso. Dominato da “pirati”, alcuni buoni, altri meno. Popolato da utenti animati dalla voglia di comunicare, esplorare, e soprattutto creare un universo nuovo e sconosciuto.
Osservando la cronologia di Internet, vedrete che fu aperta al pubblico nel ’93 con solo 200 siti nel mondo. In realtà nel ’93 quasi nessuno si era connesso.
Nel 1994 qualcuno iniziò, ma fu possibile iniziare a connettersi facilmente solo dal '95, quando i server erano ben diffusi in tutte le città, e si entrava in linea con una telefonata urbana anziché con una costosissima interurbana.
Nel '96 cominciarono ad essere molti i navigatori, ma i motori di ricerca quasi non funzionavano ed i siti erano ben pochi (fu anche l’anno della mia prima connessione).
Ma prima di Internet, oltra alla famosissima Arpanet, esistevano una miriade di reti, con decine di migliaia di utenti. Qui parleremo di queste realtà quasi sconosciute.
Programmi, applicazioni, circuiti elettronici, teorie delle reti, sono stati sviluppati quasi per intero da chi comunicava all’interno di queste reti prima di internet.
Furono la culla di molte “sottoculture” odierne.
Crearono gran parte dell’immaginario collettivo contemporaneo.
Si pensi al cyberpunk e agl’hacker in generale, allo stereotipo del ragazzino genio di computer.
Alcuni timori legati all’informatica, che bloccano molte persone all’approccio delle nuove tecnologie , hanno origine non dal web ma dalle reti a lui precedenti, che potevano veramente spiazzare o intimorire chi non apparteneva a quel mondo di appassionati che ne faceva parte.
Queste reti erano inoltre l’unico modo di comunicare per perseguitati politici di molte dittature.Durante la guerra civile nella ex Yugoslavia, furono una delle poche fonti non censurate (queste comunicazioni, raccolte da Fidonet e altre realtà simili, sono state distrutte con modalità e motivi ancora dibattuti).
Durante la strage di piazza Tienanmen, gli studenti cinesi riescono a collegarsi alla rete arpanet, fu l'unico modo per far sentire la propria voce al mondo infrangendo così il muro della censura.
Molti misteri degli anni ’80 e ’90 si sono forse dipanati anche all’interno di queste “reti fantasma”. Quasi tutti i dati passati da queste reti sono andati perduti.
Ho realizzato questa tabella, mostra lo sviluppo delle reti telematiche prima di internet o a lei parallele.
Descrizione di tutte le reti esistenti prima di internet
o a lei parallele.
Il mondo on-line, prima di internet, era diviso in grandi aree parallele, spesso non comunicanti tra loro.
Penso che il modo migliore per descriverlo sia dividerlo in quattro tipologie di reti:
Penso che il modo migliore per descriverlo sia dividerlo in quattro tipologie di reti:
1) Reti mondiali riservate a gruppi particolari di persone, accademiche, istituzionali, riservate a gradi aziende e militari.
Questa tipologia comprende arpanet che porterà ad internet, ma anche molte altre.
Arpanet 1958-1994
Accademica e militare fino al ’74 quando assume la struttura e i protocolli di internet, poi solo accademica. Cresce sempre più fino ad essere aperta al pubblico nel ’94. A questo punto soppianta tutte le altre reti.
Milnet 1983-1990
Ramo militare di Arpanet. Inizialmente questa rete era stata concepita sia per uso militare che universitario e scientifico. Si pensava però che la parte militare sarebbe stata preponderante. Invece il ramo accademico crebbe enormemente in brevissimo tempo. A questo punto essendo Milnet e Arpanet parte della stessa rete, i militari si resero conto che era semplicissimo entrare nella loro sezione. Nell’ ’83 quindi Milnet viene scorporato. Si mantiene in contatto con la rete Arpanet tramite server dedicati e vigilati ai massimi livelli. Questa situazione dura fino al 1990, con le due reti comunque parallele.
NIPRnet e SIPRnet 1990-oggi
Milnet viene distaccato completamente da Arpanet nel 1990. In quell'anno, era ormai stato deciso di trasformare Arpanet in quello che sarebbe stato Internet, e quindi chiunque nel mondo di li a pochi anni, avrebbe potuto accedervi.
I militari sentono dunque il bisogno di aumentare ulteriormente le misure di sicurezza, creando un proprio sistema nettamente separato da Arpanet (che ormai già veniva chiamata Internet).
Nascono Niprnet (dati riservati non classificati), e Siprnet (per dati segreti e classificati). Sono reti segretissime e impenetrabili.
Da una di queste due reti proverrebbero i dati diffusi da Wikileaks.
Usenet 1970 – oggi.
Raccoglie gruppi di discussione dedicati , accessibili a chiunque con applicativi adatti.
Accademica ma più informale di Arpanet, vi scoppiano spesso vere e proprie guerre a colpi di post, dette guerre dei frame, che vivacizzano la comunità.
Dal 1979, cambia protocolli per appoggiarsi sempre più ad Arpanet diventandone, dall’87 una parte.
E’ utilizzata comunque quasi solo a livello Universitario e tecnico scientifico, ma nche per discussioni che di accademico non hanno niente.
In realtà i gruppi di discussione su Usenet hanno sempre toccato tutti i tipi di argomento ed è stata tra le reti più antiche ad aver ospitato anche contenuti leggeri.
La nascita del World Wide Web venne annunciata su questa rete.
Una delle caratteristiche curiose di questa rete è la quasi impossibilità di cancellare qualsiasi cosa venga pubblicato; infatti, mentre su Internet i dati vengono depositati su uno o più server ai quali poi si accede, nella struttura di Usenet i dati si diffondono da un server all'altro depositandosi potenzialmente su tutti. Questo in realtà è un limite, perchè è inevitabile nel tempo l'accumulo di dati inutili e la gestione diventa più difficile.
Alla nascita di internet viene mantenuta, è un archivio immenso, ma non intuitivamente accessibile.
Bitnet 1981 – 2007
Rivolta esclusivamente ad ambienti accademici di ricerca.
Isolata da Arpanet e Usenet. Utilizzava grandi calcolatori IBM che, una volta abbandonati, provocarono la sua fine. Era sostenuta anche dal Cern che la abbandonò nel 1996 per dedicarsi esclusivamente allo sviluppo di Internet e del Web.
Si estinse nel 2007.
A fine carriera il suo archivio dati era uno dei più grandi ed interessanti, contenendo dati di grande importanza di ogni parte del mondo a partire dal 1981. Dei suoi messaggi restano solo quelli che furono a suo tempo trasferiti in internet od usenet prima della chiusura definitiva del 1997.
Il massimo sviluppo nel 1991, era enorme.
Collegava tutto il mondo con nomi diversi: Canada= NetNorth ; India=TIFR; alcuni paesi del Golfo Persico=GulfNet;
In Europa si chiamava EARN ( European Academic Research Network), forniva un gateway tra l’Italia e il resto d’Europa (così dice Wikipedia). Fu fondata nel 1984 e costituita legalmente nel 1985. Aveva sede a Parigi.
Itapac 1986 - 1994
e altre reti simili in vari paesi (interconnessi tra loro, basate su protocolli X25)
Itapac fu creata dalla ASST (compagnia telefonica pubblica italiana) e poi da SIP e divenne operativa dall'86.
Veloce, interconnessa con l’estero, era collegata con reti omologhe di altri paesi (TymNet e SprintNet in USA, Telepac in Francia e così via…).
Tutte le reti europee di questo tipo, convergevano su Parigi, da dove partivano le dorsali per le reti analoghe extra-europee.
Utilizzate per interconnettere centri di elaborazione dati, università, uffici periferici, agenzie bancarie, POS,grandi aziende, grandi uffici pubblici ed istituzioni.
Per entrare in queste reti erano necessario avere una passwords fornita dalla compagnia al momento dell'abbonamento. Sarebbe stato prudente sostituirla con una propria, ma quasi nessuno lo fece. Per accedere ad ogni singolo database e contenuto, bisognava poi conoscere la NUI, password che, come un numero telefonico, denotava in modo univoco il computer remoto cui si voleva accedere.
L'idea di base non era una vera e propria navigazione, ma il collegamento sostanzialmente fisso anche se espandibile e flessibile, tra diversi centri di elaborazione dati, archivi ecc. in tutto il mondo. La tariffazione era relativa ai pacchetti trasmessi.Furono dismesse all’inizio degli anni ’90.
Questa tipologia comprende arpanet che porterà ad internet, ma anche molte altre.
Arpanet 1958-1994
Accademica e militare fino al ’74 quando assume la struttura e i protocolli di internet, poi solo accademica. Cresce sempre più fino ad essere aperta al pubblico nel ’94. A questo punto soppianta tutte le altre reti.
Milnet 1983-1990
Ramo militare di Arpanet. Inizialmente questa rete era stata concepita sia per uso militare che universitario e scientifico. Si pensava però che la parte militare sarebbe stata preponderante. Invece il ramo accademico crebbe enormemente in brevissimo tempo. A questo punto essendo Milnet e Arpanet parte della stessa rete, i militari si resero conto che era semplicissimo entrare nella loro sezione. Nell’ ’83 quindi Milnet viene scorporato. Si mantiene in contatto con la rete Arpanet tramite server dedicati e vigilati ai massimi livelli. Questa situazione dura fino al 1990, con le due reti comunque parallele.
NIPRnet e SIPRnet 1990-oggi
Milnet viene distaccato completamente da Arpanet nel 1990. In quell'anno, era ormai stato deciso di trasformare Arpanet in quello che sarebbe stato Internet, e quindi chiunque nel mondo di li a pochi anni, avrebbe potuto accedervi.
I militari sentono dunque il bisogno di aumentare ulteriormente le misure di sicurezza, creando un proprio sistema nettamente separato da Arpanet (che ormai già veniva chiamata Internet).
Nascono Niprnet (dati riservati non classificati), e Siprnet (per dati segreti e classificati). Sono reti segretissime e impenetrabili.
Da una di queste due reti proverrebbero i dati diffusi da Wikileaks.
Usenet 1970 – oggi.
Raccoglie gruppi di discussione dedicati , accessibili a chiunque con applicativi adatti.
Accademica ma più informale di Arpanet, vi scoppiano spesso vere e proprie guerre a colpi di post, dette guerre dei frame, che vivacizzano la comunità.
Dal 1979, cambia protocolli per appoggiarsi sempre più ad Arpanet diventandone, dall’87 una parte.
E’ utilizzata comunque quasi solo a livello Universitario e tecnico scientifico, ma nche per discussioni che di accademico non hanno niente.
In realtà i gruppi di discussione su Usenet hanno sempre toccato tutti i tipi di argomento ed è stata tra le reti più antiche ad aver ospitato anche contenuti leggeri.
La nascita del World Wide Web venne annunciata su questa rete.
Una delle caratteristiche curiose di questa rete è la quasi impossibilità di cancellare qualsiasi cosa venga pubblicato; infatti, mentre su Internet i dati vengono depositati su uno o più server ai quali poi si accede, nella struttura di Usenet i dati si diffondono da un server all'altro depositandosi potenzialmente su tutti. Questo in realtà è un limite, perchè è inevitabile nel tempo l'accumulo di dati inutili e la gestione diventa più difficile.
Alla nascita di internet viene mantenuta, è un archivio immenso, ma non intuitivamente accessibile.
Bitnet 1981 – 2007
Rivolta esclusivamente ad ambienti accademici di ricerca.
Isolata da Arpanet e Usenet. Utilizzava grandi calcolatori IBM che, una volta abbandonati, provocarono la sua fine. Era sostenuta anche dal Cern che la abbandonò nel 1996 per dedicarsi esclusivamente allo sviluppo di Internet e del Web.
Si estinse nel 2007.
A fine carriera il suo archivio dati era uno dei più grandi ed interessanti, contenendo dati di grande importanza di ogni parte del mondo a partire dal 1981. Dei suoi messaggi restano solo quelli che furono a suo tempo trasferiti in internet od usenet prima della chiusura definitiva del 1997.
Il massimo sviluppo nel 1991, era enorme.
Collegava tutto il mondo con nomi diversi: Canada= NetNorth ; India=TIFR; alcuni paesi del Golfo Persico=GulfNet;
In Europa si chiamava EARN ( European Academic Research Network), forniva un gateway tra l’Italia e il resto d’Europa (così dice Wikipedia). Fu fondata nel 1984 e costituita legalmente nel 1985. Aveva sede a Parigi.
Itapac 1986 - 1994
e altre reti simili in vari paesi (interconnessi tra loro, basate su protocolli X25)
Itapac fu creata dalla ASST (compagnia telefonica pubblica italiana) e poi da SIP e divenne operativa dall'86.
Veloce, interconnessa con l’estero, era collegata con reti omologhe di altri paesi (TymNet e SprintNet in USA, Telepac in Francia e così via…).
Tutte le reti europee di questo tipo, convergevano su Parigi, da dove partivano le dorsali per le reti analoghe extra-europee.
Utilizzate per interconnettere centri di elaborazione dati, università, uffici periferici, agenzie bancarie, POS,grandi aziende, grandi uffici pubblici ed istituzioni.
Per entrare in queste reti erano necessario avere una passwords fornita dalla compagnia al momento dell'abbonamento. Sarebbe stato prudente sostituirla con una propria, ma quasi nessuno lo fece. Per accedere ad ogni singolo database e contenuto, bisognava poi conoscere la NUI, password che, come un numero telefonico, denotava in modo univoco il computer remoto cui si voleva accedere.
L'idea di base non era una vera e propria navigazione, ma il collegamento sostanzialmente fisso anche se espandibile e flessibile, tra diversi centri di elaborazione dati, archivi ecc. in tutto il mondo. La tariffazione era relativa ai pacchetti trasmessi.Furono dismesse all’inizio degli anni ’90.
Queste reti (Itapac e analoghi), consentivano di effettuare velocissimi collegamenti nazionali ed internazionali prima di internet.Tra la metà degl'anni '80 ed il '94, gli hacker le utilizzavano abusivamente e di nascosto per i loro collegamenti. Alcuni furono identificati, ma il fenomeno era molto diffuso.Erano definite "il pane degl'Hacker" dagli stessi pirati.
Si era addirittura sparsa la voce che l'utilizzo abusivo di password e NUI fosse tollerato.
Diverse fonti riportano che, nel biennio 1987-1988, ben il 50% del traffico su Itapac era abusivo.
I sistemi usati dai pirati divennero di dominio pubblico e furono utilizzati anche da persone comuni, ad esempio per connettersi, abusivamente, alle chat come QSD. Probabilmente l'impreparazione a queste tecnologie era per molti totale e qualcuno forse usava queste tecniche di origine hacker in assoluta buona fede.
Trovare i pirati era molto più difficile di oggi, perchè non c'era una forza di contrasto con competenze simili a quelle degl'Hacker, solo quando molti di loro passarono dalla parte della legge si invertirono i rapporti di forza. Le centraline analogiche spesso non lasciavano tracce in memoria, come invece avviene oggi.
Gli hacker usavano Itapac e le reti a lui analoghe in modo diverso da come queste erano state inizialmente concepite, e cioè per vere e proprie navigazioni.
Tramite i collegamenti abusivi ad Itapac, i pirati comunicavano tra loro e mettevano in comunicazione tra loro altri servizi telematici che altrimenti avrebbero dovute essere isolati l'uno dall'altro, come chat,BBS, Videotel ecc.Si collegavano a computer di ditte ecc. e li usavano come server, talvolta per anni, finchè non venivano scoperi. Potevano passare on-line ore ed ore, addebitando i costi agli utilizzatori legittimi o ai gestori, raramente a nessuno usando linee di servizio interno.
Queste tecniche ovviamente danneggiavano gli utenti ufficiali.
Poi dal '94 i pirati presero di mira, ovviamente, internet (con conseguenze ben peggiori evolvendosi spesso in vera e propria criminalità telematica).
Trovare i pirati era molto più difficile di oggi, perchè non c'era una forza di contrasto con competenze simili a quelle degl'Hacker, solo quando molti di loro passarono dalla parte della legge si invertirono i rapporti di forza. Le centraline analogiche spesso non lasciavano tracce in memoria, come invece avviene oggi.
Gli hacker usavano Itapac e le reti a lui analoghe in modo diverso da come queste erano state inizialmente concepite, e cioè per vere e proprie navigazioni.
Tramite i collegamenti abusivi ad Itapac, i pirati comunicavano tra loro e mettevano in comunicazione tra loro altri servizi telematici che altrimenti avrebbero dovute essere isolati l'uno dall'altro, come chat,BBS, Videotel ecc.Si collegavano a computer di ditte ecc. e li usavano come server, talvolta per anni, finchè non venivano scoperi. Potevano passare on-line ore ed ore, addebitando i costi agli utilizzatori legittimi o ai gestori, raramente a nessuno usando linee di servizio interno.
Queste tecniche ovviamente danneggiavano gli utenti ufficiali.
Poi dal '94 i pirati presero di mira, ovviamente, internet (con conseguenze ben peggiori evolvendosi spesso in vera e propria criminalità telematica).
Nel settembre 1990, in occasione dello SMAU di Milano, una rivista pubblicò una password di gestione interna al sistema ITApac (5GFvdD): Chiunque poteva accedere gratuitamente. Immediatamente furono migliaia le persone che ne vennero a conoscenza e che la utilizzarono.SIP se ne accorse e la disattivò nel gennaio 1991. Crebbe ancora di più, la ricerca smodata di password abusive
Intorno al '94 la SIP lanciò Itapac Easy Way, un servizio in abbonamento che consentiva a qualunque presa telefonica domestica il collegamento a questa rete. In questo modo era poi possibile, pagando un solo scatto in bolletta e poi con una tariffazione a pacchetto, connettersi ad una rete dedicata e, teoricamente, a tutto itapac se e dove si aveva l'autorizzazione di accesso. Ma soprattutto ad alcuni service providers che offrivano accesso ad Internet. Questo permetteva di superare il limite delle interurbane a tempo che spesso, ancora nel '94, era necessario fare per accedere ad internet appena aperta. Ben presto la grande rete assunse l'attuale assetto e il servizio fu superato già nel '95-'96.
Itapac esiste ancora, ma viene tenuto in vita per collegare vecchie apparecchiature che ancora ne hanno bisogno.
Alcune X25 sono ancora attive come Janet (GB) che viene costantemente aggiornata ed oggi viaggia su fibra ottica a velocità superiori ad internet. Dedicata soprattutto a università, centri di ricerca ecc. inglesi. E' pubblica.
2) Reti amatoriali pubbliche dette BBS. Utilizzabili da chiunque. 1983-1994
Arpanet, Usenet, Bitnet e quelle tipo Itapac erano utilizzabili solo da gruppi selezionati di persone, e necessitavano di grandi risorse economiche e infrastrutturali. Solo i pirati vi scorrazzavano liberamente.
Gli appassionati di elettronica che sentivano il bisogno di comunicare crearono così le BBS, comunità “virtuali” amatoriali.
Uscivano dall’ambito accademico, erano accessibili a chiunque.
Per la prima volta, la gente comune poteva interagire telematicamente, e a differenza delle reti nazionali volute da molti stati (tipo Videotel di cui parleremo dopo), poteva farlo collegandosi in ogni parte del mondo con uno strumento flessibile, non centralizzato.
All’inizio, (anni ’80), il tempo di recapito dei messaggi era dell'ordine di alcuni giorni, perché i link fra i vari computer non erano permanenti ma si attivavano a richiesta o secondo particolari temporizzazioni.
Le BBS venivano realizzate e utilizzate con computer quali Amiga e Commodore 64.
Ciò richiedeva grande passione e un po’ di competenza. Non disponendo quasi mai di dischi rigidi per l’archiviazione, spesso ciò che si scaricava veniva direttamente stampato, senza passare dal monitor. Era una modalità più veloce e che permetteva di rileggere con calma e conservare. Era un mondo solo testuale, la grafica era assente, se si escludono le decorazioni anche complesse fatte con i caratteri.
Era tale la voglia di esplorare questo nuovo mondo, che gli utilizzatori delle BBS divennero in breve tempo decine di migliaia.
Queste reti non avevano server, le informazioni passavano direttamente da computer a computer servendosi di nodi gestiti da appassionati, volontari (detti SysOp), che, rispettando tutta una serie di regole e regolamenti, captava e trasmetteva ad orari predefiniti, i messaggi di tutti. Ciò avveniva in automatico, di notte. Si risparmiava così sulla bolletta telefonica. Durante queste sessioni notturne, con una sola telefonata, venivano spediti e ricevuti un numero molto grande di messaggi di numerosi utenti della rete.
Spedendo direttamente da computer a computer ogni singolo messaggio i costi telefonici per l'utente sarebbero stati insostenibili.
Furono importantissimi per sviluppare quella cultura, quelle competenze e quei concetti che poi portarono agli odierni social network.
Erano reti mondiali, aperta a tutti, ad ogni tipo di discussione.
Era possibile mandare messaggi a tutti, a gruppi, o messaggi privati. Però il SysOp aveva la possibilità e il diritto di leggere qualunque messaggio. Infatti doveva controllare, per quanto possibile, il traffico che gestiva il suo nodo. Questo a fine di manutenzione e moderazione. Non era quindi possibile avere una vera privacy come nelle mail.
Importantissimo anche il ruolo sociale. Ad es. moltissime le comunicazioni con la ex Jugoslavia durante la guerra civile, essendo quindi le BBS tra i pochi strumenti di comunicazione per sapere cosa stesse accadendo.
I dati che fluivano erano solo testuali.
Le BBS erano numerosissime ed ebbero centinaia di migliaia di utenti.
Intorno al '94 la SIP lanciò Itapac Easy Way, un servizio in abbonamento che consentiva a qualunque presa telefonica domestica il collegamento a questa rete. In questo modo era poi possibile, pagando un solo scatto in bolletta e poi con una tariffazione a pacchetto, connettersi ad una rete dedicata e, teoricamente, a tutto itapac se e dove si aveva l'autorizzazione di accesso. Ma soprattutto ad alcuni service providers che offrivano accesso ad Internet. Questo permetteva di superare il limite delle interurbane a tempo che spesso, ancora nel '94, era necessario fare per accedere ad internet appena aperta. Ben presto la grande rete assunse l'attuale assetto e il servizio fu superato già nel '95-'96.
Itapac esiste ancora, ma viene tenuto in vita per collegare vecchie apparecchiature che ancora ne hanno bisogno.
Alcune X25 sono ancora attive come Janet (GB) che viene costantemente aggiornata ed oggi viaggia su fibra ottica a velocità superiori ad internet. Dedicata soprattutto a università, centri di ricerca ecc. inglesi. E' pubblica.
2) Reti amatoriali pubbliche dette BBS. Utilizzabili da chiunque. 1983-1994
Arpanet, Usenet, Bitnet e quelle tipo Itapac erano utilizzabili solo da gruppi selezionati di persone, e necessitavano di grandi risorse economiche e infrastrutturali. Solo i pirati vi scorrazzavano liberamente.
Gli appassionati di elettronica che sentivano il bisogno di comunicare crearono così le BBS, comunità “virtuali” amatoriali.
Uscivano dall’ambito accademico, erano accessibili a chiunque.
Per la prima volta, la gente comune poteva interagire telematicamente, e a differenza delle reti nazionali volute da molti stati (tipo Videotel di cui parleremo dopo), poteva farlo collegandosi in ogni parte del mondo con uno strumento flessibile, non centralizzato.
All’inizio, (anni ’80), il tempo di recapito dei messaggi era dell'ordine di alcuni giorni, perché i link fra i vari computer non erano permanenti ma si attivavano a richiesta o secondo particolari temporizzazioni.
Le BBS venivano realizzate e utilizzate con computer quali Amiga e Commodore 64.
Ciò richiedeva grande passione e un po’ di competenza. Non disponendo quasi mai di dischi rigidi per l’archiviazione, spesso ciò che si scaricava veniva direttamente stampato, senza passare dal monitor. Era una modalità più veloce e che permetteva di rileggere con calma e conservare. Era un mondo solo testuale, la grafica era assente, se si escludono le decorazioni anche complesse fatte con i caratteri.
Era tale la voglia di esplorare questo nuovo mondo, che gli utilizzatori delle BBS divennero in breve tempo decine di migliaia.
Queste reti non avevano server, le informazioni passavano direttamente da computer a computer servendosi di nodi gestiti da appassionati, volontari (detti SysOp), che, rispettando tutta una serie di regole e regolamenti, captava e trasmetteva ad orari predefiniti, i messaggi di tutti. Ciò avveniva in automatico, di notte. Si risparmiava così sulla bolletta telefonica. Durante queste sessioni notturne, con una sola telefonata, venivano spediti e ricevuti un numero molto grande di messaggi di numerosi utenti della rete.
Spedendo direttamente da computer a computer ogni singolo messaggio i costi telefonici per l'utente sarebbero stati insostenibili.
Furono importantissimi per sviluppare quella cultura, quelle competenze e quei concetti che poi portarono agli odierni social network.
Erano reti mondiali, aperta a tutti, ad ogni tipo di discussione.
Era possibile mandare messaggi a tutti, a gruppi, o messaggi privati. Però il SysOp aveva la possibilità e il diritto di leggere qualunque messaggio. Infatti doveva controllare, per quanto possibile, il traffico che gestiva il suo nodo. Questo a fine di manutenzione e moderazione. Non era quindi possibile avere una vera privacy come nelle mail.
Importantissimo anche il ruolo sociale. Ad es. moltissime le comunicazioni con la ex Jugoslavia durante la guerra civile, essendo quindi le BBS tra i pochi strumenti di comunicazione per sapere cosa stesse accadendo.
I dati che fluivano erano solo testuali.
Le BBS erano numerosissime ed ebbero centinaia di migliaia di utenti.
La più importante, diffusa nel mondo era Fidonet, ma ve ne erano molte altre, come Onenet e Agorà.
Ognuna di loro aveva un nucleo cittadino (perchè le connessioni verso i SysOp erano a tariffa urbana). Erano collegate le une alle altre a livello nazionale, e con un sistema ad imbuto, internazionale. Tutto era studiato per limitare al minimo i costi, pur necessari delle connessioni a tariffa interurbana e internazionale.
Ci voleva passione, nel 1993 una mail costava 200 lire, sia in entrata che in uscita. E queste reti si basavano sullo scambio di mail.
Nacquero intorno al 1983, crebbero fino al picco nel '92. Poi, soprattutto per il sopraggiungere di Internet, sparirono quasi del tutto nel '94.
Alcune di loro fornironoi primi collegamenti internet, fungendo da provider, intorno al 1994, quando la grande rete era appena stata aperta (es.Galactica di Milano e McLink di roma, che aprirono punti di accesso in diverse città per consentire da lì una connessione a tariffa urbana).
In tutto il mondo costituirono la comunità più viva, numerosa ed importante della rete prima di Internet.
Fidonet pare esista ancora tra alcuni appassionati e sia molto presente in alcuni paesi.
Negli anni '90 in alcune BBS, cominciarono a circolare anche molti pirati. Probabilmente i SysOp non riuscivano più a svolgere un ruolo efficace di moderazione a causa dell'enorme crescita di messaggi in circolazione (dovuto anche alla diffusione di PC del tutto simili agli attuali che consentivano di archiviare, copiare e condividere dati in quantità inimmaginabili negli anni '80). Fatto sta che le BBS furono oggetto di una grande operazione di contrasto alla pirateria. I risultati di questa operazione suscitarono enormi polemiche, perchè molti SysOp sostennero di essere stati accusati ingiustamente, poichè non erano a conoscenza dei dati circolati sulle BBS, non potendo controllare tutto. I veri pirati individuati in effetti non furono molti, perchè aveavno escogitato mille sistemi per essere anonimi e le indagini non erano così avanzate come invece sono oggi. Comunque sia, questa operazione venne chaimata, nell'ambiente delle BBS italiane, Italian Crackdown e, questa, coincise nel '94, con la sostanziale scomparsa di queste reti. Qui riportiamo per dovere di cronaca, senza dare alcun giudizio su una vicenda che non conosciamo abbastanza. Tuttavia penso che a differenza di quanto si affermò allora, la scomparsa delle BBS, dette anche telematica di base, fu dovuta non all'Italian Crackdown, ma all'avvento di Internet che rese questo tipo di rete superata.
3) Le reti pubbliche nazionali tipo Videotel e le prime chat, basate su protocolli CEPT1 e CEPT2 e simili.
Tra il 1980 ed il 1994 Nascono numerose reti pubbliche isolate tra loro.
Dall’America si diffondeva nel mondo Arpanet, ancora riservata ad ambienti ristretti. Le BBS si diffondevano spontaneamente a macchia d’olio.
In Europa, a livello statale, si pensa di portare la gente on-line con delle reti nazionali.
Le compagnie telefoniche pubbliche europee, tentarono, con più o meno successo, di sviluppare reti telematiche per il grande pubblico.
Erano nazionali, Usavano protocolli comuni europei CEPT che li rendevano compatibili (CEPT P1 in Germania; CEPT P2 in Francia; CEPT P3 in Gran Bretagna. Videotel li usava tutti e tre ed era compatibile con tutti). Ma praticamente non erano comunicanti tra nazione e nazione, a causa dei costi della chaimata internazionale necessaria.
Erano però comunicanti tra loro con sistemi abusivi escogitati dai pirati.
In questo caso erano messe in contatto tra loro passando attraverso le reti x25 come Itapac.
Queste reti nazionali erano centralizzate e pianificate.
Potevano essere sviluppate solo dai gestori (solitamente statali). Tutto risiedeva su pochi server centrali.
Sia per pubblicare i semplici contenuti che per riceverli si usavano terminali “stupidi” (cioè in grado soltanto di trasmettere e ricevere ma non di elaborare dati), collegati a pochi server centrali.
Il sistema era rigido e ne impediva fin dalla nascita lo sviluppo.
Gli apparecchi per l’utenza erano spesso a noleggio e i terminali costruiti da poche ditte in appalto.
Con questi terminali non si potevano salvare dati trasmessi o ricevuti, ne impostare un lavoro e spedirlo. Erano concepiti come semplici estensioni del telefono. Grafica e protocolli erano molto simili a quelli del televideo. Il concetto di funzionamento simile a quello di alcuni servizi del digitale terrestre, ma immensamente più primitivi.
Queste reti hanno comunque avuto il merito di avere avvicinato al concetto di attività on-line moltissime persone, in un tempo in cui tale concetto era sconosciuto alla popolazione.
Distinguevano nettamente fornitori di servizi, gestori ed utenti.
Oltre che dai terminali inizialmente concepiti, quasi tutte queste reti divennero accessibili da PC dotati di appositi emulatori.
Videotel
Rete telematica nazionale italiana. Ebbe scarso successo e viene praticamente distrutta da una serie di truffe e attacchi hacker.
1981 inizio sperimentazione
1985 operativo
1987 si poteva accedere tramite commodore64 con apposito modem ed emulatore
1990 circa Il sistema viene attaccato da una serie di truffe ai sui danni e da attacchi hacker che consentivano di usarlo gratuitamente, con danno enorme alla compagnia telefonica su cui ricadevano i costi giganteschi dei servizi fruiti illecitamente. Cambia il sistema di tariffazione ma decade.
Gli attacchi di cui fu vittima Videotel erano di tre tipi: Accesso con password di altri utenti o inutilizzata ma presente sul sistema (i costi della connessione ricadevano sugli utenti cui era stata trafugata la password o sulla Sip se le password non erano ancora state distribuite).
Interconnessione tra lui e altri sistemi europei come Minitel, realizzati con i sistemi esposti precedentemente, più l'accesso abusivo ad Itapac ed altre reti X25.
Creazione di falsi servizi e falsi collegamenti ad essi che doveva pagare la SIP che si era incaricata di riscuotere i proventi dei servizi stessi, ma di cui non poteva trovare gli inesistenti utilizzatori.
Tutto questo ovviamente scoraggiava gli utilizzatori e i fornitori onesti del servizio.
Il problema principale di sicurezza venne individuato nelle password fornite ad ogni abbonato che così poteva accedere da qualsiasi terminale. Si decise così di legare l'utente alla propia presa telefonica in modo tale che per utilizzarlo abusivamente si dovesse materialmente attaccarsi alla presa dell'utente legittimo. venne però meno la possibilità di collegarsi da qualunque terminale anche fuori da casa. 1994 Il servizio viene accantonato, è superato da internet.
Un certo successo ebbero le chat (inizialmente chiamate messaggerie, poi appunto chat), accessibili anche da terminali pubblici e PC con emulatore. Spesso però purtroppo, tale servizio, era appunto usato abusivamente anche in buona fede dagli utenti comuni, totalmente inesperti di informatica. Il sistema escogitato dai pirati, di estrema semplicità, era diventato di dominio pubblico, e quasi scambiato per una normale modalità di accesso (almeno così ho capito).
Minitel . Teletel
E’ la rete nazionale di maggior successo. Utilizzata da milioni di persone frenò, addirittura, lo sviluppo di internet nel paese trans-alpino, perche la gente lo preferiva.
1982 Operativo con milioni di terminali distribuiti gratuitamente.
1999 9 milioni di terminali di vario tipo, anche personal computer, collegati. 25 milioni persone ne fecero uso. 100 milioni di connessioni al mese.
2005 351 milioni di chiamate, 18.510.000 ore di connessione, 6 milioni di terminali di proprietà France telecom.
Oggi:Ancora attivo e con molti utilizzatori in Francia.
Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90, una sua chat, QSD, divenne accessibile a tutto il mondo.
Ciò non era previsto dagli sviluppatori, infatti i moltissimi utilizzatori francesi, potevano assistere soltanto alle chat del resto del mondo, perché era rivolto solo alla Francia per Minitel.
Milioni di utenti si divertivano e si conoscevano per la prima volta on-line, ma il modo in cui accadeva non era del tutto chiaro.
Per collegarsi dall’estero, si poteva utilizzare solo un computer con emulatore e si doveva passare attraverso le reti X25 che erano rivolte a grandi aziende ecc, non al grande pubblico. Occorrevano tecniche pirata che divennero però di dominio pubblico anche al di fuori degli ambienti hacker. Dall'estero si accedeva al sistema Milnitel e in QSD chat, in modo non ufficiale, per di più non pagando il servizio. Questa chat in un certo senso parallela a QSD e a lei connessa, era utilizzata da moltissima gente comune di tutto il mondo e numerosissimi hacker, che però pare potessero accedere ad una sezione segreta. Fu il più popolato ambiente chat prima di internet.
Almeno nel 1995, quando però Videotel era alla fine e quindi probabilmente era così negli anni precedenti, Minitel era raggiungibile legalmente in Italia tramite la connessiona al servizio Videotel della SIP, alla pagina 36115, ma i costi erano elevati (fonte Corriere Telematico numero 14 - Gennaio/Febbraio 1995).
Prestel
Sistema telematico pubblico del Regno Unito
1979 Inizia lo sviluppo della rete
1983 Viene aperto al pubblico, vi si accedeva con apposito apparecchio o teoricamente con pc come l’Atari predisposto appositamente.
Prestel messagig, la prima chat, ha un certo successo da subito.
1984 Messaging ha già 70.000 utenti.
Subisce uno dei primi attacchi hacker della storia: Pirati penetrano la casella privata del Duca di Edimburgo dimostrando scarsa sicurezza del sistema.
1989 Viene lanciata una sorta di mailing list e inizia (anche qui per la prima volta) lo spam, largamente tollerato sperando di rendere più appetibile il servizio da parte delle ditte.
1990 Viene deciso l'addebito a tempo, mentre prima si pagava il singolo servizio. Questa scelta decima l'utenza domestica (che aveva raggiunto circa 90.000 persone)
1994 Viene ceduto e trasferito in internet.
Altri sistemi simili ebbero vita brevissima in molti altri paesi. Altre reti di questo tipo di una certa importanza furono Bildschirmtext in Germania ovest, Telidon e Alex in Canada.
4) Le "reti pirata"
Tra il 1984 ed il 1994 nacquero anche un’infinità di reti pirata, che resero il mondo telematico di quegli anni, ancora spesso privo di efficaci sistemi di sicurezza, estremamente insidioso.
Crearono danni economici e di immagine immensi.
Bucandole, tagliarono trasversalmente le reti esistenti che erano isolate l'una dall'altra, mettendole in interconnessione tra loro e creando realtà a se stanti cui accedevano anche utenti comuni.
La principale caratteristica delle reti pirata era infatti quella di aggirare le tariffe telefoniche, molto onerose per le lunghe sessioni, e questo ovviamente attirava anche chi semplicemente voleva usare i vari servizi.
Gli hacker del resto erano spesso studenti che si vantavano delle loro imprese, e non era affatto difficile che svelassero i loro sistemi di accesso agli amici, poi col passa parola e le reti ufficiali potevano finire in mano a chiunque.
Spesso i pirati si giustificavano dicendo di fare attività di ricerca, ma in realtà analizzavano e smontavano cose già inventate e scoperte da altri e molto spesso pubbliche. Certamente tra loro vi erano i maggiori esperti di reti e telematica. La loro azione spesso precorse i tempi e, da un certo punto di vista, cercavano di realizzare quello che poi sarebbe stato internet con anni di anticipo. Però i danni arrecati c'erano. Ci furono ad esempio utenti cui furono addebitate bollette astronomiche per servizi mai fruiti, e molti altri problemi causati alle reti stesse.
Nell’89 ( e forse anche prima) sospettavano l’esistenza di un sistema che, tramite l’identificazione di tipici codici che si scambiavano ,era in grado di identificarli. Questo sistema che si sarebbe chiamato “Grep” (Global Regular Expression search and Print) ed era effettivamente in uso su molti sistemi dell'epoca, avrebbe protetto ARPAnet, USEnet e BITnet individuando i messaggi in cui erano presenti liste di codici, (tipicamente NUI), che i pirati erano soliti scambiarsi in quantità gigantesche. Quindi evitavano queste reti. Sospettavano che Grep proteggesse anche Fidonet.
I luoghi di incontro degli hacker erano alcune BBS e la chat QSD dove accedevano abusivamente, e ALTOS, una chat con base a Monaco di Baviera frequentata quasi solo da loro. Questa all’interno conteneva un gruppo ristretto cui si accedeva per chiamata e che selezionava i migliori. Va anche detto che questa non era una rete criminale, ma legale, al cui interno si incontravano anche i migliori esperti di telematica.
Va comunque distinto l'hacker dei primordi dal vero e proprio criminale informatico. Il primo limitava l'azione ad un'attività relativa all'informatica in se, e creava eventuali danni come conseguenza di ciò. L'altro si serve dell'informatica al fine di arricchirsi illegalmente, o per danneggiare qualcuno.
Secondo me, quando tra il '90 e il '94 si cominciò ad accedere con PC uguali agli attuali, si sviluppo' il vero crimine informatico. Con terminali stupidi e Commodore, penso fosse quasi impossibile. Penso che il periodo più pericoloso per navigare sia stato tra il '90 ed il '96. Gli strumenti erano performanti e le reti lasciavano ogni libertà ai criminali. Poi le misure di contrasto furono adeguate.
E' opportuno ricordare che molti pirati furono perseguiti legalmente, e che oggi le operazioni di contrasto sono molto più efficaci ed evolute di un tempo. Quindi un'aspiranre pirata di oggi, si renda conto che ora sarebbe identificato e perseguito al 100% dalle forze dell'ordine. E che tutte le tecniche pirata di prima di internet sono tecnicamente superate ed inutilizzabili da vent'anni circa.
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Ognuna di loro aveva un nucleo cittadino (perchè le connessioni verso i SysOp erano a tariffa urbana). Erano collegate le une alle altre a livello nazionale, e con un sistema ad imbuto, internazionale. Tutto era studiato per limitare al minimo i costi, pur necessari delle connessioni a tariffa interurbana e internazionale.
Ci voleva passione, nel 1993 una mail costava 200 lire, sia in entrata che in uscita. E queste reti si basavano sullo scambio di mail.
Nacquero intorno al 1983, crebbero fino al picco nel '92. Poi, soprattutto per il sopraggiungere di Internet, sparirono quasi del tutto nel '94.
Alcune di loro fornironoi primi collegamenti internet, fungendo da provider, intorno al 1994, quando la grande rete era appena stata aperta (es.Galactica di Milano e McLink di roma, che aprirono punti di accesso in diverse città per consentire da lì una connessione a tariffa urbana).
In tutto il mondo costituirono la comunità più viva, numerosa ed importante della rete prima di Internet.
Fidonet pare esista ancora tra alcuni appassionati e sia molto presente in alcuni paesi.
Negli anni '90 in alcune BBS, cominciarono a circolare anche molti pirati. Probabilmente i SysOp non riuscivano più a svolgere un ruolo efficace di moderazione a causa dell'enorme crescita di messaggi in circolazione (dovuto anche alla diffusione di PC del tutto simili agli attuali che consentivano di archiviare, copiare e condividere dati in quantità inimmaginabili negli anni '80). Fatto sta che le BBS furono oggetto di una grande operazione di contrasto alla pirateria. I risultati di questa operazione suscitarono enormi polemiche, perchè molti SysOp sostennero di essere stati accusati ingiustamente, poichè non erano a conoscenza dei dati circolati sulle BBS, non potendo controllare tutto. I veri pirati individuati in effetti non furono molti, perchè aveavno escogitato mille sistemi per essere anonimi e le indagini non erano così avanzate come invece sono oggi. Comunque sia, questa operazione venne chaimata, nell'ambiente delle BBS italiane, Italian Crackdown e, questa, coincise nel '94, con la sostanziale scomparsa di queste reti. Qui riportiamo per dovere di cronaca, senza dare alcun giudizio su una vicenda che non conosciamo abbastanza. Tuttavia penso che a differenza di quanto si affermò allora, la scomparsa delle BBS, dette anche telematica di base, fu dovuta non all'Italian Crackdown, ma all'avvento di Internet che rese questo tipo di rete superata.
3) Le reti pubbliche nazionali tipo Videotel e le prime chat, basate su protocolli CEPT1 e CEPT2 e simili.
Tra il 1980 ed il 1994 Nascono numerose reti pubbliche isolate tra loro.
Dall’America si diffondeva nel mondo Arpanet, ancora riservata ad ambienti ristretti. Le BBS si diffondevano spontaneamente a macchia d’olio.
In Europa, a livello statale, si pensa di portare la gente on-line con delle reti nazionali.
Le compagnie telefoniche pubbliche europee, tentarono, con più o meno successo, di sviluppare reti telematiche per il grande pubblico.
Erano nazionali, Usavano protocolli comuni europei CEPT che li rendevano compatibili (CEPT P1 in Germania; CEPT P2 in Francia; CEPT P3 in Gran Bretagna. Videotel li usava tutti e tre ed era compatibile con tutti). Ma praticamente non erano comunicanti tra nazione e nazione, a causa dei costi della chaimata internazionale necessaria.
Erano però comunicanti tra loro con sistemi abusivi escogitati dai pirati.
In questo caso erano messe in contatto tra loro passando attraverso le reti x25 come Itapac.
Queste reti nazionali erano centralizzate e pianificate.
Potevano essere sviluppate solo dai gestori (solitamente statali). Tutto risiedeva su pochi server centrali.
Sia per pubblicare i semplici contenuti che per riceverli si usavano terminali “stupidi” (cioè in grado soltanto di trasmettere e ricevere ma non di elaborare dati), collegati a pochi server centrali.
Il sistema era rigido e ne impediva fin dalla nascita lo sviluppo.
Gli apparecchi per l’utenza erano spesso a noleggio e i terminali costruiti da poche ditte in appalto.
Con questi terminali non si potevano salvare dati trasmessi o ricevuti, ne impostare un lavoro e spedirlo. Erano concepiti come semplici estensioni del telefono. Grafica e protocolli erano molto simili a quelli del televideo. Il concetto di funzionamento simile a quello di alcuni servizi del digitale terrestre, ma immensamente più primitivi.
Queste reti hanno comunque avuto il merito di avere avvicinato al concetto di attività on-line moltissime persone, in un tempo in cui tale concetto era sconosciuto alla popolazione.
Distinguevano nettamente fornitori di servizi, gestori ed utenti.
Oltre che dai terminali inizialmente concepiti, quasi tutte queste reti divennero accessibili da PC dotati di appositi emulatori.
Videotel
Rete telematica nazionale italiana. Ebbe scarso successo e viene praticamente distrutta da una serie di truffe e attacchi hacker.
1981 inizio sperimentazione
1985 operativo
1987 si poteva accedere tramite commodore64 con apposito modem ed emulatore
1990 circa Il sistema viene attaccato da una serie di truffe ai sui danni e da attacchi hacker che consentivano di usarlo gratuitamente, con danno enorme alla compagnia telefonica su cui ricadevano i costi giganteschi dei servizi fruiti illecitamente. Cambia il sistema di tariffazione ma decade.
Gli attacchi di cui fu vittima Videotel erano di tre tipi: Accesso con password di altri utenti o inutilizzata ma presente sul sistema (i costi della connessione ricadevano sugli utenti cui era stata trafugata la password o sulla Sip se le password non erano ancora state distribuite).
Interconnessione tra lui e altri sistemi europei come Minitel, realizzati con i sistemi esposti precedentemente, più l'accesso abusivo ad Itapac ed altre reti X25.
Creazione di falsi servizi e falsi collegamenti ad essi che doveva pagare la SIP che si era incaricata di riscuotere i proventi dei servizi stessi, ma di cui non poteva trovare gli inesistenti utilizzatori.
Tutto questo ovviamente scoraggiava gli utilizzatori e i fornitori onesti del servizio.
Il problema principale di sicurezza venne individuato nelle password fornite ad ogni abbonato che così poteva accedere da qualsiasi terminale. Si decise così di legare l'utente alla propia presa telefonica in modo tale che per utilizzarlo abusivamente si dovesse materialmente attaccarsi alla presa dell'utente legittimo. venne però meno la possibilità di collegarsi da qualunque terminale anche fuori da casa. 1994 Il servizio viene accantonato, è superato da internet.
Un certo successo ebbero le chat (inizialmente chiamate messaggerie, poi appunto chat), accessibili anche da terminali pubblici e PC con emulatore. Spesso però purtroppo, tale servizio, era appunto usato abusivamente anche in buona fede dagli utenti comuni, totalmente inesperti di informatica. Il sistema escogitato dai pirati, di estrema semplicità, era diventato di dominio pubblico, e quasi scambiato per una normale modalità di accesso (almeno così ho capito).
Minitel . Teletel
E’ la rete nazionale di maggior successo. Utilizzata da milioni di persone frenò, addirittura, lo sviluppo di internet nel paese trans-alpino, perche la gente lo preferiva.
1982 Operativo con milioni di terminali distribuiti gratuitamente.
1999 9 milioni di terminali di vario tipo, anche personal computer, collegati. 25 milioni persone ne fecero uso. 100 milioni di connessioni al mese.
2005 351 milioni di chiamate, 18.510.000 ore di connessione, 6 milioni di terminali di proprietà France telecom.
Oggi:Ancora attivo e con molti utilizzatori in Francia.
Tra fine anni ’80 e inizio anni ’90, una sua chat, QSD, divenne accessibile a tutto il mondo.
Ciò non era previsto dagli sviluppatori, infatti i moltissimi utilizzatori francesi, potevano assistere soltanto alle chat del resto del mondo, perché era rivolto solo alla Francia per Minitel.
Milioni di utenti si divertivano e si conoscevano per la prima volta on-line, ma il modo in cui accadeva non era del tutto chiaro.
Per collegarsi dall’estero, si poteva utilizzare solo un computer con emulatore e si doveva passare attraverso le reti X25 che erano rivolte a grandi aziende ecc, non al grande pubblico. Occorrevano tecniche pirata che divennero però di dominio pubblico anche al di fuori degli ambienti hacker. Dall'estero si accedeva al sistema Milnitel e in QSD chat, in modo non ufficiale, per di più non pagando il servizio. Questa chat in un certo senso parallela a QSD e a lei connessa, era utilizzata da moltissima gente comune di tutto il mondo e numerosissimi hacker, che però pare potessero accedere ad una sezione segreta. Fu il più popolato ambiente chat prima di internet.
Almeno nel 1995, quando però Videotel era alla fine e quindi probabilmente era così negli anni precedenti, Minitel era raggiungibile legalmente in Italia tramite la connessiona al servizio Videotel della SIP, alla pagina 36115, ma i costi erano elevati (fonte Corriere Telematico numero 14 - Gennaio/Febbraio 1995).
Prestel
Sistema telematico pubblico del Regno Unito
1979 Inizia lo sviluppo della rete
1983 Viene aperto al pubblico, vi si accedeva con apposito apparecchio o teoricamente con pc come l’Atari predisposto appositamente.
Prestel messagig, la prima chat, ha un certo successo da subito.
1984 Messaging ha già 70.000 utenti.
Subisce uno dei primi attacchi hacker della storia: Pirati penetrano la casella privata del Duca di Edimburgo dimostrando scarsa sicurezza del sistema.
1989 Viene lanciata una sorta di mailing list e inizia (anche qui per la prima volta) lo spam, largamente tollerato sperando di rendere più appetibile il servizio da parte delle ditte.
1990 Viene deciso l'addebito a tempo, mentre prima si pagava il singolo servizio. Questa scelta decima l'utenza domestica (che aveva raggiunto circa 90.000 persone)
1994 Viene ceduto e trasferito in internet.
Altri sistemi simili ebbero vita brevissima in molti altri paesi. Altre reti di questo tipo di una certa importanza furono Bildschirmtext in Germania ovest, Telidon e Alex in Canada.
4) Le "reti pirata"
Tra il 1984 ed il 1994 nacquero anche un’infinità di reti pirata, che resero il mondo telematico di quegli anni, ancora spesso privo di efficaci sistemi di sicurezza, estremamente insidioso.
Crearono danni economici e di immagine immensi.
Bucandole, tagliarono trasversalmente le reti esistenti che erano isolate l'una dall'altra, mettendole in interconnessione tra loro e creando realtà a se stanti cui accedevano anche utenti comuni.
La principale caratteristica delle reti pirata era infatti quella di aggirare le tariffe telefoniche, molto onerose per le lunghe sessioni, e questo ovviamente attirava anche chi semplicemente voleva usare i vari servizi.
Gli hacker del resto erano spesso studenti che si vantavano delle loro imprese, e non era affatto difficile che svelassero i loro sistemi di accesso agli amici, poi col passa parola e le reti ufficiali potevano finire in mano a chiunque.
Spesso i pirati si giustificavano dicendo di fare attività di ricerca, ma in realtà analizzavano e smontavano cose già inventate e scoperte da altri e molto spesso pubbliche. Certamente tra loro vi erano i maggiori esperti di reti e telematica. La loro azione spesso precorse i tempi e, da un certo punto di vista, cercavano di realizzare quello che poi sarebbe stato internet con anni di anticipo. Però i danni arrecati c'erano. Ci furono ad esempio utenti cui furono addebitate bollette astronomiche per servizi mai fruiti, e molti altri problemi causati alle reti stesse.
Nell’89 ( e forse anche prima) sospettavano l’esistenza di un sistema che, tramite l’identificazione di tipici codici che si scambiavano ,era in grado di identificarli. Questo sistema che si sarebbe chiamato “Grep” (Global Regular Expression search and Print) ed era effettivamente in uso su molti sistemi dell'epoca, avrebbe protetto ARPAnet, USEnet e BITnet individuando i messaggi in cui erano presenti liste di codici, (tipicamente NUI), che i pirati erano soliti scambiarsi in quantità gigantesche. Quindi evitavano queste reti. Sospettavano che Grep proteggesse anche Fidonet.
I luoghi di incontro degli hacker erano alcune BBS e la chat QSD dove accedevano abusivamente, e ALTOS, una chat con base a Monaco di Baviera frequentata quasi solo da loro. Questa all’interno conteneva un gruppo ristretto cui si accedeva per chiamata e che selezionava i migliori. Va anche detto che questa non era una rete criminale, ma legale, al cui interno si incontravano anche i migliori esperti di telematica.
Va comunque distinto l'hacker dei primordi dal vero e proprio criminale informatico. Il primo limitava l'azione ad un'attività relativa all'informatica in se, e creava eventuali danni come conseguenza di ciò. L'altro si serve dell'informatica al fine di arricchirsi illegalmente, o per danneggiare qualcuno.
Secondo me, quando tra il '90 e il '94 si cominciò ad accedere con PC uguali agli attuali, si sviluppo' il vero crimine informatico. Con terminali stupidi e Commodore, penso fosse quasi impossibile. Penso che il periodo più pericoloso per navigare sia stato tra il '90 ed il '96. Gli strumenti erano performanti e le reti lasciavano ogni libertà ai criminali. Poi le misure di contrasto furono adeguate.
E' opportuno ricordare che molti pirati furono perseguiti legalmente, e che oggi le operazioni di contrasto sono molto più efficaci ed evolute di un tempo. Quindi un'aspiranre pirata di oggi, si renda conto che ora sarebbe identificato e perseguito al 100% dalle forze dell'ordine. E che tutte le tecniche pirata di prima di internet sono tecnicamente superate ed inutilizzabili da vent'anni circa.
Tutti post di questo blog sono pubblicati anche sul blog http://blog.libero.it/felicisognatori/