Fukushima: Terremoto 7,1. Manifestazioni in Giappone. Drone su combustibile esaurito. Operaio ferito. Governo rassicura
Post n°435 pubblicato il 10 Aprile 2011 da francesco1375
ore 19,00 circa
Un aereo senza pilota americano è decollato alle 15,59 (ora di Tokio) per controllare lo stato delle piscine di combustibile esaurito sul tetto dei reattori.
L'apparecchio è un piccolo elicottero dalla forma curiosa (sembra un UFO, link per vedere l'immagine): http://sankei.jp.msn.com/images/news/110410/dst11041021410047-p1.jpg.
Scatterà numerose foto che saranno rese pubbliche domani (speriamo anche in Italia, ma ne dubito).
Secondo altre indiscrezioni le foto saranno disponibili al pubblico martedì.
Il velivolo radiocomandato è utilizzato dalle forze USA in Irak.
Alcuni commenti a caldo dei giapponesi sulla stampa del Sol Levante di pochissimi minuti fa'.:
"Perchè solo ora?"
"Non sarebbe stato meglio che gli USA avessero fornito subito questo strumento? Cosa dobbiamo fare per avere informazioni sulla situazione? Non avremmo avuto il diritto di saperlo subito?"
"Oggi (Lunedì in Italia) sarà disponibile un video dalla TEPCO"
Il velivolo radiocaomandato si chiama "T-Hawk" (T-Falco), pesa 7,7 kg. E' il classico drone da ricognizione.
Si sa qualcosa anche sull'operaio ricoverato oggi. Stava lavorando alla costruzione di una nuova condotta nel reattore 1. Per le fonti ufficiali il tecnico sarebbe stato ricoverato a causa di eccessivo affaticamento da lavoro a causa della durezza delle operazioni in corso. Si, infatti non deve essere facile operare a fianco del nocciolo fuso, nonostante le radiazioni siano trascurabili... ma dai.
Il tecnico ferito lavorava per una ditta in sub-appalto.
Questo sta ad indicare con quanta parsimonia si stia provvedendo alla messa in sicurezza dell'incidente nucleare più rischioso della storia.
L'operaio era al lavoro nel reattore danneggiato da ben quattro ore. Un tempo lunghissimo in quelle condizioni.
Aggiornamento 11 aprile mattina
Ecco alcune cose che vanno assolutamente appuntate:
Il portavoce del governo giapponese, ad un mese esatto dallo tsunami (maremoto) che ha colpito in modo durissimo il paese asiatico e messo KO la centrale nucleare di Fukushima, ha detto che il rischio di una grande fuga radioattiva nel nordest del paese si è considerevolmente ridotto.
Ovviamente non possiamo che sperare che abbia ragione, anche se in effetti la grande fuga radioattiva ci sembra già stata nei giorni scorsi.
Purtroppo la situazione è ancora incerta e drammaticamente precaria, certamente in questi ultimi giorni ci sono stati interventi meno approssimativi.
Che non vi sia rischio immediato di esplosione lo testimonia anche il fatto che il capo supremo della TEPCO, quasi irreperibile per problemi di salute sopraggiunti proprio allo scoppio della crisi, è finalmente entrato nell'area della centrale.
Certo saremmo tutti più rassicurati se la politica informativa sull'incidente non fosse stata così opaca. Ora ci fideremmo di più.
Aggiornamento 11 aprile 20,00
Poco dopo il discorso rassicurante del portavoce del governo nipponico una nuova forte scossa di terremoto al largo di Fukushima ha costretto gli operai ad evacuare la centrale.
Si è detto che la radioattività era molto salita, poi che era invariata, non si sa come stiano le cose. Tuttavia poco dopo la scossa è stato comunicato l'ampliamento della zona di esclusione fino a 40 Km. L'evacuazione delle nuove aree da parte dei cittadini potrà però svolgersi con calma nell'arco di un mese. Ignoti i tempi che serviranno per rendere nuovamente abitabili le zone abbandonate. Fonti ottimistiche dicono che in circa 20 anni la zona di esclusione potrebbe essere di soli 10-20 km., ma dipenderà dall'evoluzione della catastrofe e dai provvedimenti adottati.
L'AIEA aveva suggerito, in via precauzionale di evacuare un raggio di 80 km. dalla centrale, ma per ora Tokio risponde che è impossibile, in quel raggio vivono più di un milione di persone e per loro ora non ci sono gli estremi per un provvedimento così drastico.
Ieri una manifestazioni in varie parti del Giappone per chiedere una revisione della politica nucleare, maggiore trasparenza sull'incidente e la chiusura di una centrale considerata obsoleta. Queste manifestazioni sono state imponenti rispetto alla dimensione media delle manifestazioni giapponesi. Proprio in vista di queste civili proteste il governo e lo stesso presidente della Tepco si erano attivati per rassicurare la gente. E' stato anche rispettato un periodo di silenzio per le vittime del maremoto.
Qualche giorno fa importanti esponenti del governo nipponico avevano annunciato l'intenzione di rivedere tutta la politica nucleare del paese.
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