Fukushima, notte: drammatiche notizie (raccolta), situazione gravissima, coinvolto altro reattore. Situazione sotto controllo.
Post n°423 pubblicato il 13 Marzo 2011 da francesco1375
L'ultimora di televideo comunica che ci sono gravi problemi al reattore nucleare tre della centrale di Fukushima.
Sono uscite radiazioni, il liquido di raffreddamento è calato e le barre di combustibile sono rimaste scoperte per tre metri.
Allora, questo purtroppo significa che la situazione si è ulteriormente aggravata.
Si rischia la fusione di un secondo reattore nucleare.
Infatti il sistema di raffreddamento di emergenza, quello cioè che non partì nel primo reattore collassato, non funziona più neanche in questo impianto.
Leggi per approfondire (in inglese):
http://www.reuters.com/article/2011/03/12/us-japan-quake-nuclear-cooling-idUSTRE72B3GI20110312
Riporto alcune notizie che ho letto durante la notte, anche accedendo alla versione inglese di GOOGLE (google.com, per accedervi non digitate l'indirizzo .com, verreste rimandati a google.it.
Cliccate invece, sotto al campo di ricerca sulla scritta "GOOGLE.com in english.
Dovrebbe funzionare, se lo fate avrete accesso ad una mole molto più grande e internazionale delle notizie, perchè google filtra normalmente i risultati in base al paese nel quale si trova l'utente per dare risultati più pertinenti, tuttavia in questo caso il mio consiglio è di rivolgersi anche al di fuori dell'Italia)
Ci sono seri problemi ad altri reattori dello stesso impianto. Anche se meno gravi riguardano sempre lo stesso problema di surriscaldamento. Stanno intervenendo pompando acqua.
Nel reattore che ha subito l'esplosione viene pompata acqua di mare. Questo danneggerà l'impianto, ma il problema a questo punto ovviamente non si pone.
Mentre l'acqua di mare viene pompata, il vapore viene fatto defluire dal reattore per abbassare la pressione. Segno quindi che l'acqua non segue più le condutture. Tuttavia (qui riporto quello che ho letto pur restando perplesso) questo vapore non sarebbe tossico.
Un tecnico impegnato nelle operazioni di soccorso, al momento dell'esplosione dell'involucro esterno (che ricordiamo, non ha riguardato fortunatamente il guscio di contenimento) è rimasto intrappolato in una condotta del reattore. Non si sa se sia vivo e stanno tentando di salvarlo.
Politici Giapponesi sostengono che la soluzione di questo problema (come avevamo evidenziato anche noi nel post precedente) richiederà anni ed anni, e costi giganteschi. Si stanno domandando se il Giappone riuscirà a fare fronte a questi costi che si aggiungono a quelli immensi della devastazione del sisma. Sarà necessario un ingentissimo aiuto internazionale.
Pillole allo Iodio sono state distribuite alla popolazione per essere usate facoltativamente. Questo dovrebbe significare che ancora non c'è contaminazione e la misura è stata presa in via precauzionale, infatti non è stata ordinata l'assunzione di questo ritrovato che da ottimi risultati nel limitare i danni di un'eventuale esposizione. Tuttavia è probabile che si speri che tutti le prendano e la facoltatività sia stata data per non generare panico. Nessuno può inoltre imporre l'uso di un farmaco.
La radioattività è in calo. Vi spiego perchè: la radioattività che proviene dal nucleo in se stesso è mitigata dalla barriera del guscio di contenimento rimasto in piedi.
La grande quantità di radioattività che usciva fino a ieri era costituita dalla fuga del liquido refrigerante sotto forma di vapori.
Usciva perchè le condutture erano state lesionate dal calore e dalla pressione, ma anche nel vano tentativo di salvarle facendo uscire un po' di questo vapore (operazione che salvò Three Mile Island dalla fusione totale del nocciolo, consentendo di pompare nuovo liquido nel circuito).
Purtroppo, in questo caso le condutture erano evidentemente del tutto rovinate.
Ad un certo punto quasi tutto il liquido di raffreddamento irradiato si è vaporizzato, costituendo una miscela ricca di idrogeno.
Si è verificata l'esplosione dell'idrogeno. Il guscio di sicurezza, non del nucleo del reattore, ma degli impianti di pompaggio del liquido refrigerante (ormai saturo di vapori che uscivano lentamente inquinando le zone circostanti) si è disintegrato.
Tutti i vapori radioattivi a questo punto sono fuoriusciti e, a causa del loro calore, sono saliti nell'alta atmosfera disperdendosi e diluendosi.
Quindi, dopo di ciò, è logico che, non essendoci più liquido o gas irradiato, le uniche radiazioni che escono sono quelle che riescono a penetrare la cupola di contenimento, certamente quindi in quantità molto minore.
L'acqua che ora viene pompata con un sistema ideato all'occasione per tentare di raffreddare il nocciolo ormai quasi certamente parzialmente fuso e non comandabile(sistema di pompaggio del quale si sa pochissimo) esce subito dopo come vapore in atmosfera, ma è stato pochi secondi in prossimità delle barre di conbustibile, e quindi dicono abbia radioattività trascurabile.
Ecco perchè ora la radioattività è calata.
Le operazioni in atto, poi, sono finalizzate a ridurre progressivamente le fughe, fino quasi ad azzerarle probabilmente con la successiva costruzione di un nuovo contenitore esterno di sicurezza che cercheremo di non chiamare "sarcofago", forse sarà chiamato scatolotta millenaria.
Alla fine però il problema è che il disastro c'è già stato. Certo, dopo che è successa una catastrofe la situazione non può che migliorare, speriamo molto in fretta.
Centinaia di tecnici stanno lavorando, a rischio della vita, per portare sotto controllo la situazione. Tutta la comunità scientifica mondiale, è impegnata nel supporto ad una soluzione che riporti la sicurezza.
Al di là dei costi umani e materiali giganteschi, mi preme qui ricordare che ci sono stati moltissimi gravissimi incidenti nucleari, tra cui Chernobyl, e che in tutti i casi è stata alla fine trovata una soluzione. Prova ne sia che siamo ancora qui a parlarne. I danni sono enormi, ovviamente, ma le tecniche di gestione degli incidenti nucleari sono oggi collaudate sul campo e oggetto di studi approfonditi da oltre cinquanta anni. Quindi dobbiamo avere fiducia in chi sta lavorando. Le più grandi menti ed i maggiori fisici del mondo (gli stessi che per decenni hanno progettato le centrali ) sono al lavoro. In questo momento è meglio abbandonare la polemica nucleare si, nucleare no. E' evidente che non si costruiranno più centrali per decenni dopo questo incidente, la polemica è superata dai fatti, appartiene al passato. Io resto contro la costruzione di nuove centrali. Chi è sempre stato nuclearista in buona fede, abbia l'apertura mentale e il coraggio di prendere atto della realtà. Ora all'umanità spetta il compito di fare i conti col nucleare esistente e fare in modo che non vi siano problemi. Perchè le centrali esistenti ce le trascineremo dietro come un macigno per i prossimi secoli. Non si possono spengere e smontare come tutte le altre cose costruite dall'uomo.
L'involucro del reattore è all'interno di una "scatola" in cemento molto spessa lateralmente, ma la parte più alta del contenitore del reattore coincide con la sommità di questa scatola. Al di sopra c'è la parte che abbiamo visto esplodere.
La parte esplosa era un vano con pareti molto sottili. Conteneva il meccanismo per inserire le barre di uranio nuove e per deporre le barre usate in una piscina che è sul tetto. Non aveva funzioni di contenimento.
Ora la situazione è questa. Sul tetto dell'edificio cubico contenente il reattore, abbiamo all'aria aperta la piscina di contenimento con le barre esaurite, nella quale è stata rimessa acqua per proseguire il loro raffreddamento. Poi, sempre sul tetto all'aria aperta abbiamo direttamente il pesante tappo in cemento che chiude il vano reattore.
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