mercoledì 23 novembre 2011

In Italia quasi due milioni di bambini poveri. E' una vergogna. Dopo vent'anni di riforme e di sacrifici imposti a tutti.

In Italia quasi due milioni di bambini poveri. E' una vergogna. Dopo vent'anni di riforme e di sacrifici imposti a tutti.

Post n°490 pubblicato il 18 Novembre 2011 da francesco1375
Sono 10 milioni 229 mila i minori in Italia: 1.876.000 vivono in povertà e il 18,6% in condizione di deprivazione materiale.
"Deprivazione materiale" significa che non possono nutrirsi, e vestirsi in modo adeguato.
Era facile intuirlo con milioni di genitori disoccupati.
Ma è Save The Children a diffondere questo dato drammatico alla vigilia della Giornata dell'Infanzia che si celebra il 20 novembre.
Il dato segna un drammatico aumento rispetto agli anni precedenti.
L'anno corso infatti erano 1.756.000.
Purtroppo questi risultati, non possono non sollevare dubbi sull'efficacia di venti anni di liberismo selvaggio, su vent'anni di politica nazionale ed internazionale.
E' importante rimarcarlo in questo momento in cui qualcuno potrebbe addossarsi colpe che hanno radici nel passato recente.
Perchè la crisi non ci sarebbe stata senza venti anni di scelte economiche scellerate in tutto il mondo.
E probabilmente non ci sarebbe stata senza i dieci anni di guerra (inutile) di Bush.
Obama, servendosi di pochi uomini dei servizi segreti, ha colpito Bin Laden. A che sono serviti dieci anni di guerra e di spregio dell'ONU.
E' giusto ricordare il passato.
Perchè poi le conseguenze alla fine sono queste.
Sono i milioni di bambini poveri anche nei paesi che un tempo erano ricchi in aggiunta ai milioni di milioni di bambini che continuano a morire di fame nei paesi poveri.
E' la miseria.
Io non sono indignato, sono scandalizzato da tutto quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni.
Anche della mancanza di memoria.
E i famosi "speculatori", le famose banche, che ora tutti criminalizzano. In realtà fanno quello che fanno grazie a leggi, e accordi internazionali che sono stati studiati, decisi e approvati negli anni passati.
Fanno quello che gli è stato detto di fare.
E queste sono le conseguenze.
E quelli stanno ancora a discutere della legge elettorale.
Si, quando ho scritto questo post avevo appena letto questi dati, e ero come sono molto colpito.
Non voglio cambiare una virgola , ma devo aggiungere che non voglio dire che la legge elettorale attuale non vada migliorata.
Solo che in questo contesto ha un'importanza marginale. Anche perchè sono vent'anni che se ne parla, mentre la storia cambia il mondo di minuto in minuto. E ci sono problemi di un'urgenza sconvolgente, come la povertà dilagante.

Indignados anche in Cina. Scioperi e proteste per bassi salari e licenziamenti.

Indignados anche in Cina. Scioperi e proteste per bassi salari e licenziamenti.

Post n°489 pubblicato il 18 Novembre 2011 da francesco1375
Dalle rade fonti indipendenti che trapelano dalla muraglia censoria del regime cinese (twitter).
In tutta la fascia industrializzata del Sud Est della Cina sono in corso scioperi a ripetizione che si protraggono da circa un anno.
Le proteste, talvolta molto accese, sono organizzate soprattutto dalla fascia più giovane degli operai.
Costoro pare si siano stufati delle pesantissime condizioni di lavoro cui sono sottoposti per consentire al paese asiatico di fare incetta di capitali esteri.
Capitali che evidentemente non finiscono nelle loro tasche dato che un'altra fonte di mal contento sono i salari bassissimi.
Non è escluso però che la protesta non abbia anche radici più profonde, che affondino cioè nel desiderio di democrazia.
Alle proteste degli operai si stanno ora aggiungendo quelle di altre categorie: la scorsa primavera i camionisti hanno bloccato per tre giorni Shanghai, ed i tassisti nella provincia centrale dell'Henan.
L'ultima grande protesta si è svolta nel Guangdong in una grande fabbrica di scarpe di proprietà Taiwanese e che lavora per importanti marchi sportivi stranieri.
La fabbrica è in fase di ristrutturazione aziendale per abbassare ulteriormente i costi di produzione, al che gli operai si sono decisi a scendere in piazza.
Alla manifestazione hanno partecipato 7000 degli 8000 dipendenti.
Insomma, anche la tanto decantata Repubblica Popolare Cinese, tanto amata dai fanatici della globalizzazione, non sembra trarre grandi benefici reali da dieci anni di mercato selvaggio. Almeno per quanto riguarda la popolazione.

mercoledì 16 novembre 2011

Iodio radioattivo sull'Europa: Anche la Francia è contaminata dalla nube misteriosa. L' 'Eliseo vuole il colpevole.

Iodio radioattivo sull'Europa: Anche la Francia è contaminata dalla nube misteriosa. L' 'Eliseo vuole il colpevole.

Post n°488 pubblicato il 15 Novembre 2011 da francesco1375
Anche la Francia scopre di essere stata investita dalla misteriosa nube di Iodio 131.
L'elemento radioattivo che, in dosi massicce si fissa nella tiroide con effetti cancerogeni, é stato riscontrato in numerosi paesi dell'Europa centrale.
In tutti i paesi interessati dal fenomeno, compresa la Francia, le quantità rilevate non sono assolutamente dannose per la salute.
Mappa dei paesi che hanno dichiarato la presenza di iodio-131 nella loro atmosfera.
Tuttavia l'Eliseo è intenzionato ad andare fino in fondo nelle ricerche e a scoprire il responsabile di questa contaminazione.
Secondo le autorità francesi, il fatto che la quantità di materiale in atmosfera sia minima, non sminuisce la gravità dell'accaduto.
Se da qualche parte è avvenuta una fuga radioattiva, questa doveva essere segnalata agl'organi competenti internazionali, invece è stata tenuta segreta.
Inoltre, fanno osservare giustamente i francesi, sul luogo del rilascio la situazione potrebbe essere molto pericolosa e si deve sapere dove è questo luogo per un'eventuale bonifica.
La Francia è anche il primo paese a parlare esplicitamente di un rilascio da parte di una centrale nucleare.
Che potrebbe essere per la produzione di elettricità oppure di ricerca. Comunque un reattore nucleare potrebbe avere avuto un guasto.
Fino ad adesso tutti avevano ipotizzato soprattutto una fuga da industrie farmaceutiche e strutture ospedaliere.
Per la Francia invece è del tutto plausibile la possibilità di un guasto (lieve) ad un reattore nucleare oltre confine.
Altre ipotesi sono appunto la fuga da un impianto industriale farmaceutico oppure, meno probabilmente, il prodotto di rifiuti tossici.
Esclusa totalmente anche dal Paese d'Oltralpe la relazione tra questo evento e Fukushima: La vita dell'elemento è troppo breve (subito dopo l'incidente particelle radioattive provenienti dal Giappone raggiunsero l'Europa, ma ormai sono decadute).
I Francesi comunque hanno deciso di prendere molto sul serio questo evento: stanno studiando la direzione dei venti e invitando formalmente i paesi coinvolti ad unirsi negli sforzi volti a trovare la zona della fuga radiologica.
Secondo loro il luogo si trova nell'Europa Centrale o poco oltre.
Riferimenti
http://www.lexpress.fr/actualites
http://www.franceinfo.fr/
Leggi anche l'articolo precedente:
Pericolo nucleare: Sull'Europa piove polvere radioattiva (non pericolosa) di origine ignota.
Mappa dei paesi che hanno dichiarato la presenza di iodio-131 nella loro atmosfera. (al 15 novembre 2011)
Map of the countries that have declared the presence of iodine-131 in their atmosphere. (November 15, 2011)

Aggiornamento 16 Novembre:
Vorrei esprimere alcune considerazioni e analisi su questa vicenda. D'altra parte il blog è mio...
Tutte le volte che c'è stato un incidente nucleare grave, l'informazione è stata minima. E' questo che mi inquieta particolarmente. Perchè il livello di informazione su questa nube è così basso che potrebbe sembrare censura.
Questa nube non è pericolosa per la salute, Ok.
Ma il problema non è questo, come giustamente fanno notare i francesi. Il problema è che si tratta di un indizio di un incidente nucleare grave o meno non dichiarato.
Se ci fosse sempre stata trasparenza sui disastri nucleari noi cittadini non ci preoccuperemmo.
Ma questi sono sempre stati nascosti fino all'ultimo momento, e le conseguenze sempre minimizzate.
Prendiamo Chernobyl e Fukushima, i due disastri maggiori.
Chernobyl iniziò proprio così: ad un tratto si venne a sapere che alcune stazioni di rilevamento dell'europa centrale avevano rilevato della radioattività. Poi per diverse settimane non si sapeva la causa. Alla fine si venne a sapere che era saltata la centrale, ma dopo moltissimi giorni. Fu detto di stare in casa, di non mangiare l'insalata, di non alzare polvere... Poi, dopo pochi giorni era tutto OK, le radiazioni sono minime ragazzi, se non siete stati seduti sul reattore al momento dello scoppio potete stare tranquilli.
Fukushima: Avviene il disatroso tsunami. Una centrale inpazzisce. Cosa viene detto? E' quasi tutto sotto controllo. Poi la centrale esplode in diretta. Allora si, il problema c'è, ma alla fine le radiazioni sono minime. Ma tutto sta tornando sotto controllo.
Poi più nulla sui media ufficiali. Dopo più di un mese, ci dicono la verità: si sono fusi completamente tre reattori.
Tornando più indietro nel tempo, stessa metodologia: Per provare le bombe atomiche, vengono fatti saltare in quasi venti anni oltre trecento ordigni nucleari in atmosfera. Anche li, nessun pericolo: i test nucleari avvengono in zone deserte. Poi si scopre che metà Stati Uniti sono contaminati e che il vino di quei periodi nalizzato è fortemente radioattivo. Contestualmente milioni di persone del mondo si ammalano, le malattie radiologiche si impennano ovunque per poi calare misteriosamente dopo la sospensione dei test. Ma ovviamente è una coincidenza.
Per questi precedenti, io finchè non so cosa è accaduto non sono del tutto tranquillo, nonostante la bassissima dose di Iodio 131 in aria. E' comunque un prodotto di fissione che non dovrebbe esserci senza un incidente.
E perchè in Italia non si sa se questa nube è assente? E' presente in tanti paesi confinanti. Altri stati hanno analizzato l'aria e hanno constatato di non essere stati investiti. Anche da noi l'aria viene costantemente monitorata. Perchè non ci dicono che non è stato rilevato nulla di anomalo?

Molti pensano che questa nube possa provenire dalla Slovenia. Per me no, secondo me viene dall'Europa Orientale, cioè da una delle repubbliche ex sovietiche. Perchè copre un'area che mi sembra incompatibile con Una provenienza slovena, ma compatibile con un'origine nord-orientale. Ma questa è solo un'ipotesi mia, nulla più.

AGGIORNAMENTO IMPORTANTE 17 Novembre 2011
Forse è stata scoperta la fonte delle tracce di iodio radioattivo rilevate in molti paesi europei. Ma il mistero continua.
L'ungheria ha fatto sapere che una fabbrica di radio-isotopi ha avuto una perdita molto prolungata, cioè tra l'8 settembre ed il 16 di novembre.
Sono in corso gli accertamenti per chiarire il motivo dell'accaduto. Nel frattempo la ditta ha cessato  temporaneamente le attività.
Però le stesse fonti ungheresi ritengono improbabile che la contaminazione possa essere stata rilevata in luoghi così lontani dalla fonte.
Tuttavia, vista la relazione causa-effetto, in realtà sembra davvero porobabile che la causa fosse quella. Se invece le future ricerche dimostreranno l'impossibilità di una contaminazione così ampia, allora purtroppo ci sarebbe stata una seconda fuga.  (Ricordiamo che per l'AIEA e per tutte le fonti disponibili, questa nube molto flebile non è dannosa per la salute).
http://my.news.yahoo.com/

lunedì 14 novembre 2011

Pericolo nucleare: Sull'Europa piove polvere radioattiva (non pericolosa) di origine ignota.

Pericolo nucleare: Sull'Europa piove polvere radioattiva (non pericolosa) di origine ignota.

Post n°487 pubblicato il 13 Novembre 2011 da francesco1375
Un misterioso pulviscolo radioattivo è caduto su numerosi paesi europei.
Pur non essendo quantitativamente pericoloso per la salute, ha messo ovviamente in allarme i paesi coinvolti ed anche l'AIEA che si è detta "un po' preoccupata" perchè ignora la provenienza della contaminazione.
La polvere contiene iodio 131, un elemento tipicamente rilasciato durante un incidente nucleare grave, ma insieme ad altri elementi ben più pericolosi che invece non sono presenti.
Lo iodio 131 ha un tempo di dimezzamento di soli 8 giorni, quindi ha una durata molto breve.
Ripetiamo che la quantità è minima e rilevata solo da sofisticatissimi strumenti di misurazione, quindi non c'è alcun rischio per la salute.
Sembra non provenire da Fukushima. Le analisi lo escludono. Ed inoltre, avendo un tempo di dimezzamento di soli 8 giorni, ormai si sarebbe dissolto. Altresì questa breve durata, indica che la polvere continua ad affluire.
I paesi coinvolti sono: Germania, Svezia, Austria, Ungheria, repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Danimarca.
Secondo alcuni la sostanza starebbe tuttora continuando ad arrivare, ma appunto non si sa da dove.
In Polonia qualcuno aveva ipotizzato venisse dal Pakistan dove si è verificato un incidente non garvissimo nel trattamento dell'acqua pesante a Kanupp. Ma le autorità pakistane si sono affrettate a smentire seccamente. Il recentissimo incidente al loro impianto non può in alcun modo avere prodotto iodio 131, e gli esperti confermano.
In Polonia la contaminazione era stata riscontrata già ad Ottobre.
L'ipotesi più probabile è che lo iodio sfugga da qualche impianto industriale europeo che tratta materiale radioattivo.
fonti
http://www.iaea.org/newscenter/ (Sito ufficiale AIEA, comunicato ufficiale)
http://www.stockholmnews.com/
http://enenews.com/

Aggiornamento 14 novembre
La Croazia ha eseguito analisi atmosferiche a seguito delle tracce radioattive rilevate nell'Europa Centrale. Nel paese balcanico tuttavia non è stato rivelato nulla di anomalo. Lo comunica il governo croato che esegue costantemente ricerche di questo tipo in due siti: Sveti Kriz (nord) e Batina (est).
http://www.croatiantimes.com/news/
Aggiornamento 14 novembre 2
Anche la Slovenia, in una nota ufficiale, smentisce la presenza di concentrazioni anomale di Iodio 131. Precisando che misurazioni in tal senso sono eseguite costantemente così come in tutti gli altri paesi dell'UE, smentisce le voci circolate nei giorni scorsi su di un possibile coinvolgimento del suo territorio nella vicenda delle anomalie radiologiche.
http://www.ursjv.gov.si/
(una piccola divagazione personale: ma in Italia? Così, tanto per sapere...)
Aggiornamento 14 novembre 3
Siti correlati
http://europeancitizen.org
http://www.bbc.co.uk/
http://www.decodedscience.com/

venerdì 11 novembre 2011

Cyberguerra: Usa e Europa hanno svolto esercitazioni congiunte di guerra elettronica.

Cyberguerra: Usa e Europa hanno svolto esercitazioni congiunte di guerra elettronica.

Post n°485 pubblicato il 05 Novembre 2011 da francesco1375
Cyber Atlantic 2011, questo il nome della guerra elettronica simulata tra USA ed Europa.
All'evento hanno partecipato i maggiori esperti di telematica appartenenti alle forze dei paesi che si trovano sulle due sponde dell'Atlantico.
Sono stati simulati attacchi a sistemi di protezione di dati sensibili, centrali elettriche, trasporti ecc. Insomma, a tutto quello che ragionevolmente potrebbe essere attaccato tramite internet o tramite altre reti telematiche.
Ovviamente segreti sia i dettagli delle modalità di attacco che, soprattutto, quelle di difesa.
Passando dallo stato di ipotesi a quella di realtà quotidiana, la guerra elettronica è ormai al centro dell'interesse di tutte le forze di difesa mondiali.
Ormai gli attacchi non si contano più. E la paternità delle azioni resta sempre misteriosa.
 

Sapiens italiano retrodata l'arrivo dell'uomo in Europa di molti millenni.

Sapiens italiano retrodata l'arrivo dell'uomo in Europa di molti millenni.

Post n°484 pubblicato il 03 Novembre 2011 da francesco1375
I resti più antichi di homo sapiens ritrovati in Europa provengono dall' Italia?
L’Homo Sapiens (la nostra specie) è originario del continente africano. Solo in seguito si diffuse in quello Euroasiatico.
Ma quando è avvenuta questa migrazione?
Fino ad oggi i resti più antichi appartenevano ad un uomo vissuto in Romania circa 45.000 anni fa’.
Ora, tredici enti di ricerca, tra cui l’Università di Pisa e di Siena, hanno esaminato due nuovi reperti: Una mascella di sapiens ritrovata a Devon in Gran Bretagna e due dentini da latte ritrovati nella Grotta del Cavallo, in Puglia.
Si è così scoperto che il reperto inglese ha tra i 41.500 ed i 44.200 anni.
Mentre quelli italiani appartengono ad una data compresa tra i 43.000 ed i 45.000 anni fa, risultando essere tra i più antichi scoperti fin ora nel vecchio continente.
Ora, come si vede, l’assunto che il più antico uomo sapiens fosse italiano è un po’ “tirato per i capelli”.
Infatti, se il ritrovamento inglese è un po’ più recente di quello rumeno (2.000 anni sono insignificanti in archi temporali così lunghi), quello italiano è praticamente contemporaneo.
La scoperta di questi giorni retrodata l’arrivo dell’homo sapiens in Europa per un altro motivo.
Dimostra infatti che al tempo del reperto Rumeno (45.000 anni fa circa) l’homo sapiens era molto più diffuso di quanto si pensasse. Infatti il suo “regno” si estendeva dall’Italia, alla Gran Bretagna, alla  Romania.
Insomma, era diffusissimo in ogni parte del continente. Non solo in un’area ristretta come si poteva ipotizzare con il solo ritrovamento della rumeno.
Quindi se era così diffuso, era giunto in Europa molto prima di 45.000 anni fa.
Ecco perché la scoperta retrodata le attuali cognizioni.

Cyberguerra: Attacco a Palestina. Fuori uso telefono e internet in tutto il paese. Ignota l'origine dell'attacco.

Cyberguerra: Attacco a Palestina. Fuori uso telefono e internet in tutto il paese. Ignota l'origine dell'attacco.

Post n°483 pubblicato il 01 Novembre 2011 da francesco1375
Continua la misteriosa guerra telematica.
Quella che forse potremmo definire come la guerra più segreta di tutti i tempi.
E' di pochi giorni fa la notizia di un virus misterioso che aveva aggredito i droni USA e alcune basi americane.
(Vedi anche: Cyberguerra: Droni USA infetti e attacchi a catena tra potenze.)
Era solo l'ultimo di una serie di attacchi, altamente sofisticati, sferrati in ogni parte del mondo.
Oggi un'altra clamorosa aggressione, stavolta contro i territori dell'Autorità Nazionale Palestinese.
L'attacco, ancora in corso mentre scriviamo, proviene da vari punti del pianeta.
Ma questo non stupisce, è una tattica comune a tutti gli attacchi informatici. Infatti l'aggressore si serve di un gran numero di server di cui ha preso parzialmente il controllo, ovviamente questi sono ovunque tranne che nel luogo di residenza. In questo modo riesce a nascondersi.
La cosa che stupisce è l'impatto di questo attacco che ha bloccato internet e telefonia.
Questo certo è anche dovuto probabilmente allo scarso numero di server da attaccare nel piccolo paese mediorientale, tuttavia chi ha sferrato l'attacco ha approfittato della situazione per creare il massimo danno possibile.
Non si sa chi sia l'autore di questo gesto, ma come nei casi precedenti sembra del tutto improbabile il gesto di uno o più pirati informatici.
La complessità di questi attacchi indicano sempre che si tratta di attacchi militari di qualche paese.
Un movente potrebbe essere il recentissimo riconoscimento della Palestina da parte dell'OSCE, osteggiato da molte potenze.
Tuttavia il condizionale è d'obbligo, potrebbe trattarsi di un depistaggio o di un modo per addossare la colpa a chi non c'entra.
Su questa guerra regna il mistero, probabilmente vi prendono parte moltissimi stati.

Crisi: viviamo già in un'altro mondo. Ecco come ci siamo finiti

Crisi: viviamo già in un'altro mondo. Ecco come ci siamo finiti

Post n°482 pubblicato il 31 Ottobre 2011 da francesco1375
L'economia finanziaria continuerà a crollare finchè non raggiungerà un livello molto prossimo a quello del prodotto interno lordo globale.
Oggi,secondo alcuni economisti, l'economia "delle borse", è più di quattro volte superiore rispetto a tutta la ricchezza prodotta nel mondo.
Ovviamente si tratta di una distorsione grave dell'economia finanziaria.
Si tratta di una specie di immensa truffa di cui gli speculatori finanziari sono sia vittime che carnefici di loro stessi.
In sostanza, ad un certo punto accanto alla ricchezza reale, si è affiancata una ricchezza teorica ma inesistente.
Questo stato di cose era noto ed esisteva già da molti decenni e sembrava funzionare.
Un tempo, la ricchezza finanziaria e quella reale coincidevano quasi completamente. Ad un certo punto ci si rese conto che si poteva anche creare "a tavolino" una ricchezza inesistente che, immessa sul mercato, favoriva la dinamicità dell'economia.
Il sistema fu istituzionalizzato negli anni settanta, quando gli Stati Uniti decisero di usare massicciamente questo sistema per uscire da una gravissima crisi economica che l'occidente attraversava in quegl'anni.
Slegare la finanza dall'economia reale, permetteva di avere una ricchezza inesistente in concreto, ma reale e spendibile realmente.
In parte questa idea ha funzionato, ma fino a che il mercato era abbastanza limitato teritorialmente e le tecnologie non erano adeguate a movimentare immense masse di denaro senza alcun controllo dei governi.
Ma a partire dal 1990è cambiato il contesto.
Ecco quindi perchè il sistema è impazzito: il mercato è diventato immenso facendone parte tutti i paesi del mondo ; L'elettronica di massa ha consentito di spostare immense quantità di denaro in pochi istanti; Il sistema legislativo internazionale ha esplicitamente ridotto i controlli finanziari sui flussi.
A questo punto la finanza ha perso ogni legame con la ricchezza reale, (quella prodotta dall'industria, dal terziario, dall'agricoltura ecc. per intendersi) ed è diventato un sistema a se stante. In questo mondo di numeri digitati sui monitor, i soldi in realtà cominciarono a diventare sempre più nient'altro che numeri.
Chi viveva in questo mondo, comprava e vendeva, ma non si rendeva conto dell'inesistenza reale di quello che contrattava.
Ad un certo punto, cosa è successo?
Ci si è resi conto che la sproporzione tra soldi teorici e soldi reali era diventata gigantesca. Che cioè milioni di investitori grandi e piccoli avevano nelle mani una "moneta" che in raltà non valeva nulla.
Nessuno si era accorto di questo per molto tempo (tranne alcuni economisti "dissidenti" ovviamente considerati alla stregua di guastafeste).
Poi la cosa è risultata evidente (o così grande da non poter essere nascosta perchè ricordiamoci che negli ultimi due anni sono state arrestate persone che trattavano miliardi di dollari inventati di sana pianta e non per ingenuità ma per truffare altri investitori).
A quel punto tutti hanno cercato e stanno cercando di vendere questa cartastraccia borsistica e ovviamente ben pochi sono interessati a comprarla.
Il problema è che banche e stati avevano fatto i loro conti credendo che questa ricchezza di fatto esistesse. Di colpo si sono resi conto che non esisteva, che in cassa avevano in valore reale cinque o sei volte meno dei soldi che pensavano di avere.
Ma questo a noi serve per capire più o meno ciò che è accaduto negli ultimi due anni nella finanza e cosa sta accadendo.
Però per capire cosa accadrà in futuro bisogna vedere il punto in cui questa corsa al ridimensionamento terminerà. E questo punto sarà quando l'economia della finanza sarà prossima all'economia reale.
In parole povere, quando la crisi sarà finita (probabilmente nel 2013) la ricchezza finanziaria non sarà la metà di quella attuale, ma probabilmente la metà della metà.
A questa riduzione però non è detto che corrisponda una analoga riduzione della ricchezza reale, anzi la cosa è molto improbabile perchè, solo una minima parte dell'economia finanziaria è in qualche modo legata al prodotto interno lordo mondiale. Questo si ridurrà certamente, potrebbe tornare ai livelli degli anni '70 (quando però dava da vivere a tre miliardi di persone in meno), oppure fino ai livelli degli anni '90 (siamo già tornati più o meno ai livelli del 1992 dicono molte analisi).
Molto dipenderà da cosa si farà.
Ma non da cosa si farà per puntellare un periodo storico che ormai è finito e non tornerà come tutti i periodi storici della storia.
Quanto diventeremo o non diventeremo poveri dipenderà da quello che l'essere umano riuscirà a ideare per creare un nuovo ambiente economico diverso nel quale vivere.
Il mondo in cui viviamo è già un'altro mondo. Stiamo assistendo ai vagiti di un nuovo periodo storico, quello vecchio è ormai un ricordo. Sono davvero patetici (nel senso buono del termine) quei politici che tentano in ogni modo tenere la testa rivolta indietro. Credo sia il momento di guardare avanti, E' appena nato il settemiliardesimo abitante della terra,non possiamo mandare l'umanità nel baratro per una nostalgia di un mondo finito, e ciò non accadrà.
Io non penso che il prossimo sistema sarà diversissimo da quello precedente. Sarà si molto diverso, ma non ci sarà una rivoluzione copernicana.
Sarà la differenza che c'era tra il mondo del 1984 e quello del 1994, tra il mondo del 1950 e quello del 1980, per intenderci.
Alla fine tra cinque o sei anni, alla conclusione dell'inevitabile periodo di transizione, staremo quasi tutti meglio. Io almeno la penso così.
Scusate se questo post non è chiarissimo, consideratela una bozza di appunti buttati giù dopo una giornata di lavoro.
Un grande saluto a tutti,
ciao,
Francesco.