Ieri un forte terremoto ha colpito la città di Kyzyl, in Siberia, al confine con la Cina.
Secondo i sismologhi si tratta di uno dei più forti terremoti di sempre nella zona che non è molto sismica.
Nel terremoto sono andate distrutte una trentina di case. Non sembrano esserci state vittime.
Un vero miracolo visto che la zona è molto abitata.
La regione su cui si è abbattuto il sisma, è in gran parte desertica. Tuttavia vi sono importanti centri urbani come Crasnojarsk, Tonsk, Bratsk. Vi vivono quindi alcuni milioni di persone.
Quella zona ebbe un grande sviluppo, a partire dagli anni '50 del secolo scorso, a causa della ricchezza del sottosuolo.
Vi si trovano centri minerari e soprattutto industriali importantissimi e tra i più grandi del mondo.
Molto importante l'industria nucleare, sia civile che militare. Ma questa fortunatamente non avuto alcun problema.
Nonostante l'assenza di vittime, grandissimo è stato lo shock, per cui Mosca ha inviato sul posto una squadra di psicologi per aiutare la popolazione.
In piena attività anche le operazioni per quantificare e riparare i danni materiali.
Danneggiate e bloccate numerose miniere.
Un evento sismico insolito che fa seguito ai tanti eventi eccezionali degli ultimi anni.
giovedì 29 dicembre 2011
mercoledì 28 dicembre 2011
I migliori programmi gratuiti per la grafica: Gimp e Inkscape.
Post n°502 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da francesco1375
Esistono molti programmi gratuiti per fare grafica, alcuni molto semplici, altri più complessi.
Utilizzare i più semplici può essere comodo, ma potrete raggiungere risultati molto limitati.
Meglio iniziare utilizzando programmi che niente hanno da invidiare a quelli professionali.
Anzi, Una volta imparato ad usare questi programmi gratuiti, sarete in grado di utilizzare perfettamente anche i programmi commerciali di grafica.
La stessa cosa non si può dire per i programmi supersemplici.
Imparare ad usare Gimp e Inkscape (che poi è facilissimo), potrebbe in teoria chi sa, aprirvi anche degli sbocchi professionali.
Anche se, se siete intenzionati a trovarvi un lavoro, farete meglio a studiare la matematica quantistica ,una decina di lingue straniere e l'arte della pizza.
Gimp: E' un programma di fotoritocco in tutto simile a quelli professionali. L'unica differenza con quest'ultimi risiede in alcune piccole finezze che qui spesso non ci sono, come ad esempio l'anteprima in alcuni effetti ed altre piccole mancanze.
Comunque i livelli che potrete raggiungere una volta che vi sarete esercitati un po' saranno assoluti. Potrete fare dell'immagine digitale tutto ciò che volete. L'unico limite sarà la vostra fantasia e la vostra abilità.
La grafia dei comandi e quasi identica a quella dei programmi a pagamento. Se passerete ad essi non vi troverete spaesati.
Inkscape: E' un programma di grafica vettoriale.
Se non sapete cosa è la grafica vettoriale, provo a spiegarvelo.
Questo programma non serve, fondamentalmente per elaborare le foto, ma per disegnare. Lineee, curve, cerchi, sono come degli oggetti che potrete modificare, unire ecc. con estrema precisione e semplicità.
potrebbe essere più difficile di Gimp, ma se non imparate questa cosa non saprete mai disegnare al PC.
Tutti i disegni realizzati al computer sono solitamente realizzati in grafica vettoriale, sia in 2D che in 3D.
Inkscape serve solo per grafica bidimensionale, ma con l'esperienza e gli effetti speciali, e ancor più rielaborando in Gimp lavori eseguiti con Inkscape, potrete, se volete, realizzare disegni che sembrano 3D.
Potrete disegnare di tutto, un fumetto, un logo, un grafico, un grattacielo, un elefante rosa ecc. ecc.
Anche qui vale lo stesso discorso che abbiamo fatto per Gimp: E' un programma in tutto simile a quelli professionali. Le differenze ci sono, ma per accorgervene dovete essere ad un livello molto avanzato. Qui il problema risiede nello spessore delle linee più difficile da tenere sotto controllo con esattezza e nell'esportazione del lavoro finale, qui realizzabile solo in .png e con una certa perdita di nitidezza.
Alla fine che vi posso dire. Questi due programmi lavorano in tandem. Sono ottimi, sono gratuiti, usandoli potete ottenere risultati professionali ed imparare ad usare i programmi che si usano negli studi di grafica. Sono semplici da usare e sono supportati da molto materiale informativo e da una nutrita schiera di appassionati.
Li consiglio a tutti. Se siete dei programmatori potete anche modificarli, infatti il codice sorgente è pubblico e modificabile seguendo le regole decise dagli sviluppatori.
Cina: Operai delle fabbriche delocalizzate per produrre a basso costo protestano per i diritti.
Cina: Operai delle fabbriche delocalizzate per produrre a basso costo protestano per i diritti.
Nella Cina dei primati di cartapesta qualcosa comincia a muoversi.
Non è facile protestare in un paese sorretto da oltre sessant'anni da una dittatura.
Una dittatura che ha cambiato dottrina economica, che ha smussato alcuni aspetti estremisti, ma pur sempre la stessa dittatura della "rivoluzione culturale" e del "grande balzo in avanti". Ne sono passati di anni da queste due riforme che, ideate da Mao, provocarono la morte di milioni di cinesi.
Eppure la classe dirigente cinese è ancora l'erede diretta dello stesso regime.
Una dittatura che ancora oggi si prende la libertà di imprigionare chi solo osa scrivere qualcosa di sgradito ai burocrati.
Eppure, dietro la muraglia dei dati sul PIL galoppante, la gente comincia a non poterne più e vorrebbe vivere in un paese normale.
Probabilmente lo stesso sentimento è ormai presente (in modo sotterraneo) anche in buona parte della classe politica più illuminata.
Così il popolo comincia a riprendersi i propri spazi di democrazia. Proteste e scioperi si moltiplicano in tutto il paese.
A Shangai oltre mille persone sono scese in strada. il motivo: non contenti dei bassi salari che mettono in crisi tutto il mondo, si era deciso di spostare la fabbrica in un luogo ancora più povero per pagare ancora meno gli operai. Licenziando ovviamente quelli troppo pretenziosi.
http://it.peacereporter.net/
Questo era avvenuto il 2 dicembre, e oggi già un'altro sciopero. Stavolta ancora più massiccio.
Ben 8000 operai scioperano per il trattamento loro riservato.
http://www.unionesarda.it/
Ma sono decine di migliaia i lavoratori e i cittadini che in Cina stanno manifestando per i diritti politici, economici, sociali ed ecologici.
Si prepara una "primavera cinese"?
Oppure la classe dirigente saprà autotrasformarsi in un sistema realmente democratico?
Post n°501 pubblicato il 28 Dicembre 2011 da francesco1375
Non è facile protestare in un paese sorretto da oltre sessant'anni da una dittatura.
Una dittatura che ha cambiato dottrina economica, che ha smussato alcuni aspetti estremisti, ma pur sempre la stessa dittatura della "rivoluzione culturale" e del "grande balzo in avanti". Ne sono passati di anni da queste due riforme che, ideate da Mao, provocarono la morte di milioni di cinesi.
Eppure la classe dirigente cinese è ancora l'erede diretta dello stesso regime.
Una dittatura che ancora oggi si prende la libertà di imprigionare chi solo osa scrivere qualcosa di sgradito ai burocrati.
Eppure, dietro la muraglia dei dati sul PIL galoppante, la gente comincia a non poterne più e vorrebbe vivere in un paese normale.
Probabilmente lo stesso sentimento è ormai presente (in modo sotterraneo) anche in buona parte della classe politica più illuminata.
Così il popolo comincia a riprendersi i propri spazi di democrazia. Proteste e scioperi si moltiplicano in tutto il paese.
A Shangai oltre mille persone sono scese in strada. il motivo: non contenti dei bassi salari che mettono in crisi tutto il mondo, si era deciso di spostare la fabbrica in un luogo ancora più povero per pagare ancora meno gli operai. Licenziando ovviamente quelli troppo pretenziosi.
http://it.peacereporter.net/
Questo era avvenuto il 2 dicembre, e oggi già un'altro sciopero. Stavolta ancora più massiccio.
Ben 8000 operai scioperano per il trattamento loro riservato.
http://www.unionesarda.it/
Ma sono decine di migliaia i lavoratori e i cittadini che in Cina stanno manifestando per i diritti politici, economici, sociali ed ecologici.
Si prepara una "primavera cinese"?
Oppure la classe dirigente saprà autotrasformarsi in un sistema realmente democratico?
giovedì 22 dicembre 2011
Cronologia grafica dal 1981 al 2011. Governi italiani, principali avvenimenti italiani ed esteri. Periodi storici.
Post n°499 pubblicato il 23 Dicembre 2011 da francesco1375
Puoi cliccare sull'immagine se vuoi ingrandirla.
La pubblico, perchè potrebbe essere utile.
E' un modo rapido per orientarsi nei fatti degli ultimi venti anni.
Questo grafico vorrebbe servire a dare un aiuto per contestualizzare fatti di cronaca, di storia ecc, avvenuti in questo arco temporale.
Ho cercato di scegliere gli eventi che hanno avuto maggiore impatto nei mutamenti generali. Questa è una scelta personale. Sono eventi che sembravano fondamentali a me, soprattutto a livello mnemonico.
La parte principale e quella delle barre temporali.Questa tabella si concentra soprattutto sugli eventi politici, e dati di altro tipo sono stati inseriti perchè importanti ai fini dei mutamenti politici in generale.
Ci sono i governi di Italia, Russia e Stati Uniti.
I periodi storici con i conflitti e gli eventi che li hanno determinati.
Possiamo vedere ad esempio quando la Comunità Europea è diventata Unione Europea, quando è stato introdotto l'Euro. Quando da dodici, i membri dell'Unione, sono diventati ventiquattro.
Devo fare una precisazione sulla barra delle fasi storiche generali.
In questo periodo storico assistiamo al finire della guerra fredda e allo svolgersi della globalizzazione.
Ovviamente, così come la guerra fredda nella sua durata quarantennale ha attraversato molte fasi, anche la globalizzazione in venti ne ha attraversate alcune.
Io ho cercato di identificare queste fasi della globalizzazione e qui ne ho distinte quattro.
La prima fase va dal 1989 al 1992-'93.
Io l'ho chiamata "nuovo ordine mondiale" pur sapendo di incorrere nella confusione con una teoria del complotto oggi molto diffusa, ma che non c'entra nulla.
L'ho chiamata così, (fase di transizione o del nuovo ordine mondiale) perchè all'epoca veniva così definita dai principali leader politici.
Il termine globalizzazione non era ancora nato e la stessa doveva ancora nascere.
Al crollo dell'ordine bipolare della guerra fredda, i leader dei principali paesi si interrogavano sul nuovo assetto che chiamavano appunto "un nuovo ordine mondiale".
Solo dal 1993-'94 la nuova fase storica venne definita ufficialmente "globalizzazione" non prima di essere chiamata per un brevissimo tempo "mondialismo".
Durante un vertice del G8 nei primi anni del 2000, inoltre, i capi di stato si accordarono per non usare più in eventi ufficiali questo termine che sembrava denotare una volontà politica anzichè un dato di fatto e che quindi polarizzava la protesta. Ovviamente questo proposito ebbe un'importanza nulla, anche perchè il confine tra volontà politica e realtà fenomenica è un confine labile e sfumato per natura.
Tuttavia il termine "globalizzazione" dal 2002 venne utilizzato molto meno nei vertici politici internazionali. Si diffuse molto di più invece nel linguaggio comune e in quello economico.
Ho poi segnato due fasi importanti che ho chiamato prima e seconda globalizzazione.
Perchè l'ingresso della Cina nel WTO è una discriminante fondamentale, che ha prodotto cambiamenti enormi rispetto al periodo di globalizzazione precedente.
Poi purtroppo c'è la fase della crisi della globalizzazione corrispondente alla crisi finanziaria internazionale.
Gli ultimi trent'anni rischiano di essere i meno conosciuti.
Pur essendo fondamentali per comprendere la realtà di oggi.
Con l'arco temporale di questa tabella dobbiamo fare i conti quotidianamente.
La cronaca, la politica, la trattatistica, la narrativa ecc. ci riportano spessissimo a questo passato così vicino eppure ancora tutto da esplorare.
Avere una visione di insieme può aiutare.
Ciao e buone feste,
Francesco.
Questo grafico è stato realizzato con Inkscape.
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martedì 20 dicembre 2011
Razzismo: è emergenza.
C'è, in Italia, un "pericolo razzismo"?
Purtroppo, siamo oltre il "pericolo razzismo", c'è una mentalità razzista ormai così diffusa da essere quasi maggioritaria.
Il vero problema, è che in Italia, non abbiamo mai affrontato seriamente l'argomento.
Si, si è sempre parlato di razzismo, si è sempre condannato il razzismo, ma in maniera completamente superficiale e strumentale.
Noi italiani abbiamo sempre considerato l'aggettivo "razzista" come un'offesa da rivolgere ad avversari politici. Un'etichetta negativa da appiccicare tra il serio ed il faceto a qualcuno che ci stava antipatico.
In realtà, il razzismo è una cosa estremamente seria ed andrebbe trattata con serietà estrema.
L'idea di appartenere ad una comunità che, per origine etnica è superiore alle altre.
Questo è il razzismo.
E' un pensiero atavico, primordiale e primitivo che ha una serietà estrema.
Perchè le sue conseguenze sono nefaste.
Il razzismo si annida spesso in atteggiamenti che in apparenza possono addirittura essere antirazzisti.
Ad esempio, quando diciamo che gli extracomunitari "vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare", inconsapevolmente (spero) facciamo un discorso profondamente razzista.
Infatti in questo modo si asserisce che ci siano razze e gruppi etnici adatti a fare lavori pericolosi e mal pagati.
Quasi che, invece di migliorare le condizioni di lavoro e il reddito delle categorie più svantaggiate, sia corretto far fare questi lavori ad altre razze.
Fondamentalmente è il concetto dello schiavismo.
Mentre appunto prendevamo alla leggera questo argomento, l'ideologia razzista si è propagata confidando nell'assenza delle difese immunitarie del nostro popolo.
Si è propagata fondendosi con la struttura sociale della società stessa.
Pur non avendo alcun fondamento scientifico, il razzismo è molto comodo per giustificare l'accentuarsi delle differenze sociali.
Politicamente è molto comodo per dividere, su arbitrarie basi etniche, le persone più sfruttate ed emarginate.
In modo tale che esse trovino maggiore difficoltà a portare avanti le proprie rivendicazioni.
Facciamo un altro esempio:
Quando vengono assegnate delle case popolari, gli aspiranti si dividono tra italiani e stranieri.
E' quello che può essere definito razzismo orizzontale.
E questo fa molto comodo, perchè se come sarebbe più logico queste persone si unissero per chiedere un numero sufficiente di alloggi popolari sarebbe un bel problema.
Ma il razzismo orizzontale secondo me è in via di riduzione.
Nell'animo umano prevale l'istinto di aiuto reciproco. Quando la difficoltà di sopravvivenza diventa concreta prevale la ragione che tende ad unire. Come al solito si tende a negare questo dato di fatto, appunto perché siamo impregnati di un’ideologia che vede nella divisione e nella competizione il fulcro dell’esistente.
Ma invece, nell’animo umano l’istinto sociale e di aiuto reciproco è preponderante.
Cresce invece il razzismo verticale, che identifica come razza inferiore chi sta peggio di lui, anche prescindendo da ogni considerazione logica.
E' il classico discorso "sarà un albanese" rivolto ad un povero (magari italianissimo) o il "tanto per noi saranno sempre extracomunitari" rivolto ai cittadini neo-comunitari.
In questo brodo di coltura favorevole, possono prosperare i veri razzisti, quelli che hanno reale orrore delle persone diverse o che fanno del razzismo una pseudo scienza. Possiamo definirli Nazisti? Si, sicuramente. Senza timore di offenderli.
Ma se questi non vivessero in un contesto che è strutturato in modo razzista e classista, sarebbero completamente isolati.
Noi viviamo in un mondo dove i diritti sono troppo spesso parole dette per farsi belli, e le ingiustizie cruda realtà quotidiana.
Dividiamo la gente con l'accetta, tra chi può lavorare e chi no, chi può mangiare e chi no, chi può curarsi e chi no.
Viviamo in città che, ai bordi, hanno delle baraccopoli. E neanche riusciamo ad ammettere questa evidenza che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
E come riusciamo ad accettare tutto questo? Ormai si è radicato il concetto che chi sta male se lo merita, questa è la verità. Questo è ormai quello che praticamente viene insegnato fin dall'asilo.
E se se lo merita allora poco importa perchè, ci sarà sempre una scusa per dire "te lo sarai meritato".
Io credo che al punto in cui siamo, il rischio che la questione sociale ci esploda in mano insieme a quella razziale, sia più che concreto.
Nel mondo è una situazione che si è venuta a creare infinite volte, non è fantascienza, e non è solo un problema europeo.
Poichè ci troviamo in Europa, tutti ricorderanno la Bosnia. Ma i casi sono infiniti.
Per evitare questo, dovremmo fare un cammino molto lungo in brevissimo tempo.
Perché, con la crisi, il contesto sta cambiando. E intere masse umane si ritrovano senza un ruolo definito.
Se le forze politiche moderate, di destra e di sinistra, non si rendono conto del mutamento epocale prodotto dalla crisi della globalizzazione, le forze più estremiste si impadroniranno del campo.
La lotta contro il razzismo deve essere una battaglia ideologica di massa, giocata su un terreno diverso da quello attuale. La lotta al razzismo deve essere parallela a quella contro il classismo e le ingiustizie. E' un cammino faticoso, non una serie di discorsini per farsi belli o credersi migliori.
In pochi giorni abbiamo assistito ad un campo nomadi dato alle fiamme senza alcun motivo. Questo è un atto gravissimo. Ma a nessuno viene in mente che chi sta nel campo nomadi dovrebbe avere una casa popolare? E se a qualcuno viene in mente, cosa gli viene risposto? Ed è a questo punto che crolla il muro tra il gesto di persone malate e la mentalità dominante.
E perchè un italiano spara a un gruppo di extracomunitari in una piazza, mentre dall'altro capo dell'Europa un extracomunitario spara sulla folla dei residenti?
Nella stesa mattina. Vi rendete conto? Una coincidenza possibile solo se avviene all'interno di un contesto delirante collettivo.
E se ci fate caso, il killer di Firenze era una persona benestante, integrata. Che nella sua follia uccide delle persone che conducono una vita durissima e fatta di stenti. Perché dovete immaginare cosa significa lavorare per pochi spiccioli assolutamente non garantiti, sotto la pioggia, sotto il sole, tutti i giorni della settimana. Qui si capisce bene il rapporto strettissimo, il parallelismo stringente tra odio razziale ed odio sociale. Qui esploso a causa della follia, ma certamente latente a livello di massa.
Combattere i razzisti uno per uno, tranne casi estremi che poi spesso sono tardivi, è tempo perso se il razzismo classista diventa l'ideologia dominante nei cervelli della gente e se il contesto reale diventa troppo negativo rispetto alla teoria.
Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Purtroppo, siamo oltre il "pericolo razzismo", c'è una mentalità razzista ormai così diffusa da essere quasi maggioritaria.
Il vero problema, è che in Italia, non abbiamo mai affrontato seriamente l'argomento.
Si, si è sempre parlato di razzismo, si è sempre condannato il razzismo, ma in maniera completamente superficiale e strumentale.
Noi italiani abbiamo sempre considerato l'aggettivo "razzista" come un'offesa da rivolgere ad avversari politici. Un'etichetta negativa da appiccicare tra il serio ed il faceto a qualcuno che ci stava antipatico.
In realtà, il razzismo è una cosa estremamente seria ed andrebbe trattata con serietà estrema.
L'idea di appartenere ad una comunità che, per origine etnica è superiore alle altre.
Questo è il razzismo.
E' un pensiero atavico, primordiale e primitivo che ha una serietà estrema.
Perchè le sue conseguenze sono nefaste.
Il razzismo si annida spesso in atteggiamenti che in apparenza possono addirittura essere antirazzisti.
Ad esempio, quando diciamo che gli extracomunitari "vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare", inconsapevolmente (spero) facciamo un discorso profondamente razzista.
Infatti in questo modo si asserisce che ci siano razze e gruppi etnici adatti a fare lavori pericolosi e mal pagati.
Quasi che, invece di migliorare le condizioni di lavoro e il reddito delle categorie più svantaggiate, sia corretto far fare questi lavori ad altre razze.
Fondamentalmente è il concetto dello schiavismo.
Mentre appunto prendevamo alla leggera questo argomento, l'ideologia razzista si è propagata confidando nell'assenza delle difese immunitarie del nostro popolo.
Si è propagata fondendosi con la struttura sociale della società stessa.
Pur non avendo alcun fondamento scientifico, il razzismo è molto comodo per giustificare l'accentuarsi delle differenze sociali.
Politicamente è molto comodo per dividere, su arbitrarie basi etniche, le persone più sfruttate ed emarginate.
In modo tale che esse trovino maggiore difficoltà a portare avanti le proprie rivendicazioni.
Facciamo un altro esempio:
Quando vengono assegnate delle case popolari, gli aspiranti si dividono tra italiani e stranieri.
E' quello che può essere definito razzismo orizzontale.
E questo fa molto comodo, perchè se come sarebbe più logico queste persone si unissero per chiedere un numero sufficiente di alloggi popolari sarebbe un bel problema.
Ma il razzismo orizzontale secondo me è in via di riduzione.
Nell'animo umano prevale l'istinto di aiuto reciproco. Quando la difficoltà di sopravvivenza diventa concreta prevale la ragione che tende ad unire. Come al solito si tende a negare questo dato di fatto, appunto perché siamo impregnati di un’ideologia che vede nella divisione e nella competizione il fulcro dell’esistente.
Ma invece, nell’animo umano l’istinto sociale e di aiuto reciproco è preponderante.
Cresce invece il razzismo verticale, che identifica come razza inferiore chi sta peggio di lui, anche prescindendo da ogni considerazione logica.
E' il classico discorso "sarà un albanese" rivolto ad un povero (magari italianissimo) o il "tanto per noi saranno sempre extracomunitari" rivolto ai cittadini neo-comunitari.
In questo brodo di coltura favorevole, possono prosperare i veri razzisti, quelli che hanno reale orrore delle persone diverse o che fanno del razzismo una pseudo scienza. Possiamo definirli Nazisti? Si, sicuramente. Senza timore di offenderli.
Ma se questi non vivessero in un contesto che è strutturato in modo razzista e classista, sarebbero completamente isolati.
Noi viviamo in un mondo dove i diritti sono troppo spesso parole dette per farsi belli, e le ingiustizie cruda realtà quotidiana.
Dividiamo la gente con l'accetta, tra chi può lavorare e chi no, chi può mangiare e chi no, chi può curarsi e chi no.
Viviamo in città che, ai bordi, hanno delle baraccopoli. E neanche riusciamo ad ammettere questa evidenza che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.
E come riusciamo ad accettare tutto questo? Ormai si è radicato il concetto che chi sta male se lo merita, questa è la verità. Questo è ormai quello che praticamente viene insegnato fin dall'asilo.
E se se lo merita allora poco importa perchè, ci sarà sempre una scusa per dire "te lo sarai meritato".
Io credo che al punto in cui siamo, il rischio che la questione sociale ci esploda in mano insieme a quella razziale, sia più che concreto.
Nel mondo è una situazione che si è venuta a creare infinite volte, non è fantascienza, e non è solo un problema europeo.
Poichè ci troviamo in Europa, tutti ricorderanno la Bosnia. Ma i casi sono infiniti.
Per evitare questo, dovremmo fare un cammino molto lungo in brevissimo tempo.
Perché, con la crisi, il contesto sta cambiando. E intere masse umane si ritrovano senza un ruolo definito.
Se le forze politiche moderate, di destra e di sinistra, non si rendono conto del mutamento epocale prodotto dalla crisi della globalizzazione, le forze più estremiste si impadroniranno del campo.
La lotta contro il razzismo deve essere una battaglia ideologica di massa, giocata su un terreno diverso da quello attuale. La lotta al razzismo deve essere parallela a quella contro il classismo e le ingiustizie. E' un cammino faticoso, non una serie di discorsini per farsi belli o credersi migliori.
In pochi giorni abbiamo assistito ad un campo nomadi dato alle fiamme senza alcun motivo. Questo è un atto gravissimo. Ma a nessuno viene in mente che chi sta nel campo nomadi dovrebbe avere una casa popolare? E se a qualcuno viene in mente, cosa gli viene risposto? Ed è a questo punto che crolla il muro tra il gesto di persone malate e la mentalità dominante.
E perchè un italiano spara a un gruppo di extracomunitari in una piazza, mentre dall'altro capo dell'Europa un extracomunitario spara sulla folla dei residenti?
Nella stesa mattina. Vi rendete conto? Una coincidenza possibile solo se avviene all'interno di un contesto delirante collettivo.
E se ci fate caso, il killer di Firenze era una persona benestante, integrata. Che nella sua follia uccide delle persone che conducono una vita durissima e fatta di stenti. Perché dovete immaginare cosa significa lavorare per pochi spiccioli assolutamente non garantiti, sotto la pioggia, sotto il sole, tutti i giorni della settimana. Qui si capisce bene il rapporto strettissimo, il parallelismo stringente tra odio razziale ed odio sociale. Qui esploso a causa della follia, ma certamente latente a livello di massa.
Combattere i razzisti uno per uno, tranne casi estremi che poi spesso sono tardivi, è tempo perso se il razzismo classista diventa l'ideologia dominante nei cervelli della gente e se il contesto reale diventa troppo negativo rispetto alla teoria.
Non so se sono riuscito a spiegarmi.
La manovra di Monti? Per me è raccapricciante.
Post n°493 pubblicato il 06 Dicembre 2011 da francesco1375
Questa è una mia opinione personale.
Sempre che in Italia ci sia almeno rimasto un minimo di libertà di espressione.
Prima che le corporazioni speculative straniere ci tolgano anche questo diritto, voglio dirlo a chiare lettere.
Questo non è un giudizio sul governo Monti e sui suoi esponenti, ma sulla manovra.
E' una prosecuzione accentuata di tutte le tendenze ideologiche che hanno portato alla crisi, non potrà che contribuire ad accelerarla.
Avrà un impatto sociale e politico catastrofico, la cui entità oggi è difficile immaginare.
Questa è la mia opinione personale.
Buona fortuna mondo.
Puntualizzo i punti peggiori, che più mi hanno colpito di questa manovra.
Da oggi, questo blog è all'opposizione chiara e netta. Starà al fianco delle istituzioni, delle categorie, dei partiti, dei cittadini e di tutte le entità che saranno, in modo pacifico e nonviolento, contro questa manovra. Indipendentemente da altre valutazioni di carattere politico.
Primo punto: Sulle pensioni si abbatte una mazzata enorme che rischia di ridurre letteralmente in miseria alcune migliaia di anziani.
Ma c'è di più, farà saltare il welfare familiare, migliaia di famiglie finiranno in miseria e milioni di giovani pure. Come pensate di gestire questa situazione?
Punto secondo:
Un aumento dell'IVA ulteriore che arriverà tra pochissimo, unito ad un innalzamento enorme del prezzo dei carburanti, farà salire i prezzi moltissimo. Quindi l'inflazione.
In un contesto di stagnazione dei salari, di aziende in fallimento, di disoccupazione dilagante, l'impatto di un aumento dei prezzi porterà alla fame un buon 5% della popolazione.
L'aumento del carburante di questo tipo porterà molto probabilmente a scioperi che vanificheranno qualsiasi ipotetico vantaggio.
Le privatizzazioni:
Ne parlate dagli anni '90, tutti i governi a partire dagli ultimi della prima repubblica hanno detto di averle fatte. E poi non era vero? Allora davvero fate ridere.
Attenzione, questa gente non credo che morirà di fame senza protestare o cercando di salvarsi come forse ingenuamente sperano i burocrati.
Quindi ci sarà un precipitare dell'ordine pubblico con un dilagare delle mafie senza precedenti.
Rischiamo di trovarci come si trova oggi il Messico.
Punto quattro:
Le entrate fiscali crolleranno a causa della distruzione del tessuto sociale creato dalle piccole e medie imprese (infatti crollerà il potere di acquisto interno in una situazione recessiva mondiale e di aumento delle spese che limiterà le esportazioni).
Nei tagli alla politica si prendono in considerazione solo le province. Troppo poco. E comunque, o accentuerà la disoccupazione se si licenziano in tronco i dipendenti, o i costi resteranno invariati se non si farà.
I giovani.
Fa pena questa falsa sensibilità per i giovani da parte di chi per venti anni ha teorizzato e realizzato la distruzione del loro futuro.
Comunque per ora non c'è nulla per loro.
Inoltre col metodo contributivo, le loro pensioni saranno ridicole, ma probabilmente molti non l'avranno mai.
Infatti le aziende privilegeranno le persone giovani, che verranno defenestrate dopo i quarant'anni.
Ben pochi potranno maturare gli anni necessari di contributi.
Di fatto solo chi lavora in un ufficio pubblico a tempo indeterminato e con qualche "santo in paradiso".
Perchè nella prossime mosse del governo si dice sia prevista una maggiore libertà di licenziamento che vanificherà un maggior ricorso al tempo indeterminato.
Questo i banchieri e i professori della politica lo sanno benissimo.
E se non lo sanno...
Bisogna poi tenere presente che con condizioni di miseria così diffusa, la vita media sarà nei prossimi anni molto più corta.
La reintroduzione dell'ICI denominata IMU.
Mettetevi nei panni di un padre di famiglia licenziato e senza possibilità di avere un lavoro, che ha però una casa dove vivere con la moglie e i bambini.
Non è un caso simile, si parla di milioni di casi simili oggi. Almeno due milioni secondo me.
Queste persone si vedranno portare via la casa?
Vergognoso e inumano.
Non credo di esagerare.
Avere messo in piedi questo governo è poi, secondo me, un atto di vigliaccheria della politica che non si è voluta confrontare con le proprie responsabilità.
E' un tentativo di evitare il giudizio del corpo elettorale.
Questo tentativo non riuscirà, ve ne accorgerete alle prossime elezioni.
Lo stile della presentazione di questa manovra da parte del governo è melodrammatico e cupo.
Spaventa la popolazione con promesse di disastri come unica alternativa alle sue azioni.
Mentre è questa manovra e questa ideologia che vede gli uomini come oggetti che provoca il disastro.
Uno stile retorico, quello del governo, condito addirittura da piagnistei.
Crollerà tutto.
Qui non posso sbagliarmi
Crollerà tutto.
Ricordo che questo blog non si è mai occupato direttamente di politica.
Aggiornamento 7 Dicembre 2012
E dopo aver approvato la sua manovra, Monti va a divertirsi alla scala di Milano.
Bravo, buon divertimento.
sabato 10 dicembre 2011
Fukushima: rimozione combustibile. Ma non dai reattori, da un deposito poco distante. E' ufficiale: Disastro durerà decenni.
Post n°495 pubblicato il 09 Dicembre 2011 da francesco1375
Ma l'attenzione sulla disastrosa situazione di questi reattori, ha distolto l'attenzione di tutti noi da un pericolo nucleare altrettanto grave che, all'interno della centrale, coinvolgeva un edificio poco distante.
Nei reattori veri e propri la situazione è disperata: i nuclei sono fusi nelle fondamenta, mentre sul tetto stazionano migliaia di tonnellate di barre esaurite che rischiano anch'esse la fusione. Per estrarre qui il combustibile esaurito, come ha ammesso la stessa TEPCO, non esistono attualmente tecnologie utilizzabili. Si mantiene quindi stazionaria la situazione con un impianto di raffreddamento allestito dopo l'incidente. E' la così detta "bara d'acqua".
Poco distante da questa situazione catastrofica, dicevamo, vi era però un grande edificio. Un deposito dove, all'interno di una grande piscina, venivano conservate altre migliaia di tonnellate di combustibile esaurito.
Quindi, il combustibile prima veniva "raffreddato" sul tetto dei reattori, poi, in mancanza di un deposito definitivo delle scorie, accumulato in questa piscina.
La quantità di materiale in questa piscina è superiore alla somma di tutte le scorie conservate sul tetto dei reattori, ed è meno attivo, perchè meno recente.
Tuttavia, anche in questo caso le barre esaurite devono essere raffreddate continuamente per non surriscaldarsi, e come per le piscine sui tetti per farlo l'acqua delle vasche deve circolare in un sistema di raffreddamento.
Anche qui il raffreddamento si era interrotto a causa del terremoto, poi era stato riattivato. Nell'edificio pare si fosse infiltrata anche acqua di falda.
Ma sostanzialmente si sono avuti problemi molto minori e la struttura è pressoché intatta.
Così TEPCO sta progettando la rimozione delle scorie da questo deposito, dove è possibile utilizzare metodi ordinari. Con l'unico problema di dover operare in una zona altamente contaminata. Questa operazione dovrebbe iniziare nel Novembre del 2012.
A questo punto però si apre uno spinoso problema, quello di dover ritrattare una così grande quantità di materiale e soprattutto di stiparlo poi temporaneamente in un'altro deposito in Giappone. Nel Sol Levante infuria la polemica perchè ovviamente e giustamente nessuno vuole che tali rifiuti finiscano vicino a casa sua.
http://savechild.net/
http://news24.jp/
Annotiamo qui altri due avvenimenti recentissimi.
Nei giorni scorsi una grande quantità di acqua altamente contaminata è finita in mare attraverso una falla.
Sempre pochi giorni fa, la ditta che si occupa di tenere sotto controllo la centrale impazzita aveva fatto presente di essere afflitta da un grave problema:
Continuamente tonnellate di acqua vengono pompate nei ruderi dei reattori, per raffreddare il combustibile fuso nei noccioli, l'interno delle strutture e le piscine del combustibile esaurito pesantemente danneggiate. L'acqua dopo essere passata a diretto contatto con materiali massimamente tossici, viene filtrata e riutilizzata.
Si evita così di inquinare sempre nuova acqua e di accumularne quantità gigantesche. Così avevamo capito un po' tutti, ma le cose sono leggermente più complesse.
Infatti dopo diversi passaggi parte del liquido non può più essere filtrato, deve quindi essere eliminato e sostituito.
L'acqua di scarto, pur filtrata è ormai estremamente radioattiva e viene stipata in depositi.
Ma, fa notare TEPCO, se già il volume di questa acqua ha raggiunto migliaia di litri e sta saturando i depositi esistenti in loco, come si fa a conservarla tutta.
L'operazione di raffreddamento, ormai è certo durerà per decenni, nell'attesa che si sviluppino tecnologie oggi inesistenti per lo smantellamento totale.
In un certo senso, ormai si usa comunemente l'espressione "per sempre" nell'indicare la durata di questo raffreddamento perchè, non sarà davvero per sempre, ma sarà per un periodo lunghissimo.
L'acqua di scarto contaminata occuperà quindi un volume immenso, TEPCO ha letteralmente detto che non può costruire un numero illimitato di depositi intorno alla centrale.
Quindi la soluzione migliore e più logica, per loro, era alla fine di iniziare a scaricarla in mare. Ovviamente i rischi per la salute umana sarebbero stati minimi o nulli.
Non l'hanno pensata così i pescatori giapponesi, che alla notizia sono insorti ed alla fine hanno ottenuto di non compiere questa operazione.
Al posto verranno costruite nuove vasche di stoccaggio, fin quando ci sarà posto, poi si vedrà.
Ma a me sembra incredibile, che davanti ad una situazione simile, la comunità internazionale non si mobiliti con tutte le forze disponibili. Se non siamo uniti neanche davanti a questo possiamo alzare bandiera bianca.
giovedì 1 dicembre 2011
Fukushima: Esperti si interrogano sulla penetrazione del combustibile fuso. Vogliono capire se sarà sindrome cinese.
Post n°491 pubblicato il 30 Novembre 2011 da francesco1375
In sintesi, gli esperti che si occupano del disastro atomico giapponese, in questi giorni si stanno interrogando sul reale destino del combustibile fuso nei reattori.
Poichè purtroppo in almeno tre reattori il combustibile, come tutti sanno, si è liquefatto ed è colato sul fondo del contenitore primario.
Il problema è che questo magma possiede una temperatura enorme, capace di fondere qualsiasi materiale.
Sicuramente ha perforato la base dell'edificio in cui è contenuto.
Ma di quanti centimetri?
Secondo alcuni 20 o 30, secondo altri molti di più.
Il rischio gravissimo sarebbe se si venisse a creare la così detta "sindrome cinese".
Cioè, se la lava di combustibile penetrasse tutte le protezioni, inizierebbe a perforare il terreno provocando problemi sconosciuti ma enormi.
Ora, ci sono stati già alcuni casi di fusione totale del nucleo. Il più grave è stato Chernobyl.
Qui la lava è penetrata nei sotterranei, ma alla fine si è solidificata raffreddandosi almeno all'esterno. Quindi la perforazione si è formata spontaneamente.
Ma ogni caso è diverso.
Soprattutto, a Fukushima nessuno ha ancora potuto vedere il nucleo fuso.
Secondo alcuni esperti non è possibile che l'acqua usata per raffreddare il magma abbia avuto successo. In realtà secondo loro la temperatura misurata, inferiore ai cento gradi, non si riferirebbe al nucleo fuso, ma ad un punto del contenitore dove il materiale non c'è più essendo, questo, sprofondato più in basso.
Secondo altri la lava si sarebbe fusa col calcestruzzo e si sarebbe fermata dopo pochi centimetri e sarebbe tenuta sotto controllo grazie all'acqua che ne abbassa la temperatura.
Insomma, un dibattito molto acceso su un disastro immenso che purtroppo riguarda tutti noi e soprattutto il Giappone.
La mia opinione è che il nucleo fuso si fermi prima di raggiungere il terreno, mi baso sui dati storici, di fatto è sempre accaduto così. Non lo dico per sdrammatizzare, resta sempre un dramma gigantesco.
Ecco i link che ho trovato sull'argomento.
Con una premessa:
Io ritengo affidabili questi siti. Alcuni di loro sono stati tra i pochissimi a dire la verità sull'incidente nei primissimi giorni, quando la disinformazione era totale.
Altri neanche sono sfavorevoli al nucleare.
Poi valutate voi.
Per prima cosa il PDF divulgativo originale della TEPCO (è in giapponese ma ricco di illustrazioni)
http://www.tepco.co.jp/
http://blog.forumnucleare.it/sicurezza-2/
http://online.wsj.com/
http://robertsingleton.wordpress.com/
http://www.tio.ch/Estero/
http://enenews.com/ (notate in basso i disegni originali dei tecnici giapponesi)
http://ex-skf.blogspot.com/ (questo sito è sempre tra i più informati, l'autore conosce molto bene il giapponese ed ha fonti dirette nel sol levante)
http://enenews.com/newly-
http://enenews.com/ap-reveals-d
http://enformable.com/
http://www.washingtonpost.com/
mercoledì 23 novembre 2011
In Italia quasi due milioni di bambini poveri. E' una vergogna. Dopo vent'anni di riforme e di sacrifici imposti a tutti.
Post n°490 pubblicato il 18 Novembre 2011 da francesco1375
Sono 10 milioni 229 mila i minori in Italia: 1.876.000 vivono in povertà e il 18,6% in condizione di deprivazione materiale.
"Deprivazione materiale" significa che non possono nutrirsi, e vestirsi in modo adeguato.
Era facile intuirlo con milioni di genitori disoccupati.
Ma è Save The Children a diffondere questo dato drammatico alla vigilia della Giornata dell'Infanzia che si celebra il 20 novembre.
Il dato segna un drammatico aumento rispetto agli anni precedenti.
L'anno corso infatti erano 1.756.000.
Purtroppo questi risultati, non possono non sollevare dubbi sull'efficacia di venti anni di liberismo selvaggio, su vent'anni di politica nazionale ed internazionale.
E' importante rimarcarlo in questo momento in cui qualcuno potrebbe addossarsi colpe che hanno radici nel passato recente.
Perchè la crisi non ci sarebbe stata senza venti anni di scelte economiche scellerate in tutto il mondo.
E probabilmente non ci sarebbe stata senza i dieci anni di guerra (inutile) di Bush.
Obama, servendosi di pochi uomini dei servizi segreti, ha colpito Bin Laden. A che sono serviti dieci anni di guerra e di spregio dell'ONU.
E' giusto ricordare il passato.
Perchè poi le conseguenze alla fine sono queste.
Sono i milioni di bambini poveri anche nei paesi che un tempo erano ricchi in aggiunta ai milioni di milioni di bambini che continuano a morire di fame nei paesi poveri.
E' la miseria.
Io non sono indignato, sono scandalizzato da tutto quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni.
Anche della mancanza di memoria.
E i famosi "speculatori", le famose banche, che ora tutti criminalizzano. In realtà fanno quello che fanno grazie a leggi, e accordi internazionali che sono stati studiati, decisi e approvati negli anni passati.
Fanno quello che gli è stato detto di fare.
E queste sono le conseguenze.
E quelli stanno ancora a discutere della legge elettorale.
"Deprivazione materiale" significa che non possono nutrirsi, e vestirsi in modo adeguato.
Era facile intuirlo con milioni di genitori disoccupati.
Ma è Save The Children a diffondere questo dato drammatico alla vigilia della Giornata dell'Infanzia che si celebra il 20 novembre.
Il dato segna un drammatico aumento rispetto agli anni precedenti.
L'anno corso infatti erano 1.756.000.
Purtroppo questi risultati, non possono non sollevare dubbi sull'efficacia di venti anni di liberismo selvaggio, su vent'anni di politica nazionale ed internazionale.
E' importante rimarcarlo in questo momento in cui qualcuno potrebbe addossarsi colpe che hanno radici nel passato recente.
Perchè la crisi non ci sarebbe stata senza venti anni di scelte economiche scellerate in tutto il mondo.
E probabilmente non ci sarebbe stata senza i dieci anni di guerra (inutile) di Bush.
Obama, servendosi di pochi uomini dei servizi segreti, ha colpito Bin Laden. A che sono serviti dieci anni di guerra e di spregio dell'ONU.
E' giusto ricordare il passato.
Perchè poi le conseguenze alla fine sono queste.
Sono i milioni di bambini poveri anche nei paesi che un tempo erano ricchi in aggiunta ai milioni di milioni di bambini che continuano a morire di fame nei paesi poveri.
E' la miseria.
Io non sono indignato, sono scandalizzato da tutto quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni.
Anche della mancanza di memoria.
E i famosi "speculatori", le famose banche, che ora tutti criminalizzano. In realtà fanno quello che fanno grazie a leggi, e accordi internazionali che sono stati studiati, decisi e approvati negli anni passati.
Fanno quello che gli è stato detto di fare.
E queste sono le conseguenze.
E quelli stanno ancora a discutere della legge elettorale.
Si, quando ho scritto questo post avevo appena letto questi dati, e ero come sono molto colpito.
Non voglio cambiare una virgola , ma devo aggiungere che non voglio dire che la legge elettorale attuale non vada migliorata.
Solo che in questo contesto ha un'importanza marginale. Anche perchè sono vent'anni che se ne parla, mentre la storia cambia il mondo di minuto in minuto. E ci sono problemi di un'urgenza sconvolgente, come la povertà dilagante.
Indignados anche in Cina. Scioperi e proteste per bassi salari e licenziamenti.
Post n°489 pubblicato il 18 Novembre 2011 da francesco1375
In tutta la fascia industrializzata del Sud Est della Cina sono in corso scioperi a ripetizione che si protraggono da circa un anno.
Le proteste, talvolta molto accese, sono organizzate soprattutto dalla fascia più giovane degli operai.
Costoro pare si siano stufati delle pesantissime condizioni di lavoro cui sono sottoposti per consentire al paese asiatico di fare incetta di capitali esteri.
Capitali che evidentemente non finiscono nelle loro tasche dato che un'altra fonte di mal contento sono i salari bassissimi.
Non è escluso però che la protesta non abbia anche radici più profonde, che affondino cioè nel desiderio di democrazia.
Alle proteste degli operai si stanno ora aggiungendo quelle di altre categorie: la scorsa primavera i camionisti hanno bloccato per tre giorni Shanghai, ed i tassisti nella provincia centrale dell'Henan.
L'ultima grande protesta si è svolta nel Guangdong in una grande fabbrica di scarpe di proprietà Taiwanese e che lavora per importanti marchi sportivi stranieri.
La fabbrica è in fase di ristrutturazione aziendale per abbassare ulteriormente i costi di produzione, al che gli operai si sono decisi a scendere in piazza.
Alla manifestazione hanno partecipato 7000 degli 8000 dipendenti.
Insomma, anche la tanto decantata Repubblica Popolare Cinese, tanto amata dai fanatici della globalizzazione, non sembra trarre grandi benefici reali da dieci anni di mercato selvaggio. Almeno per quanto riguarda la popolazione.
mercoledì 16 novembre 2011
Iodio radioattivo sull'Europa: Anche la Francia è contaminata dalla nube misteriosa. L' 'Eliseo vuole il colpevole.
Post n°488 pubblicato il 15 Novembre 2011 da francesco1375
Anche la Francia scopre di essere stata investita dalla misteriosa nube di Iodio 131.L'elemento radioattivo che, in dosi massicce si fissa nella tiroide con effetti cancerogeni, é stato riscontrato in numerosi paesi dell'Europa centrale.
In tutti i paesi interessati dal fenomeno, compresa la Francia, le quantità rilevate non sono assolutamente dannose per la salute.
Mappa dei paesi che hanno dichiarato la presenza di iodio-131 nella loro atmosfera.
Tuttavia l'Eliseo è intenzionato ad andare fino in fondo nelle ricerche e a scoprire il responsabile di questa contaminazione.Secondo le autorità francesi, il fatto che la quantità di materiale in atmosfera sia minima, non sminuisce la gravità dell'accaduto.
Se da qualche parte è avvenuta una fuga radioattiva, questa doveva essere segnalata agl'organi competenti internazionali, invece è stata tenuta segreta.
Inoltre, fanno osservare giustamente i francesi, sul luogo del rilascio la situazione potrebbe essere molto pericolosa e si deve sapere dove è questo luogo per un'eventuale bonifica.
La Francia è anche il primo paese a parlare esplicitamente di un rilascio da parte di una centrale nucleare.
Che potrebbe essere per la produzione di elettricità oppure di ricerca. Comunque un reattore nucleare potrebbe avere avuto un guasto.
Fino ad adesso tutti avevano ipotizzato soprattutto una fuga da industrie farmaceutiche e strutture ospedaliere.
Per la Francia invece è del tutto plausibile la possibilità di un guasto (lieve) ad un reattore nucleare oltre confine.
Altre ipotesi sono appunto la fuga da un impianto industriale farmaceutico oppure, meno probabilmente, il prodotto di rifiuti tossici.
Esclusa totalmente anche dal Paese d'Oltralpe la relazione tra questo evento e Fukushima: La vita dell'elemento è troppo breve (subito dopo l'incidente particelle radioattive provenienti dal Giappone raggiunsero l'Europa, ma ormai sono decadute).
I Francesi comunque hanno deciso di prendere molto sul serio questo evento: stanno studiando la direzione dei venti e invitando formalmente i paesi coinvolti ad unirsi negli sforzi volti a trovare la zona della fuga radiologica.
Secondo loro il luogo si trova nell'Europa Centrale o poco oltre.
Riferimenti
http://www.lexpress.fr/actualites
http://www.franceinfo.fr/
Leggi anche l'articolo precedente:
Pericolo nucleare: Sull'Europa piove polvere radioattiva (non pericolosa) di origine ignota.
Mappa dei paesi che hanno dichiarato la presenza di iodio-131 nella loro atmosfera. (al 15 novembre 2011)
Map of the countries that have declared the presence of iodine-131 in their atmosphere. (November 15, 2011)
Aggiornamento 16 Novembre:
Vorrei esprimere alcune considerazioni e analisi su questa vicenda. D'altra parte il blog è mio...
Tutte le volte che c'è stato un incidente nucleare grave, l'informazione è stata minima. E' questo che mi inquieta particolarmente. Perchè il livello di informazione su questa nube è così basso che potrebbe sembrare censura.
Questa nube non è pericolosa per la salute, Ok.
Ma il problema non è questo, come giustamente fanno notare i francesi. Il problema è che si tratta di un indizio di un incidente nucleare grave o meno non dichiarato.
Se ci fosse sempre stata trasparenza sui disastri nucleari noi cittadini non ci preoccuperemmo.
Ma questi sono sempre stati nascosti fino all'ultimo momento, e le conseguenze sempre minimizzate.
Prendiamo Chernobyl e Fukushima, i due disastri maggiori.
Chernobyl iniziò proprio così: ad un tratto si venne a sapere che alcune stazioni di rilevamento dell'europa centrale avevano rilevato della radioattività. Poi per diverse settimane non si sapeva la causa. Alla fine si venne a sapere che era saltata la centrale, ma dopo moltissimi giorni. Fu detto di stare in casa, di non mangiare l'insalata, di non alzare polvere... Poi, dopo pochi giorni era tutto OK, le radiazioni sono minime ragazzi, se non siete stati seduti sul reattore al momento dello scoppio potete stare tranquilli.
Fukushima: Avviene il disatroso tsunami. Una centrale inpazzisce. Cosa viene detto? E' quasi tutto sotto controllo. Poi la centrale esplode in diretta. Allora si, il problema c'è, ma alla fine le radiazioni sono minime. Ma tutto sta tornando sotto controllo.
Poi più nulla sui media ufficiali. Dopo più di un mese, ci dicono la verità: si sono fusi completamente tre reattori.
Tornando più indietro nel tempo, stessa metodologia: Per provare le bombe atomiche, vengono fatti saltare in quasi venti anni oltre trecento ordigni nucleari in atmosfera. Anche li, nessun pericolo: i test nucleari avvengono in zone deserte. Poi si scopre che metà Stati Uniti sono contaminati e che il vino di quei periodi nalizzato è fortemente radioattivo. Contestualmente milioni di persone del mondo si ammalano, le malattie radiologiche si impennano ovunque per poi calare misteriosamente dopo la sospensione dei test. Ma ovviamente è una coincidenza.
Per questi precedenti, io finchè non so cosa è accaduto non sono del tutto tranquillo, nonostante la bassissima dose di Iodio 131 in aria. E' comunque un prodotto di fissione che non dovrebbe esserci senza un incidente.
E perchè in Italia non si sa se questa nube è assente? E' presente in tanti paesi confinanti. Altri stati hanno analizzato l'aria e hanno constatato di non essere stati investiti. Anche da noi l'aria viene costantemente monitorata. Perchè non ci dicono che non è stato rilevato nulla di anomalo?
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE 17 Novembre 2011
Forse è stata scoperta la fonte delle tracce di iodio radioattivo rilevate in molti paesi europei. Ma il mistero continua.
L'ungheria ha fatto sapere che una fabbrica di radio-isotopi ha avuto una perdita molto prolungata, cioè tra l'8 settembre ed il 16 di novembre.
Sono in corso gli accertamenti per chiarire il motivo dell'accaduto. Nel frattempo la ditta ha cessato temporaneamente le attività.
Però le stesse fonti ungheresi ritengono improbabile che la contaminazione possa essere stata rilevata in luoghi così lontani dalla fonte.
Tuttavia, vista la relazione causa-effetto, in realtà sembra davvero porobabile che la causa fosse quella. Se invece le future ricerche dimostreranno l'impossibilità di una contaminazione così ampia, allora purtroppo ci sarebbe stata una seconda fuga. (Ricordiamo che per l'AIEA e per tutte le fonti disponibili, questa nube molto flebile non è dannosa per la salute).
http://my.news.yahoo.com/
lunedì 14 novembre 2011
Pericolo nucleare: Sull'Europa piove polvere radioattiva (non pericolosa) di origine ignota.
Post n°487 pubblicato il 13 Novembre 2011 da francesco1375
Un misterioso pulviscolo radioattivo è caduto su numerosi paesi europei.Pur non essendo quantitativamente pericoloso per la salute, ha messo ovviamente in allarme i paesi coinvolti ed anche l'AIEA che si è detta "un po' preoccupata" perchè ignora la provenienza della contaminazione.
La polvere contiene iodio 131, un elemento tipicamente rilasciato durante un incidente nucleare grave, ma insieme ad altri elementi ben più pericolosi che invece non sono presenti.
Lo iodio 131 ha un tempo di dimezzamento di soli 8 giorni, quindi ha una durata molto breve.
Ripetiamo che la quantità è minima e rilevata solo da sofisticatissimi strumenti di misurazione, quindi non c'è alcun rischio per la salute.
Sembra non provenire da Fukushima. Le analisi lo escludono. Ed inoltre, avendo un tempo di dimezzamento di soli 8 giorni, ormai si sarebbe dissolto. Altresì questa breve durata, indica che la polvere continua ad affluire.
I paesi coinvolti sono: Germania, Svezia, Austria, Ungheria, repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia, Danimarca.
Secondo alcuni la sostanza starebbe tuttora continuando ad arrivare, ma appunto non si sa da dove.
In Polonia qualcuno aveva ipotizzato venisse dal Pakistan dove si è verificato un incidente non garvissimo nel trattamento dell'acqua pesante a Kanupp. Ma le autorità pakistane si sono affrettate a smentire seccamente. Il recentissimo incidente al loro impianto non può in alcun modo avere prodotto iodio 131, e gli esperti confermano.
In Polonia la contaminazione era stata riscontrata già ad Ottobre.
L'ipotesi più probabile è che lo iodio sfugga da qualche impianto industriale europeo che tratta materiale radioattivo.
fonti
http://www.iaea.org/newscenter/ (Sito ufficiale AIEA, comunicato ufficiale)
http://www.stockholmnews.com/
http://enenews.com/
Aggiornamento 14 novembre
La Croazia ha eseguito analisi atmosferiche a seguito delle tracce radioattive rilevate nell'Europa Centrale. Nel paese balcanico tuttavia non è stato rivelato nulla di anomalo. Lo comunica il governo croato che esegue costantemente ricerche di questo tipo in due siti: Sveti Kriz (nord) e Batina (est).
http://www.croatiantimes.com/news/
Aggiornamento 14 novembre 2
Anche la Slovenia, in una nota ufficiale, smentisce la presenza di concentrazioni anomale di Iodio 131. Precisando che misurazioni in tal senso sono eseguite costantemente così come in tutti gli altri paesi dell'UE, smentisce le voci circolate nei giorni scorsi su di un possibile coinvolgimento del suo territorio nella vicenda delle anomalie radiologiche.
http://www.ursjv.gov.si/
(una piccola divagazione personale: ma in Italia? Così, tanto per sapere...)
Aggiornamento 14 novembre 3
Siti correlati
http://europeancitizen.org
http://www.bbc.co.uk/
http://www.decodedscience.com/
venerdì 11 novembre 2011
Cyberguerra: Usa e Europa hanno svolto esercitazioni congiunte di guerra elettronica.
Post n°485 pubblicato il 05 Novembre 2011 da francesco1375
All'evento hanno partecipato i maggiori esperti di telematica appartenenti alle forze dei paesi che si trovano sulle due sponde dell'Atlantico.
Sono stati simulati attacchi a sistemi di protezione di dati sensibili, centrali elettriche, trasporti ecc. Insomma, a tutto quello che ragionevolmente potrebbe essere attaccato tramite internet o tramite altre reti telematiche.
Ovviamente segreti sia i dettagli delle modalità di attacco che, soprattutto, quelle di difesa.
Passando dallo stato di ipotesi a quella di realtà quotidiana, la guerra elettronica è ormai al centro dell'interesse di tutte le forze di difesa mondiali.
Ormai gli attacchi non si contano più. E la paternità delle azioni resta sempre misteriosa.
Sapiens italiano retrodata l'arrivo dell'uomo in Europa di molti millenni.
Post n°484 pubblicato il 03 Novembre 2011 da francesco1375
I resti più antichi di homo sapiens ritrovati in Europa provengono dall' Italia?
L’Homo Sapiens (la nostra specie) è originario del continente africano. Solo in seguito si diffuse in quello Euroasiatico.
Ma quando è avvenuta questa migrazione?
Fino ad oggi i resti più antichi appartenevano ad un uomo vissuto in Romania circa 45.000 anni fa’.
Ora, tredici enti di ricerca, tra cui l’Università di Pisa e di Siena, hanno esaminato due nuovi reperti: Una mascella di sapiens ritrovata a Devon in Gran Bretagna e due dentini da latte ritrovati nella Grotta del Cavallo, in Puglia.
Si è così scoperto che il reperto inglese ha tra i 41.500 ed i 44.200 anni.
Mentre quelli italiani appartengono ad una data compresa tra i 43.000 ed i 45.000 anni fa, risultando essere tra i più antichi scoperti fin ora nel vecchio continente.
Ora, come si vede, l’assunto che il più antico uomo sapiens fosse italiano è un po’ “tirato per i capelli”.
Infatti, se il ritrovamento inglese è un po’ più recente di quello rumeno (2.000 anni sono insignificanti in archi temporali così lunghi), quello italiano è praticamente contemporaneo.
La scoperta di questi giorni retrodata l’arrivo dell’homo sapiens in Europa per un altro motivo.
Dimostra infatti che al tempo del reperto Rumeno (45.000 anni fa circa) l’homo sapiens era molto più diffuso di quanto si pensasse. Infatti il suo “regno” si estendeva dall’Italia, alla Gran Bretagna, alla Romania.
Insomma, era diffusissimo in ogni parte del continente. Non solo in un’area ristretta come si poteva ipotizzare con il solo ritrovamento della rumeno.
Quindi se era così diffuso, era giunto in Europa molto prima di 45.000 anni fa.
Ecco perché la scoperta retrodata le attuali cognizioni.
Cyberguerra: Attacco a Palestina. Fuori uso telefono e internet in tutto il paese. Ignota l'origine dell'attacco.
Post n°483 pubblicato il 01 Novembre 2011 da francesco1375
Quella che forse potremmo definire come la guerra più segreta di tutti i tempi.
E' di pochi giorni fa la notizia di un virus misterioso che aveva aggredito i droni USA e alcune basi americane.
(Vedi anche: Cyberguerra: Droni USA infetti e attacchi a catena tra potenze.)
Era solo l'ultimo di una serie di attacchi, altamente sofisticati, sferrati in ogni parte del mondo.
Oggi un'altra clamorosa aggressione, stavolta contro i territori dell'Autorità Nazionale Palestinese.
L'attacco, ancora in corso mentre scriviamo, proviene da vari punti del pianeta.
Ma questo non stupisce, è una tattica comune a tutti gli attacchi informatici. Infatti l'aggressore si serve di un gran numero di server di cui ha preso parzialmente il controllo, ovviamente questi sono ovunque tranne che nel luogo di residenza. In questo modo riesce a nascondersi.
La cosa che stupisce è l'impatto di questo attacco che ha bloccato internet e telefonia.
Questo certo è anche dovuto probabilmente allo scarso numero di server da attaccare nel piccolo paese mediorientale, tuttavia chi ha sferrato l'attacco ha approfittato della situazione per creare il massimo danno possibile.
Non si sa chi sia l'autore di questo gesto, ma come nei casi precedenti sembra del tutto improbabile il gesto di uno o più pirati informatici.
La complessità di questi attacchi indicano sempre che si tratta di attacchi militari di qualche paese.
Un movente potrebbe essere il recentissimo riconoscimento della Palestina da parte dell'OSCE, osteggiato da molte potenze.
Tuttavia il condizionale è d'obbligo, potrebbe trattarsi di un depistaggio o di un modo per addossare la colpa a chi non c'entra.
Su questa guerra regna il mistero, probabilmente vi prendono parte moltissimi stati.
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