Fukushima sta dimostrando una cosa che davvero mi preoccupa.
Quello che sta emergendo è che non si è in grado di rispondere ad un'emergenza come quella che si è verificata.
Se vediamo gli interventi messi in campo, ci si rende conto che siamo di fronte ad una serie di misure tampone successive, scoordinate tra loro e cadenzate solo dai risvolti contingenti della crisi. Mentre non si prospetta alcuna soluzione di medio periodo.
Tutte le proposte avanzate sono naufragate, e a ben vedere erano irrealistiche. E' il caso ad esempio del piano di raffreddare i reattori costruendo un nuovo sistema idraulico. Questo provvedimento avrebbe dovuto mantenere il nucleo a temperatura accettabile per alcuni decenni, fin tanto che, a decadimento esaurito, sarebbe stato possibile rimuovere i materiali. Questa soluzione è stata presentata come quella su cui si stava lavorando. Poi, Tepco ha detto di avere inviato alcuni tecnici all'interno del reattore 1, e che questi avrebbero constatato la fusione del nocciolo e quindi l'impossibilità di questa misura. Ma poi si è saputo che la fusione del nocciolo era nota fin dai primi giorni a Tepco, all'AIEA, al governo di Tokio e a tutti gli esperti del settore. Fin dai primi giorni dell'incidente. Allora, questo progetto di raffreddamento che è impossibile con il nocciolo fuso, era evidentemente non praticabile fin dai primi giorni. E quindi per più di due mesi è stata presentata una soluzione che si sapeva essere irrealizzabile, mentre non è stata trovata alcuna soluzione alternativa.
E' anche del tutto evidente che non si vuole, o non si può, fare un sarcofago come quello di Chernobyl (probabilmente per mancanza di manodopera disponibile e di capitali).
E' anche evidente che non c'è nessun grande piano internazionale di intervento, per cui Giappone e Tepco sono praticamente gli unici ad occuparsene. Anche l'AIEA è andata a vedere, e poi? Ovviamente non possono fare nulla...
Era stato proposto alla fine di coprire i reattori con un tendone. Soluzione che pare del tutto insufficiente a contenere un triplo meltdown. Comunque anche questo progetto è stato accantonato, quando è stato fatto notare che sarebbe bastato un po' di vento a spazzare via questo telone.
Così all'arrivo delle prime piogge abbondanti i vani scoperchiati della centrale si sono ulteriormente allagati aumentando le tonnellate di acqua radioattiva. E insomma, avanti così'... finchè c'è vita c'è speranza.
Nessun commento:
Posta un commento