domenica 19 giugno 2011

Fukushima: Inabitabile area 17 volte più grande di Manhattan. Gli italiani erano preoccupati senza informazioni. Perchè?

Fukushima: Inabitabile area 17 volte più grande di Manhattan. Gli italiani erano preoccupati senza informazioni. Perchè?

Post n°457 pubblicato il 16 Giugno 2011 da francesco1375
Nonostante il ben noto black aut mediatico, non soltanto italiano ma mondiale, gli italiani si sono recati in massa alle urne, imponendo col loro voto schiacciante (ben oltre il 90%), che nel loro paese non vengano edificate centrali.
Eppure molti osservatori favorevoli al nucleare hanno fatto risalire il motivo del voto ad una immotivata paura generata da Fukushima.
Strano dicevano, eppure l'incidente non è tanto grave. Non se ne parla quasi in televisione e sui giornali. E poi a difendersi dalle radiazioni basta un po' di vino rosso, e l'Italia è il principale produttore di questa bevanda.
Per quanto incredibile questa osservazione è stata diffusa con ogni mezzo.
Basta una breve ricerca su internet per ritrovare in migliaia di siti questa preziosa indicazione.
Alla televisione, qualsiasi rete, informazioni scarsissime. Nessuno speciale, nessun dibattito che non sfumasse nella solita stantia contrapposizione politica del giorno. Pochissimi esperti ad illustrare l'incidente.
Dopo tre giorni, chi non cercava e ricercava su internet, poteva benissimo pensare (e conosco persone che davvero lo pensavano) fosse tutto risolto.
Eppure la gente si è resa conto che in Giappone stava accadendo qualcosa di spaventoso, di epocale.
Probabilmente, gli italiani hanno fatto due più due.
Si sono detti: se tre reattori nucleari sono esplosi (eppure tutti avevano assicurato che le centrali non esplodono come le bombe atomiche), teoricamente se ne dovrebbe parlare.
Se non ne parlano, evidentemente non hanno il coraggio di farlo.
Quindi la situazione è davvero grave.
E' come se uno ti dice: "sai, mi si è incendiata la casa, ed io abito vicino a casa tua" e tu gli chiedi:"ma l'incendio è stato domato? Ci sono vittime?"
E quello, invece di risponderti si volta dall'altra parte.
Logicamente capisci che la situazione è gravissima.
Anche se quello sta zitto come una mummia.
Pensi: non ha il coraggio di parlare, oppure è sotto shock.
Poi guardi da lontano e vedi le fiamme lambire la tua casa. E ti volti e vedi l'amico di prima serenamente seduto al bar dici: "No, questo è un incubo".
Ecco deve essere andata un po' così.
C'è stata, nonostante il silenzio (mondiale non solo italiano), la percezione che fosse accaduto qualcosa di immensamente grave.
Ed era una percezione corretta.
Infatti oggi, uno dei maggiori esperti mondiali del Nucleare civile ha sciorinato le sue osservazioni che non fanno che sostenerci nell'idea che Fukushima sia il principale argomento di cui i media dovrebbero occuparsi, almeno ora che non c'è più la scusa del referendum.
Arnold Gundersen, ha trentanove anni di esperienza nel nucleare civile, ed ha ricoperto ruoli di grandissima responsabilità in 70 centrali nucleari americane.
Gundersen, non è certo animato da ostilità preconcetta verso il nucleare. Non è un comunista, ne' un no-global e nemmeno un indigados spagnolo. Inoltre non poteva votare al referendum non essendo cittadino italiano e, se avesse potuto avrebbe, probabilmente votato NO o si sarebbe astenuto.
Eppure la sua valutazione, ricca di dettagli, è molto netta:
"Fukushima è la più grande catastrofe industriale della storia dell'umanità"
E perchè?
Perchè, "Fukushima ha tre reattori nucleari a vista e quattro core di carburante esposti".
Secondo lui, quindi, questo materiale corrisponde a venti (20) noccioli fusi esposti. Praticamente, per chi non lo avesse capito, l'equivalente di ben VENTI CHERNOBYL.
Scendendo nei dettagli, non ci sono mezzi per raffreddare sufficientemente questo materiale radioattivo che è praticamente all'aria aperta.
Lo spruzzare tonnellate di acqua sul carburante fuso esposto, (che genera calore proprio e quindi comunque non si raffredda), sta spargendo per l'atmosfera terrestre il materiale radioattivo che resta imprigionato nel vapore.
E questa non è cosa buona, no no no.
Si perchè quella storia del vino rosso, alla fine era una bischerata sapete?
In più come è noto si accumulano tonnellate di acqua radioattiva. Meno noto è che quest'acqua dovrà continuare ad accumularsi per venti o cinquant'anni.
Allora lo studioso si chiede, giustamente preoccupato, dove sarà messa questa acqua velenosa che uccide un uomo in pochi minuti.
Bè, io non vorrei che si buttasse in mare. Perchè se anche l'inquinamento potrebbe restare localizzato, il problema è che i pesci nuotano e potrebbero andare da un'altra parte.
Poi la rivelazione peggiore: Aree con radioattività tale da avere generato la zona di nessuno, a Chernobyl, in Giappone sono molto ma molto più ampie di quelle prodotte dalla centrale sovietica.
Tradotto, questo significa che attualmente le aree inabitabili in Giappone sono molto più grandi dell'area inabitabile di Chernobyl e Pripyat (la città fantasma).
E siccome queste nuove gigantesche aree contaminate sono emerse solo ultimamente, significa che migliaia di giapponesi ci sono rimasti per tre mesi.
In effetti, poco dopo l'incidente, l'AIEA aveva raccomandato di estendere la zona di evacuazione ad almeno 80 Km dalla centrale, ma era rimasta inascoltata a causa della difficoltà di evacuare circa un milione di persone.
Ora ovviamente i giapponesi sono arrabbiatissimi, perchè molti di loro non sapevano di sta1297438381259
Cookie: blogger_Tta, ed anzi, politici giapponesi avevano invitato a mangiare verdura delle zone limitrofe al reattore sostenendo che fosse sicura. Ora anche molti politici locali invitati al banchetto, sono preoccupati e si domandano se non sarebbe stato educato avvisarli del fatto che i nuclei dei reattori si erano fusi attraverso il contenimento.

Tornando a Gundersen: egli sostiene che è impossibile bonificare aree così vaste, che quindi resteranno inabitabili per l'uomo. E come prova porta il fatto che a Chernobyl, trenta anni dopo, queste aree sono ancora contaminate.
Un bel problema per un paese che ha una densità di popolazione enorme e il doppio di abitanti dell'Italia su una superficie simile alla nostra.
Si ma probabilmente non fa notizia.
Alcuni studiosi hanno fatto notare che l'area inabitabile è grande venti volte Manhattan.
Si ma probabilmente non fa notizia.
In America invece cresce la preoccupazione nel mondo accademico:
L'epidemiologo Joseph Mangano, insieme a Janette Sherman, hanno pubblicato un saggio, (sicuramente esagerato e allarmista certo) nel quale espongono uno studio.
Nelle città di San Jose, Berkeley, San Francisco, Sacramento, Santa Cruz, Portland, Seattle, e Boise, situate nel Nord Ovest del paese ed investite dalla nube dell'esplosione di Fukushima, il tasso di mortalità infantile, secondo loro, è salito fino al 35 % nelle dieci settimane successive al disastro.
Secondo loro forse tra le due cose c'è una relazione.
E' noto, a chi si è districato nell'inattendibile informazione telematica, che il livello di radiazioni rilasciato nei primi giorni dell'incidente, era molto ma molto più alto di quello comunicato alla popolazione. Ci sono le mille scuse ufficiali del governo nipponico su questo piccolo errore di comunicazione, quindi la cosa è assodata.
Nuovi rapporti dicono che nella prima settimana dopo il disastro, venne rilasciata la stessa quantità di radioattività dei primi ottanta giorni.
Quindi una quantità gigantesca e concentrata, molto più dannosa per la salute di quanto non fosse stato comunicato alla popolazione e al mondo.
Continuamente, secondo le nuove rivelazioni, cadono sul Giappone particelle provenienti dal combustibile in fusione.
Queste sono altamente cancerogene. Di questo fatto, i ricercatori, si sono resi conto esaminando i filtri delle auto e dell'aria condizionata che, fino a Tokio, in pochi giorni vengono contaminati.
Secondo Gundersen, in America si stanno esaminando gli stessi filtri, per sapere con tempestività se la radioattività sta ancora arrivando dal Giappone.
Allora, se siete interessati a tutti questi catastrofistici dettagli, vi consiglio di leggere questo articolo di Aljazeera, che come tutti sanno è una testata giornalistica seria, degli Emirati Arabi Uniti, che esordì con un'informazione puntuale e costante durante la Guerra del Golfo. Poi se fidarvi o no è una vostra valutazione.
http://english.aljazeera.net/
A me sembra che questo articolo sia attendibile. Però valutate voi.
Sicuramente è molto corposo e da questo ho tratto tutte le informazioni per scrivere questo post.
Ma l'articolo di Aljazeera (in inglese) è ovviamente completamente diverso, io ho solo tratto le informazioni.
In questo articolo segnalo una osservazione importante:
Negli anni '50 gli scienziati giapponesi si erano opposti al programma atomico nel loro paese.
Secondo loro infatti la tecnologia nucleare non era abbastanza sviluppata per essere applicata con sicurezza.
Ma il governo ignorò questo suggerimento e riempì uno dei paesi più sismici e densamente popolati del mondo di reattori concepiti in America, dove era più facile trovare zone non sismiche e grandi aree poco popolate dove sistemarli.

Incidente nucleare in Stati Uniti , Nebraska. Situazione sotto controllo. Quarto incidente grave in quattro mesi.

Incidente nucleare in Stati Uniti , Nebraska. Situazione sotto controllo. Quarto incidente grave in quattro mesi.

Post n°456 pubblicato il 15 Giugno 2011 da francesco1375
Attenzione.
Purtroppo un'altro incidente nucleare (alle piscine del combustibile esaurito). Fortunatamente ora situazione sotto controllo.
Località: Nebraska USA.
Nome: Fort Calhoun
Tipo centrale: Acqua pressurizzata.
Anno attivazione: 1973
Situazione prima di incidente: stato massima allerta causa esondazione Missouri. Reattore disattivato per sostituzione barre di uranio. Reattore carico ma spento.
Causa incidente: Incendio elettrico(domato) a seguito inondazione fluviale, danneggiata piscina combustibile esaurito.
Gravità incidente: Attualmente livello 4. Limitato all'impianto, grave al suo interno.
Altro: Interdetto lo spazio aereo sopra centrale. Sacchi di sabbia intorno a centrale non evitano inondazione. Ripristinato in due ore sistema raffreddamento. Rischio limitato a fuga acqua contaminata. Ripristinato sistema.
Quarto incidente nucleare in 4 mesi dopo Giappone, Egitto e Canada.
Data evento:
6 Giugno inondata dal fiume Missouri.
8 Giugno: viene comunicato incendio, fuori uso raffreddamento combustibile esaurito.
15 Giugno: Impianto ripristinato e situazione sotto controllo.
15 Giugno: Interdetto volo sopra centrale.
15 Giugno: Inizia inchiesta su accaduto.
Riferimenti, link (solo stampa estera):
http://hawaiinewsdaily.com/2011/06/
http://online.wsj.com/article
http://www.scientificamerican.com/
http://www.nirs.org/reactorwatch/
Curiosità: Nel 2007 venne sostituito un trasformatore di emergenza della centrale.
Il trasformatore venne prodotto in Austria. Pesava ben 400 tonnellate e costava 6.000.000 di $.
Percorse migliaia di km fino agli Stati Uniti. Poi con una chiatta fu trasportato lungo il Missouri, fino alla centrale. L'ultimo tratto doveva avvenire su di un camion speciale.
Giunto a pochi metri dal reattore, la rottura del rimorchio fece cadere il costosissimo trasformatore. Non fu possibile ripararlo e la ditta produttrice si vide costretta per contratto a fornirne un'altro identico.
Ecco la sequenza fotografica dell'incidente.
http://message.snopes.com/
Tra il 2006 ed il 2007, arrivarono alla centrale centinaia di tonnellate di nuovi componenti, tutti trasportati fino alla centrale su chiatte che percorrevano il fiume Missori. Questi servivano ad un aggiornamento fondamentale per prorogare la vita del reattore per altri 20-30 anni dopo il limite stabilito.
Il costo dell'aggiornamento fu di 350 milioni di dollari. Un costo molto inferiore rispetto allo smantellamento del vecchio impianto e alla costruzione di una nuova centrale.
Molto interessante il fatto che i vecchi componenti "made in USA" furono sostituiti con i nuovi prodotti in Giappone.
Questo perchè, gli Stati Uniti d'America, non sono più in grado di produrre la componentistica. Infatti dagli anni '70 non si fanno più centrali nucleari nuove in America, e negli ultimi anni, la delocalizzazione dell'industria alla ricerca di mano d'opera a basso costo, ha desertificato il panorama industriale nord-americano.
Le centrali nucleari, concepite all'inizio della guerra fredda, sono funzionali alla precarietà propria del sistema economico attuale?
Se i componenti costano milioni di Euro, e vengono prodotti in un paese diverso da quello dalla centrale, non producono una fuga ingente di capitali dal paese dove ha sede il reattore? Se si, che ricaduta occupazionale ha su chi vive accanto alla centrale, quella di fornire precari per la sostituzione delle barre? Oppure si limita la pagamento della bolletta. Si lo so, sono divagazioni.
Aggiornamenti 17 giugno
foto della centrale americana sommersa dal Missouri
http://www.omaha.com/
L'inondazione è avvenuta dopo che alcune dighe a monte sono state aperte dall'esercito per il loro carico eccessivo. A monte del fiume, scioglimeto delle nevi e piogge avevano innalzato troppo il livello dei bacini.
L'inondazione dell'impianto è ancora in corso dopo molti giorni, ma viene comunicato che l'impianto resiste, nonostante l'incendio dei giorni scorsi.
Interessante, anche se da valutare, questo articolo:
http://dcoda.amplify.com/2

sabato 11 giugno 2011

Incidente nucleare in Egitto. Niente fughe, ma paura per reattori in terzo mondo.

Incidente nucleare in Egitto.
Un incidente, per fortuna sembra piuttosto limitato, è avvenuto in un reattore nucleare egiziano.
Le notizie sono pochissime, ma si sa che l'incidente deve essere avvenuto il 3 giugno. 
Infatti il primo sito a darne notizia (CNN) http://ireport.cnn.com, pubblica l'articolo il 4 e sembra l'incidente sia avvenuto il giorno prima. 
Perchè è importante: faccio notare che sarebbe il terzo incidente in quatto mesi ad essere avvenuto di Venerdì. Infatti la crisi di Fukushima è iniziata l'11 marzo (venerdì) e sempre di venerdì, il 18 marzo, la centrale canadese di Pikering ha versato nell'Ontario ben 73mila litri di acqua "lievemente" radioattiva, a causa di una "guarnizione difettosa" http://magazine.ciaopeople.com.
A me sembra strano questo ricorrere di un  giorno preciso in una sequenza ravvicinata di eventi rari, comunque sarà una coincidenza.
L'incidente in Egitto è ovviamente preoccupante perchè avviene a due passi da casa nostra, ma appunto non sarebbe grave, a livello tre della famosa scala dei disastri atomici.
Una pompa del liquido di raffreddamento sarebbe esplosa con una perdita parziale di liquido di raffreddamento, senza tuttavia compromettere il reattore.
A seguito dell'esplosione (poi sarà da capire perchè esplode una pompa, non mi sembra normale), una quantità consistente di acqua radioattiva è finita nell'ambiente circostante. Se il livello è tre non dovrebbe ora essere uscita dall'impianto.
Il reattore Anshas, sul delta del Nilo, è stato al centro di oscure vicende.
Proprio l'altro ieri Weeki Leaks aveva rivelato un presunto piano USA per fare pressione sull'Egitto a causa di un rapporto dell'AIEA che aveva individuato particelle di uranio altamente arricchito in questo impianto che è sperimentale (non immetteva corrente nella rete nazionale) e risale agli anni '60. Questo plutonio poteva infatti far nascere il sospetto che l'Egitto stesse lavorando in segreto all'atomica. http://www.almasryalyoum.com
Ma ben prima, l'anno scorso, il direttore dell'impianto insieme al direttore della manutenzione, appena eletti, si erano subito dimessi denunciando una serie di irregolarità nella sicurezza, accusando addirittura un funzionario di avere rubato apparecchiature vitali del reattore senza che l'agenzia atomica nazionale fosse intervenuta adeguatamente.
e
Il reattore era stato riattivato dopo una lunga interruzione ma non aveva avuto il permesso delle autorità internazionali per ripartire.
Questo aveva molto contrariato l'agenzia nucleare egiziana, già irritata dalle rivelazioni e dalle dimissioni del direttore dell'impianto, atteggiamento che aveva sempre contrastato e contestato (sbagliandosi evidentemente).
Infatti, anche se era a fine servizio e andava dismesso (probabilmente per la ben nota facilità ed economicità di una decommissione nucleare) per la centrale era in fase avanzata uno studio di potenziamento, al fine di usarla per produrre elettricità da immettere nella rete nazionale. https://www.arabfinance.com
Lo studio era condotto da ditte estere, soprattutto russe che tra l'altro stavano riesaminando tutto il progetto (che era solo sulla carta) per migliorarlo e la trattativa era poi ad un vicolo cieco per motivi relativi ai costi.
L'Egitto ha però deciso di riattivare il vecchio reattore così com'era, ignorando il divieto dell'AIEA che non lo riteneva sicuro. Si arriva così all'incidente.
Ieri, 11 giugno, il governo militare provvisorio ha rassicurato la comunità internazionale: niente fughe sul delta del Nilo. L'articolo sul sito governativo.
E' importante notare che, l'attuale governo provvisorio, ha ereditato la precaria condizione dell'impianto di Anshas dal precedente governo Mubarach.
Il vecchio regime, aveva edificato il reattore negl'anni '60 nell'ambito di un ambizioso programma nucleare poi fallito.
Il reattore sperimentale di Anshas era l'unico mediocre risultato del faraonico progetto.
Con gli anni quasta struttura era diventata una risorsa del tutto teorica ed un peso economico enorme per un paese povero come l'Egitto (dove la maggior parte della popolazione vive molto al di sotto della soglia di povertà).
Quindi aveva trascurato la manutenzione, decimato la manodopera qualificata e gli organi di controllo della centrale non furono adeguatamente controllati.
Per miracolo sembra proprio che non ci siano state fughe, ma l'incidente egiziano è gravissimo perchè pone ulteriori interrogativi alla comunità mondiale sulla possibilità di gestire centrali nei paesi in via di sviluppo. 
Il reattore egiziano aveva il principale problema della manodopera, perchè questa, appena formata, se ne andava a lavorare all'estero.  
Questa carenza di competenze era stata segnalata dall'AIEA come principale causa della mancata autorizzazione alla riattivazione. 
Il reattore era fermo per manutenzione, (e questo è un altro problema gigantesco), perchè molti pezzi erano fuori produzione. Nessuno al momento della costruzione di un reattore può garantire che i suoi singoli componenti siano disponibili sul mercato dopo 20 o 30 anni, e infatti così non è. 
Mekheimar Sami, direttore del reattore, prima di dimettersi per protesta aveva segnalato una gravissima situazione, paventando un incidente catastrofico che avrebbe potuto "rendere inabitabile la regione per decenni". Questo l'articolo originale del 19/09/2010 www.almasryalyoum.  
Ciò non è avvenuto, l,'incidente non ha avuto ripercussioni fuori dalla centrale, ma le sue parole appaiono oggi sinistramente profetiche. Lui, come chiunque si interessa anche vagamente di nucleare, sa cosa può succedere in caso di incidente grave, per questo era terrorizzato dalle condizioni del reattore. 
Chi invece, non sapendo nulla di nucleare, aveva grandi interessi economici, ovviamente lo ha messo a tacere. 
Si giunge così poi alla rivoluzione egiziana, e al nuovo governo che ha potuto ormai fare ben poco. 
Solo un miracolo ha salvato l'Egitto e tutti i paesi mediterranei (Italia compresa) dalla catastrofe.
Il Mediterraneo è un mare chiuso, ben diverso dall'immenso Pacifico che costeggia il Giappone. Un incidente come quello nipponico avrebbe reso  inabitabile per sempre Nord Africa e Medio Oriente. Per questo urge una gestione internazionale dei rischi nucleari che vada ben al di la di quella attuale. E' di questo che si è finalmente parlato al recentissimo G20 di pochi giorni fa.

Rassegna stampa estera, selezione.
Esplosione reattore egiziano, il governo militare provvisorio rassicura: niente fughe sul delta del Nilo. L'articolo sul sito goverbnativo.


lunedì 6 giugno 2011

Fukushima: Cani abbandonati esplorano i reattori. Web Cam Tepco li riprende mentre entrano in centrale. Per loro è la fine.

Fukushima: Cani abbandonati esplorano i reattori. Web Cam Tepco li riprende mentre entrano in centrale. Per loro è la fine.


Tra le disastrose conseguenze del disastro nucleare giapponese c'è anche quello dei cani abbandonati di Fukushima.
Certamente di importanza minore nel contesto catastrofico, ma comunque significativo sul lato dell'animo umano.
Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare il loro amico più fedele nell'area contaminata, dove solo i tecnici protetti possono penetrare. Solo chi ha un cane sa quanto sia doloroso perdere un cane che ci ha dato solo affetto e compagnia per tanti anni.
Possiamo anche immaginare lo sgomento di questi quadrupedi, dall'animo semplice e sincero, nel trovarsi abbandonati, privi di cibo e soprattutto dell'amore del loro padrone.

Come sappiamo niente è più subdolo della radioattività, invisibile, inodore, non da alcun sintomo immediato. Per un cane è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Solo la mente umana ha infatti potuto concepire questa drammatica circostanza.
E allora eccoli, queste creature, che si organizzano seguendo l'istinto primordiale dei loro antenati lupi, riunirsi in piccoli branchi, organizzarsi per la sopravvivenza in questo ambiente desolato.
Probabilmente alla ricerca del loro padrone, o almeno di qualche persona si sono diretti in grande quantità verso la centrale dove hanno percepito una qualche presenza umana, l'unica in un'area di decine di chilometri quadrati.
E' chiaro, purtroppo, che questi nostri amici a quattro zampe sono destinati a morire in pochi mesi per le malattie dovute alle fortissime radiazioni della zona.
Sono stati ripresi dalla web-cam installata da Tepco all'interno dell'impianto e immortalati da un'utente nipponico.
Ecco il link del filmato integrale:
http://www.youtube.com/
watch?v=_vZRZRgZxVE
Ecco il link della cam Tepco che riprende 24 ore su 24 la centrale
http://www.tepco.co.jp/nu/f1-np
/camera/index-j.html

Fukushima: sequenza illustrata del disastro, il surriscaldamento, l'esplosione, la fusione totale (meltdown). Visto in sezione.

Fukushima: sequenza illustrata del disastro, il surriscaldamento, l'esplosione, la fusione totale (meltdown). Visto in sezione.

Post n°449 pubblicato il 22 Maggio 2011 da francesco1375
Questa è la sequenza illustrata del disastro di Fukushima.
I disegni illustrano le varie fasi del collasso dei reattori, dal surriscaldamento alla fusione totale (meltdown).
Le illustrazioni hanno fine divulgativo e ovviamente vanno intese come esempi schematici.
La sequenza si basa su quanto si presume ad oggi, avvertendo che gli studi su cosa sia avvenuto sono in corso. Ad esempio è solo da meno di una settimana che si sa che, la fusione totale, è avvenuta certamente entro i primi cinque giorni dopo il terremoto.
La sequenza rappresenta questa situazione verificatasi nei reattori 1 e 3.

1)Reattore sano: In alto a destra la piscina del combustibile esaurito immerso in acqua ed acido borico refrigerati. Sopra di loro la gru per il trasporto delle barre. Vedete anche il pozzo per il sollevamento e la rimozione delle barre esaurite che termina in basso a destra con un'apertura verso l'esterno.
Al centro il nocciolo con le barre attive immerse in acqua che circola nelle condutture gialle e che, oltre a raffreddare le barre stesse, fa girare le turbine per produrre corrente. I tubi in giallo sono immersi in una grande massa d'acqua sul fondo del contenitore primario ( a forma di bottiglia in acciaio e cemento). In questo modo l'acqua del nocciolo torna fresca e pronta a proseguire il raffreddamento del nocciolo. Questo ricircolo ha bisogno di pompe che sono saltate a causa del terremoto e del conseguente tsunami.
Vedete anche il grande anello pieno d'acqua (taurus) collegato da condotte al contenitore primario. Se per un breve periodo l'acqua nel contenitore primario fosse andata troppo in ebollizione, il vapore a pressione sarebbe confluito nel torus per smorzarsi, raffreddarsi e tornare allo stato acquoso prima di rientrare nel contenitore primario. Ma l'eccesso di calore a Fukushima è andato ben oltre la tolleranza. Inoltre il torus, per motivi economici, anzichè a forma di anello come doveva essere è ottagonale, questo può generare vibrazioni che hanno facilitato la sua rottura.



2)Inizia il surriscaldamento: Dopo il terremoto l'acqua non circola più e cessa di raffreddarsi. Inizia a bollire ed evaporare. Alcune tubature esplodono o si fratturano per calore e pressione. Il nocciolo e le barre esaurite si surriscaldano a migliaia di gradi. I loro contenitori diventano roventi.



3) Inizia fusione, si forma idrogeno.
L'acqua evapora e si scinde in idrogeno ed ossigeno. Dalle fratture nei tubi e nel contenimento primario (vassel) si diffondono nei vani del contenitore secondario.
Le barre si esaurite e quelle attive nel nocciolo o nucleo si fondono. Quelle attive, liquefatte, cadono sul fondo del nucleo in acciaio ed iniziano a perforarlo.

4) Nucleo cola sul fondo, idrogeno satura ambienti.
L'idrogeno sale a saturare il grande vano per il trasporto delle barre sopra il contenimento secondario. Nel frattempo la lava formatasi dalla fusione delle barre (corium) sfonda il contenitore del nocciolo e cola sul fondo del contenitore primario.

5) Nucleo fuso inizia a spandersi sul fondo, idrogeno ovunque.
L'idrogeno ha invaso i vani del contenimento secondario e soprattutto il grande vano di controllo alla sommità. La lava è colata del tutto, dal nocciolo sul fondo del vassel. Le tubature e i sistemi di pompaggio sono completamente compromessi.

6) L'idrogeno esplode.
L'esplosione provoca un'immensa pressione interna per pochi millesimi di secondo.

6) Deflagrazione verso l'alto e seguente implosione (quest'ultima era imprevedibile ma c'è stata nel reattore 3, come dimostra la nube a forma di fungo, fonte russa).
L'esplosione distrugge il vano di trasporto e controllo delle barre, danneggia parte del contenimento secondario.

7) Il magma del nucleo (corium) inizia a scavarsi il percorso sotto la centrale.
Gli edifici del reattore sono distrutti o gravemente lesionati. Il combustibile esaurito in parte sbalzato fuori, in parte in fase di fusione.
La lava prodotta dalle barre del nocciolo fuso, perforando tutto ciò che incontra, si apre la strada nei sotterranei e nel sottosuolo. Quando si fermerà è cosa ignota.
Quest'ultima immagine rappresenta in modo schematico la situazione attuale.


E' davvero inquietante che se ne parli tanto poco.
Aggiornamento 23 maggio 2011
A sostegno della sequenza di eventi illustrata in questo post, pubblico il link dell'ottimo articolo di "Galileo- giornale di scienza" che oggi fornisce l'ultima agghiacciante ricostruzione della Tepco. Ricostruzione peraltro che avevamo utilizzato per realizzare i disegni (purtroppo ci era sfuggito un particolare allucinante che qui invece troverete: Il nucleo fuso avrebbe raggiunto il mare! Noi comunque stiamo ricercando altre info su questo fatto gravissimo, vi faremo sapere)(NOTA-1-). Ecco il link: http://www.galileonet.it
/articles/4dda5c417
2b7ab1dbd0000c9

Silvestrini, esperto di politica energetica; Nucleare, Si rischia senza vantaggi economici.

Silvestrini, esperto di politica energetica
direttore scientifico del Kyoto Club :
Si rischia senza vantaggi economici Chernobyl e Fukushima non bastano?
leggi l'articolo sul "Corriere della Sera" on-line
http://www.corriere.it/

Nuova scossa a Fukushima il 3 Giugno, il video girato da TEPCO dentro centrale. Video impressionante

Registrata sequenza del nuovo terremoto a Fukushima:
Il 3 Giugno, mentre in Egitto esplodeva la pompa di raffreddamento del reattore Anshas (leggi post relativo) c'è stata in Giappone una forte scossa di assestamento. 
Un terremoto in realtà a tutti gli effetti molto forte.
Il momento del terremoto è stato ripreso dalla web-cam della Tepco, ormai occhio elettronico fondamentale per chi segue questa drammatica vicenda.
Ovviamente non tutti stavamo guardando mentre avveniva la scossa.
Fortunatamente, qualcuno nel Paese del Sol Levante, sta registrando tutte le sequenze della cam, le riversa poi su you tube. Per cui sono in grado di darvi il link al filmato del momento esatto del terremoto.
Davvero impressionante, la centrale ondeggia e viene scossa con violenza come un giocattolo. Ma alla fine sorprendentamente, per fortuna resiste.
Ecco il collegamento al video:
http://youtu.be/8Dul7CXt4pk

Esplode reattore in Egitto sul delta del Nilo, tutti i perticolari e i retroscena di un incidente misterioso avvenuto tre giorni fa.

Incidente nucleare in Egitto.
Un incidente, per fortuna sembra piuttosto limitato, è avvenuto in un reattore nucleare egiziano.
Le notizie sono pochissime, ma si sa che l'incidente deve essere avvenuto il 3 giugno. Infatti il primo sito a darne notizia (CNN) http://ireport.cnn.com, pubblica l'articolo il 4 e sembra l'incidente sia avvenuto il giorno prima. Perchè è importante: faccio notare che sarebbe il terzo incidente in quatto mesi ad essere avvenuto di Venerdì. Infatti sempre di venerdì, il 18 marzo, la centrale canadese di Pikering ha versato nell'Ontario ben 73mila litri di acqua "lievemente" radioattiva, a causa di una "guarnizione difettosa" http://magazine.ciaopeople.com.
A me sembra strano questo ricorrere di un  giorno preciso in una sequenza ravvicinata di eventi rari, comunque sarà una coincidenza.
L'incidente in Egitto è ovviamente preoccupante perchè avviene a due passi da casa nostra, ma appunto non sarebbe grave, a livello tre della famosa scala dei disastri atomici.
Una pompa del liquido di raffreddamento sarebbe esplosa con una perdita parziale di liquido di raffreddamento, senza tuttavia compromettere il reattore. A seguito dell'esplosione (poi sarà da capire perchè esplode una pompa, non mi sembra normale), una quantità consistente di acqua radioattiva è finita nell'ambiente. Se il livello è tre non dovrebbe ora essere uscita dall'impianto.
Il reattore Anshas, sul delta del Nilo, è stato al centro di oscure vicende. Proprio l'altro ieri Weeki Leaks aveva rivelato un presunto piano USA per fare pressione sull'Egitto a causa di un rapporto dell'AIEA che aveva individuato particelle di uranio altamente arricchito in questo impianto che è sperimentale (non per produrre corrente) e risale agli anni '60. Questo plutonio poteva infatti far nascere il sospetto che l'Egitto stesse lavorando in segreto all'atomica. http://www.almasryalyoum.com
Ma ben prima, l'anno scorso, il direttore dell'impianto insieme al direttore della manutenzione, appena eletti, si erano subito dimessi denunciando una serie di irregolarità nella sicurezza, accusando addirittura un funzionario di avere rubato apparecchiature vitali del reattore senza che l'agenzia atomica nazionale fosse intervenuta adeguatamente.
http://www.almasryalyoum.com
Il reattore era stato riattivato dopo una lunga interruzione ma non aveva avuto il permesso delle autorità internazionali. Infatti, anche se era a fine servizio e andava dismesso (probabilmente per la ben nota facilità ed economicità di una decommissione nucleare) era in fase avanzata uno studio per potenziarlo al fine di usarlo per produrre elettricità. https://www.arabfinance.com
Lo studio era condotto da ditte russe che tra l'altro stavano riesaminando tutto il progetto (che era solo sulla carta) per migliorarlo e la trattativa era poi ad un vicolo cieco per motivi relativi ai costi.
L'Egitto ha però deciso di riattivare il vecchio reattore così com'era, ignorando il divieto dell'AIEA che non lo riteneva sicuro. Si arriva così all'incidente.

Fukushima: Cani abbandonati esplorano i reattori. Web Cam Tepco li riprende mentre entrano in centrale. Per loro è la fine.

Fukushima: Cani abbandonati esplorano i reattori. Web Cam Tepco li riprende mentre entrano in centrale. Per loro è la fine.

Post n°450 pubblicato il 02 Giugno 2011 da francesco1375
Tra le disastrose conseguenze del disastro nucleare giapponese c'è anche quello dei cani abbandonati di Fukushima.
Certamente di importanza minore nel contesto catastrofico, ma comunque significativo sul lato dell'animo umano.
Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare il loro amico più fedele nell'area contaminata, dove solo i tecnici protetti possono penetrare. Solo chi ha un cane sa quanto sia doloroso perdere un cane che ci ha dato solo affetto e compagnia per tanti anni.
Possiamo anche immaginare lo sgomento di questi quadrupedi, dall'animo semplice e sincero, nel trovarsi abbandonati, privi di cibo e soprattutto dell'amore del loro padrone.

Come sappiamo niente è più subdolo della radioattività, invisibile, inodore, non da alcun sintomo immediato. Per un cane è qualcosa di assolutamente incomprensibile. Solo la mente umana ha infatti potuto concepire questa drammatica circostanza.
E allora eccoli, queste creature, che si organizzano seguendo l'istinto primordiale dei loro antenati lupi, riunirsi in piccoli branchi, organizzarsi per la sopravvivenza in questo ambiente desolato.
Probabilmente alla ricerca del loro padrone, o almeno di qualche persona si sono diretti in grande quantità verso la centrale dove hanno percepito una qualche presenza umana, l'unica in un'area di decine di chilometri quadrati.
E' chiaro, purtroppo, che questi nostri amici a quattro zampe sono destinati a morire in pochi mesi per le malattie dovute alle fortissime radiazioni della zona.
Sono stati ripresi dalla web-cam installata da Tepco all'interno dell'impianto e immortalati da un'utente nipponico.
Ecco il link del filmato integrale:
http://www.youtube.com/
watch?v=_vZRZRgZxVE
Ecco il link della cam Tepco che riprende 24 ore su 24 la centrale
http://www.tepco.co.jp/nu/f1-np
/camera/index-j.html
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Silvestrini, esperto di politica energetica
direttore scientifico del Kyoto Club :
Si rischia senza vantaggi economici Chernobyl e Fukushima non bastano?
leggi l'articolo sul "Corriere della Sera" on-line
http://www.corriere.it/

Aggiornamento venerdì 3 Giugno ore 6,30
Credo purtroppo sia successo qualche nuovo casino alla centrale, da ieri sera alle 21,00 (ora italiana) a questa mattina, non fa che uscire vapore. Poi da ore tutto è avvolto da una nebbia, che però avendo osservato a lungo, avvolge spesso solo il quarto reattore e sembra provenire dalla sua base. Speriamo sia solo nebbia. Si vede dalla cam.
Aggiornamento 3 Giugno ore 15,00
Il vapore visto stanotte da molti osservatori pare essere il "normale" vapore che si sprigiona dai reattori per le opere di raffreddamento a cielo aperto delle barre esaurite. La notte passata l'effetto pare essere stato accentuato dalle particolari condizioni atmosferiche, questa l'ipotesi più gettonata. Situazione drammatica come al solito insomma.
Intanto in California latte frutta e verdura sono rimaste contaminate dalla centrale giapponese. Ci possiamo immaginare lo stato di quelle sull'isola nipponica.
Aggiornamento 3 Giugno ore 17,00
Registrata sequenza del nuovo terremoto a Fukushima:
Circa un'ora fa c'è stata in Giappone una forte scossa di assestamento. Un terremoto in realtà a tutti gli effetti molto forte.
Il momento del terremoto è stato ripreso dalla web-cam della Tepco, ormai occhio elettronico fondamentale per chi segue questa drammatica vicenda.
Ovviamente non tutti stavamo guardando mentre avveniva la scossa.
Fortunatamente, qualcuno nel Paese del Sol Levante, sta registrando tutte le sequenze della cam, le riversa poi su you tube. Per cui sono in grado di darvi il link al filmato del momento esatto del terremoto.
Davvero impressionante, la centrale ondeggia e viene scossa con violenza come un giocattolo. Ma alla fine sorprendentamente, per fortuna resiste.
Ecco il collegamento al video:
http://youtu.be/8Dul7CXt4pk
Comincio ad ammirare davvero la Tepco. Se anche hanno fatto degli errori sono dovuti a problemi del settore atomico in generale e che solo ora si comincia a pensare, tra mille resistenze, di risolvere. Mentre tenere duro in una situazione così, per tre mesi e con forze alla fine limitatissime, è oggettivamente eroico. (Sono poche centinaia di tecnici a fronte dei venti trentamila uomini scesi in campo a Chernobyl, e devono fare fronte a tre fusioni invece che ad una, alle piscine sui tetti, alle continue scosse di terremoto... davvero ora li ammiro)
Aggiornamento 4 Giugno
MACCHE' NULLA! Altro che lievi danni, il terremoto di ieri deve avere dato un colpo durissimo. Il reattore 1 sbuffa vapore dal contenimento primario nell'interno dei vani adiacenti, secondo quanto dice Tepco, a causa di fessure.
Sempre di fonte ufficiale la notizia che a causa di ciò, nello stesso reattore le radiazioni stanno raggiungendo livelli immensi, mai toccati dall'inizio della crisi.
Non vedo l'ora che sia passato questo referendum, vinca il si, o il no, vinca il migliore, ma almeno dopo finalmente forse anche noi poveri italiani saremo informati su ciò che accade in Giappone.
Usate Google versione inglese, leggete le notizie della stampa in inglese selezionando ultime 24 ore o "più recenti" ma nella versione inglese, è tutto diverso da quello che leggete in italiano, credetemi. Selezionate "realtime" per i twit in inglese. E' tutto diverso, si dice tutt'altro di quello che si sa qui. Ciao.
Aggiornamento 5 giugno ore 20,30
Incidente nucleare in Egitto.
Un incidente, per fortuna sembra piuttosto limitato, è avvenuto in un reattore nucleare egiziano.
Le notizie sono pochissime, ma si sa che l'incidente deve essere avvenuto il 3 giugno. Infatti il primo sito a darne notizia (CNN) http://ireport.cnn.com, pubblica l'articolo il 4 e sembra l'incidente sia avvenuto il giorno prima. Perchè è importante: faccio notare che sarebbe il terzo incidente in quatto mesi ad essere avvenuto di Venerdì. Infatti sempre di venerdì, il 18 marzo, la centrale canadese di Pikering ha versato nell'Ontario ben 73mila litri di acqua "lievemente" radioattiva, a causa di una "guarnizione difettosa" http://magazine.ciaopeople.com.
A me sembra strano questo ricorrere di un  giorno preciso in una sequenza ravvicinata di eventi rari, comunque sarà una coincidenza.
L'incidente in Egitto è ovviamente preoccupante perchè avviene a due passi da casa nostra, ma appunto non sarebbe grave, a livello tre della famosa scala dei disastri atomici.
Una pompa del liquido di raffreddamento sarebbe esplosa con una perdita parziale di liquido di raffreddamento, senza tuttavia compromettere il reattore. A seguito dell'esplosione (poi sarà da capire perchè esplode una pompa, non mi sembra normale), una quantità consistente di acqua radioattiva è finita nell'ambiente. Se il livello è tre non dovrebbe ora essere uscita dall'impianto.
Il reattore Anshas, sul delta del Nilo, è stato al centro di oscure vicende. Proprio l'altro ieri Weeki Leaks aveva rivelato un presunto piano USA per fare pressione sull'Egitto a causa di un rapporto dell'AIEA che aveva individuato particelle di uranio altamente arricchito in questo impianto che è sperimentale (non per produrre corrente) e risale agli anni '60. Questo plutonio poteva infatti far nascere il sospetto che l'Egitto stesse lavorando in segreto all'atomica. http://www.almasryalyoum.com
Ma ben prima, l'anno scorso, il direttore dell'impianto insieme al direttore della manutenzione, appena eletti, si erano subito dimessi denunciando una serie di irregolarità nella sicurezza, accusando addirittura un funzionario di avere rubato apparecchiature vitali del reattore senza che l'agenzia atomica nazionale fosse intervenuta adeguatamente.
http://www.almasryalyoum.com
Il reattore era stato riattivato dopo una lunga interruzione ma non aveva avuto il permesso delle autorità internazionali. Infatti, anche se era a fine servizio e andava dismesso (probabilmente per la ben nota facilità ed economicità di una decommissione nucleare) era in fase avanzata uno studio per potenziarlo al fine di usarlo per produrre elettricità. https://www.arabfinance.com
Lo studio era condotto da ditte russe che tra l'altro stavano riesaminando tutto il progetto (che era solo sulla carta) per migliorarlo e la trattativa era poi ad un vicolo cieco per motivi relativi ai costi.
L'Egitto ha però deciso di riattivare il vecchio reattore così com'era, ignorando il divieto dell'AIEA che non lo riteneva sicuro. Si arriva così all'incidente.

Fukushima: non si è in grado di rispondere ad un'emergenza come quella che si è verificata.

Fukushima sta dimostrando una cosa che davvero mi preoccupa.
Quello che sta emergendo è che non si è in grado di rispondere ad un'emergenza come quella che si è verificata.
Se vediamo gli interventi messi in campo, ci si rende conto che siamo di fronte ad una serie di misure tampone successive, scoordinate tra loro e cadenzate solo dai risvolti contingenti della crisi. Mentre non si prospetta alcuna soluzione di medio periodo.
Tutte le proposte avanzate sono naufragate, e a ben vedere erano irrealistiche. E' il caso ad esempio del piano di raffreddare i reattori costruendo un nuovo sistema idraulico. Questo provvedimento avrebbe dovuto mantenere il nucleo a temperatura accettabile per alcuni decenni, fin tanto che, a decadimento esaurito, sarebbe stato possibile rimuovere i materiali. Questa soluzione è stata presentata come quella su cui si stava lavorando. Poi, Tepco ha detto di avere inviato alcuni tecnici all'interno del reattore 1, e che questi avrebbero constatato la fusione del nocciolo e quindi l'impossibilità di questa misura. Ma poi si è saputo che la fusione del nocciolo era nota fin dai primi giorni a Tepco, all'AIEA, al governo di Tokio e a tutti gli esperti del settore. Fin dai primi giorni dell'incidente. Allora, questo progetto di raffreddamento che è impossibile con il nocciolo fuso, era evidentemente non praticabile fin dai primi giorni. E quindi per più di due mesi è stata presentata una soluzione che si sapeva essere irrealizzabile, mentre non è stata trovata alcuna soluzione alternativa.
E' anche del tutto evidente che non si vuole, o non si può, fare un sarcofago come quello di Chernobyl (probabilmente per mancanza di manodopera disponibile e di capitali).
E' anche evidente che non c'è nessun grande piano internazionale di intervento, per cui Giappone e Tepco sono praticamente gli unici ad occuparsene. Anche l'AIEA è andata a vedere, e poi? Ovviamente non possono fare nulla...
Era stato proposto alla fine di coprire i reattori con un tendone. Soluzione che pare del tutto insufficiente a contenere un triplo meltdown. Comunque anche questo progetto è stato accantonato, quando è stato fatto notare che sarebbe bastato un po' di vento a spazzare via questo telone.
Così all'arrivo delle prime piogge abbondanti i vani scoperchiati della centrale si sono ulteriormente allagati aumentando le tonnellate di acqua radioattiva. E insomma, avanti così'... finchè c'è vita c'è speranza.

Fukushima e nucleare: Per studiosi giapponesi materiali centrali invecchiano prima del previsto, vanno chiuse nei termini o incidenti.

Aggiornamento 1 giugno 2 La Francia critica la decisione tedesca di eliminare (scusate, intendevo disattivare) le centrali nucleari entro il duemilaventidue. Le motivazioni sempre le solite. In realtà la Francia possiede alcune tra le più grandi multinazionali produttrici e gestrici di energia nucleare. Quindi il vero motivo della critica è il nervosismo per il timore di una riduzione di guadagno da parte del settore nucleare. Timore appunto più che rischio reale come vedremo. Non volendo, non si capisce perché, toccare questo legittimo argomento, si tirano fuori le solite motivazioni fantasiose. Ovviamente si ritira fuori il discorso tutt’altro che provato secondo il quale, il nucleare risolverebbe il problema dell’effetto serra. Ma questa teoria è contestata ora da migliaia di illustri studiosi. Prima di tutto le cause dell’effetto serra sono tutte da chiarire. Secondariamente, tutta l’industria nucleare (dall’estrazione, allo stoccaggio millenario delle scorie) produce una quantità molto elevata di anidride carbonica. E poi, questa è la cosa più grave, è stato fatto notare che proprio l’effetto serra rischia di rendere inutilizzabili le attuali centrali atomiche. Se anche cessassero le emissioni di Co2 e la causa fosse davvero questa, la biosfera impiegherebbe circa un secolo per invertire la tendenza al riscaldamento globale. Poiché siamo ben lontani dal raggiungere comunque questo obiettivo, occorreranno secoli per invertire questa tendenza. Inoltre non si sa se il riscaldamento è davvero dovuto soltanto ai combustibili fossili. Allora, tornando al nostro discorso, secondo teorie oggi molto accreditate, il riscaldamento globale proseguirebbe per anni, riducendo la disponibilità di acqua per il raffreddamento dei reattori lontani dal mare e aumentando il rischio di inondazione di quelli sulla costa. Per cui, le vecchie centrali, che comunque stanno già superando i limiti progettuali di vita, vanno certamente e comunque smantellate. Nuovi studi giapponesi, tanto per completare il quadro, fanno notare un’usura diversa dal previsto di alcuni componenti dopo anni, il che pone nuovi problemi per il prolungamento della vita dei reattori in sicurezza. La Germania non fa altro che attenersi al libretto di istruzioni dei reattori, cosa che pare a tutti molto saggia. Anche i paesi che puntano ancora sull’obsoleta tecnologia nucleare dovranno rassegnarsi a smantellare i vecchi reattori e casomai a costruirne di nuovi. Quindi le multinazionali del settore possono smetterla di preoccuparsi: tra nuove centrali nei paesi che faranno la scelta secondo noi sbagliata di erigere nuovi reattori, vecchie centrali da demolire e scorie da conservare per dieci o ventimila anni, a loro il lavoro davvero non manca.

Fukushima: I consigli per le scuole adiacenti alla zona di esclusione (cioè al di fuori di essa):

I consigli per le scuole adiacenti alla zona di esclusione(cioè al di fuori di essa):
Le piscine devono essere svuotate e non utilizzate, specialmente quelle all'aperto (è si, in Giappone oltre alla palestra le scuole hanno anche la piscina), questo rende evidente ai genitori che l'acqua è contaminata. E alle loro,proteste e domande cosa rispondono? Che le scuole potranno raschiare se vorranno tutto il terreno circostante, in aiuole, giardini ecc. e seppellire il primo strato di terreno in delle buche. Il tutto a loro spese (cioè dei genitori e insegnanti) anche se si prevede un aiuto nel prossimo futuro.