Cioè tra 4 giorni.
Anche se un importante giornale americano sostiene che l'evento potrebbe verificarsi entro l' 8 agosto, ma insomma, cambia poco.
La soluzione chiesta da Obama al Congresso, è quella di aumentare il limite di debito, in modo da poter fare altri debiti.
Io sono un sostenitore di Obama, che certamente si trova a fare i conti con le scellerate politiche di spesa di Bush, che di fatto ha svenduto gli USA alla Cina per finanziare enormi spese belliche (per altro poi abbandonate, come il rinnovo totale delle testate nucleari articolo o i robot da attacco terrestri a quattro zampe articolo e video).
Però, la soluzione di Obama mi sembra ridicola.
Se infatti il suo paese è di fatto in fallimento, avere il permesso di fare altri debiti è solo un aggravamento della posizione debitoria.
Inoltre i mercati, diciamolo in maniera cruda "se ne fregano" di queste soluzioni.
Loro guardano al sodo, chi può investire milioni di Dollari o Euro, è interessato a non perderli e anzi a farli crescere.
Per cui non ascolta nemmeno questo tipo di soluzione.
Sa che sono soluzioni di tipo politico, che hanno ragioni elettorali più che economiche.
Quindi al massimo può sfruttarle in modo tattico per fare qualche piccolo investimento arrischiato, cercando di prevedere le fluttuazioni che le varie dichiarazioni politiche possono avere nell'immediato.
Ma il grosso dei capitali segue indicazioni fornite dal mondo economico stesso.
La stessa cosa vale per l'Europa: Le iniziative dell'UE per scongiurare il default degli stati membri, sono state mediaticamente un successo e nell'immediato hanno salvato la situazione portando a due o tre giorni di rialzo della borsa.
Tuttavia importanti banche stanno vendendo grandissime quantità di quote di debito degli stati a rischio (tra cui l'Italia) come se nulla fosse accaduto.
Io penso che di fatto, a questo punto, Usa e Europa siano in fallimento già da un bel po'.
E al di la del fatto che lo pensi io, il che ovviamente è ininfluente, il problema è che lo pensano i grandi investitori internazionali.
Penso che la causa di tutto sia l'abbandono dell'industria da parte di Europa e America, e l'aver lasciato alla Cina il monopolio della produzione ad aver provocato (a livello strutturale) la crisi.
Ma questa è una mia opinione.
Certo è che Europa ed America per tutti gli anni '90 e i primi dieci del 2000, hanno abbandonato l'industria in favore della finanza. Ed ora la finanza appare per quella che è. Alla fine fa il suo lavoro.
Comunque al di la di queste considerazioni, il fatto che stiamo andando in fallimento imporrebbe ed imporrà grandi cambiamenti, ma davvero radicali.
Quali? Ci vorrebbe la palla di vetro, ma con sicurezza possiamo pensare ragionevolmente che le varie istituzioni politiche e finanziarie, in tutto il mondo, proporranno un modello molto diverso, e si spera migliore.
Penso che se entrassimo in contatto con una civiltà aliena avremmo un impatto minore di quello che avremo tra tre o quattro giorni col fallimento degli Stai Uniti d'America.
Per me la vecchia globalizzazione è giunta al suo termine. Col 2008 e l'inizio della crisi è' finito un ciclo storico e adesso siamo nei classici dieci anni di transizione di una nuova fase.
Fatevi voi la vostra opinione.
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