Post n°459 pubblicato il
12 Luglio 2011 da
francesco1375
Premessa
Per capire bene cosa è avvenuto negli ultimi venti anni, dobbiamo partire dagli anni ’70. Ma per capirlo meglio, dobbiamo partire dalla fine della seconda guerra mondiale.
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Dal 1945 al 1948 il mondo, uscito dalla seconda guerra mondiale, si riorganizza dividendosi in due blocchi.
Il blocco Occidentale, guidato dagli Stati Uniti, mantiene un sistema economico classico, l’economia di mercato.
Il blocco Orientale, guidato dall’Unione Sovietica, adotta un sistema economico comunista, di economia pianificata dall’alto.
Dal 1948 in poi tra i due blocchi inizia un serrato muro contro muro, chiamato guerra fredda.
Capitolo 1
Quando vinceva il comunismo.
Fino alla fine degli anni ’60, ognuno dei due blocchi è sicuro di rappresentare il sistema economico vincente che alla fine prevarrà sull’altro
Il conflitto di interessi tra le due potenze, ognuna delle quali intenzionata a controllare per intero le risorse globali, avrebbe, nello schema classico, portato ad una guerra catastrofica, la tanto paventata "terza guerra mondiale".
Tuttavia una guerra diretta tra i due blocchi è impedita dai giganteschi arsenali nucleari di cui dispongono, in grado di assicurare in caso di conflitto la completa distruzione reciproca, tale da scoraggiare nel modo più assoluto tale evento
- nota: L'ipotesi di un'altra guerra mondiale era tutt'altro che astratta. A noi uomini d'oggi, sembra improbabile lo scoppio di una guerra totale. Ma nel 48, questo evento si era verificato solo tre anni prima, e anche nel '65, ad esempio, erano passati soltanto venti anni. La maggior parte della popolazione mondiale aveva vissuto in prima persona il conflitto mondiale e la classe politica e dirigente quasi per intero vi aveva partecipato direttamente.
Quindi l'ipotesi di un nuovo conflitto era tutt'altro che improbabile.-
Ma dall'inizio degli anni ’60, l'America ed i suoi alleati sembrano davvero in svantaggio. Mentre il blocco comunista riesce a mostrare un’immagine forte e stabile, quello capitalista pare vacillare.
Prima di tutto la gran parte dell’opinione pubblica e della classe intellettuale è a favore dell’economia pianificata e vede in essa il sistema cui rivolgersi al più presto.
Del resto l’economia di mercato, dopo il bum del dopoguerra, inizia ad entrare in una crisi che si protrarrà per tutti gli anni ’70.
Inoltre, il blocco comunista si espande. Entrano nella sfera delle economie pianificate, prima la Cina, poi la Corea del Nord, Cuba, il Vietnam, e l’influenza comunista sembra attrarre sempre di più i paesi poveri in Africa, ma soprattutto in Sud America.
ll sistema capitalista non ottiene alcuna espansione.
In Corea l'America tenta di arginare il comunismo, ma vince solo a metà.
A Cuba tenta un blitz militare che viene respinto.
Intraprende la guerra in Vietnam che si rivelerà la più disastrosa operazione militare dell’America.
In Sud America poi, cerca di arginare l’avvento del comunismo instaurando o sostenendo brutali dittature di stampo fascista. Qui riesce ad impedire l'instaurarsi di regimi comunisti, ma al costo di migliaia di vittime (desaparecidos) e gettando un discredito etico totale sui metodi usati dal blocco occidentale.
nota: -Del resto il Sud America fu, suo malgrado al centro di alcune delle più controverse e drammatiche vicende della guerra fredda e venne usato spesso come laboratorio socio-politico per ardite quanto discutibili riforme economiche. Proprio in Cile, per la prima volta, venne inaugurata, nel 1975 la cosiddetta "Economic Shock Therapy", dopo il golpe militare di Pinochet. Questa "terapia" economica fu poi la base per la normalizzazione brutale degl'ex paesi comunisti dell'Europa dell'Est. Provocò miseria e flussi migratori intensi.-
Ovviamente in realtà anche il blocco orientale impone il suo sistema economico con metodi ben più brutali e violenti, ed è nel suo complesso un blocco interamente composto di dittature spesso sanguinarie.
Ma il sistema di propaganda capillare, e la deformazione della realtà che viene perpetrata in quel blocco, fa si che in occidente la verità non sia conosciuta nè creduta da moltissime persone.
Quindi per tutti gli anni sessanta il blocco comunista sembra essere vincente.
Capitolo 2
L'Occidente contrattacca e vince
Come risponde l’Occidente:
La risposta varia da luogo a luogo, ma sostanzialmente si basa su due presupposti:
Il predominio tecnologico assoluto e la diffusione accelerata del benessere fondata sul debito pubblico.
Dal punto di vista tecnologico, il sistema capitalista subisce un’impressionante accelerazione, ad esempio con lo sviluppo dell’elettronica di massa.
Sviluppo cui il pesante e centralizzato sistema comunista non riesce a tenere dietro.
Qui era l’intrinseca inesistenza della concorrenza a disincentivare la creazione di nuove tecnologie e prodotti. Una ricerca guidata dall’alto e non dall’iniziativa privata, non consente nel blocco comunista una selezione naturale delle idee funzionali, quindi enormi risorse vengono dispiegate in ricerche ed infrastrutture che hanno utilità pratica e convenienza solo nelle menti (spesso contorte) della classe dirigente. Mentre all’atto pratico si rivelano inutili se non dannose per la popolazione.
nota: -Ad esempio, per numerosi anni, in URSS non si trovavano collant perché il nylon era destinato alla produzione di paracadute militari, in Cecoslovacchia scarseggiavano gli slip, ma c’era un’enorme disponibilità di costumi da bagno perché il governo voleva incentivare lo sport).-
Molto abilmente, l’occidente vuole portare il gap economico ai massimi livelli, e capendo che il regime sovietico si mostra al mondo attraverso grandi opere di propaganda (esempio lo Sputnik), lo trascina in costosissime imprese.
Come ad esempio il viaggio lunare dell'Apollo. E poi la navetta spaziale Shuttle che collegata al famoso bluff dello scudo spaziale, che terrorizza letteralmente i russi che temono di perdere la capacità di rappresaglia atomica
Il blocco comunista non può sottrarsi a questi progetti, troppo importanti a fini propagandistici, ma per farlo dirotta nell'inseguimento delle ciclopiche imprese USA risorse enormi, impoverendo la popolazione.
L’occidente invece può sostenere facilmente questi progetti, perché spesso (anzi sempre) sono portati avanti da ditte private che contano comunque di ricavare ricadute e vantaggi economici enormi.
nota: -La corsa allo spazio è il simbolo di questa battaglia propagandistica, ma non è che un esempio. Il più costoso forse, ma non il peggiore.
Possiamo anche ricordare il dannosissimo e criminale scontro propagandistico a colpi di test nucleari in atmosfera (iniziato già negli anni '50). Molti ricorderanno Bikini da parte USA che cancellò un atollo, ma da parte sovietica non si può dimenticare la Tzar Bomb da 50 megaton, la più potente di tutti i tempi. Questo ordigno fu "moderato" perchè, nella configurazione reale avrebbe raggiunto i 100 megaton e , secondo Krushev non si osava provarla così, perchè: "avrebbe fatto fondere la calotta glaciale artica e avrebbe rovesciato oceani sopra tutto il mondo" testuali parole- .
Gli stati occidentali inoltre iniziano a non porre quasi alcun limite all’indebitamento per sostenere una crescita del benessere che raggiunse il suo apice negli anni ’80.
Il problema del debito pubblico, (ma anche del debito ecologico) di questa operazione, venne considerato minore rispetto ai vantaggi immediati di superamento del sistema comunista, e la sua soluzione rimandata a tempi migliori.
Il problema del debito pubblico di tanti stati, tra cui il nostro, quello della Grecia, degli stessi USA ecc. nasce in quegli anni e per questi motivi. Oggi stiamo facendo i conti con questa scelta e molti paesi sono in default finanziario.
Con la politica dell'indebitamento, il benessere occidentale, se pure un po' effimero, rende ben poco appetibile per le masse lo stile di vita di stampo sovietico.
Questa situazione si protrae per gli anni ’70 e ’80.
Nel decennio 1970-1979 il sistema capitalista sembra ancora in svantaggio. Ma tra il 1979 e il 1989 i rapporti si invertono, la strategia occidentale funziona, il divario tra i due blocchi diviene enorme.
Ed in effetti nel 1989 il sistema comunista collassa completamente.
Si ha così la fine della “guerra fredda” e l’apertura di uno scenario completamente inedito.
Quello della globalizzazione, dal 1990 al 2008.
Poi è cronaca di oggi.