Post n°449 pubblicato il 22 Maggio 2011 da francesco1375
Questa è la sequenza illustrata del disastro di Fukushima.I disegni illustrano le varie fasi del collasso dei reattori, dal surriscaldamento alla fusione totale (meltdown).
Le illustrazioni hanno fine divulgativo e ovviamente vanno intese come esempi schematici.
La sequenza si basa su quanto si presume ad oggi, avvertendo che gli studi su cosa sia avvenuto sono in corso. Ad esempio è solo da meno di una settimana che si sa che, la fusione totale, è avvenuta certamente entro i primi cinque giorni dopo il terremoto.
La sequenza rappresenta questa situazione verificatasi nei reattori 1 e 3.
1)Reattore sano: In alto a destra la piscina del combustibile esaurito immerso in acqua ed acido borico refrigerati. Sopra di loro la gru per il trasporto delle barre. Vedete anche il pozzo per il sollevamento e la rimozione delle barre esaurite che termina in basso a destra con un'apertura verso l'esterno.
Al centro il nocciolo con le barre attive immerse in acqua che circola nelle condutture gialle e che, oltre a raffreddare le barre stesse, fa girare le turbine per produrre corrente. I tubi in giallo sono immersi in una grande massa d'acqua sul fondo del contenitore primario ( a forma di bottiglia in acciaio e cemento). In questo modo l'acqua del nocciolo torna fresca e pronta a proseguire il raffreddamento del nocciolo. Questo ricircolo ha bisogno di pompe che sono saltate a causa del terremoto e del conseguente tsunami.
Vedete anche il grande anello pieno d'acqua (taurus) collegato da condotte al contenitore primario. Se per un breve periodo l'acqua nel contenitore primario fosse andata troppo in ebollizione, il vapore a pressione sarebbe confluito nel torus per smorzarsi, raffreddarsi e tornare allo stato acquoso prima di rientrare nel contenitore primario. Ma l'eccesso di calore a Fukushima è andato ben oltre la tolleranza. Inoltre il torus, per motivi economici, anzichè a forma di anello come doveva essere è ottagonale, questo può generare vibrazioni che hanno facilitato la sua rottura.
2)Inizia il surriscaldamento: Dopo il terremoto l'acqua non circola più e cessa di raffreddarsi. Inizia a bollire ed evaporare. Alcune tubature esplodono o si fratturano per calore e pressione. Il nocciolo e le barre esaurite si surriscaldano a migliaia di gradi. I loro contenitori diventano roventi.
3) Inizia fusione, si forma idrogeno.
L'acqua evapora e si scinde in idrogeno ed ossigeno. Dalle fratture nei tubi e nel contenimento primario (vassel) si diffondono nei vani del contenitore secondario.
Le barre si esaurite e quelle attive nel nocciolo o nucleo si fondono. Quelle attive, liquefatte, cadono sul fondo del nucleo in acciaio ed iniziano a perforarlo.
4) Nucleo cola sul fondo, idrogeno satura ambienti.
L'idrogeno sale a saturare il grande vano per il trasporto delle barre sopra il contenimento secondario. Nel frattempo la lava formatasi dalla fusione delle barre (corium) sfonda il contenitore del nocciolo e cola sul fondo del contenitore primario.
5) Nucleo fuso inizia a spandersi sul fondo, idrogeno ovunque.
L'idrogeno ha invaso i vani del contenimento secondario e soprattutto il grande vano di controllo alla sommità. La lava è colata del tutto, dal nocciolo sul fondo del vassel. Le tubature e i sistemi di pompaggio sono completamente compromessi.
6) L'idrogeno esplode.
L'esplosione provoca un'immensa pressione interna per pochi millesimi di secondo.
6) Deflagrazione verso l'alto e seguente implosione (quest'ultima era imprevedibile ma c'è stata nel reattore 3, come dimostra la nube a forma di fungo, fonte russa).
L'esplosione distrugge il vano di trasporto e controllo delle barre, danneggia parte del contenimento secondario.
7) Il magma del nucleo (corium) inizia a scavarsi il percorso sotto la centrale.
Gli edifici del reattore sono distrutti o gravemente lesionati. Il combustibile esaurito in parte sbalzato fuori, in parte in fase di fusione.
La lava prodotta dalle barre del nocciolo fuso, perforando tutto ciò che incontra, si apre la strada nei sotterranei e nel sottosuolo. Quando si fermerà è cosa ignota.
Quest'ultima immagine rappresenta in modo schematico la situazione attuale.
E' davvero inquietante che se ne parli tanto poco.
Aggiornamento 23 maggio 2011
A sostegno della sequenza di eventi illustrata in questo post, pubblico il link dell'ottimo articolo di "Galileo- giornale di scienza" che oggi fornisce l'ultima agghiacciante ricostruzione della Tepco. Ricostruzione peraltro che avevamo utilizzato per realizzare i disegni (purtroppo ci era sfuggito un particolare allucinante che qui invece troverete: Il nucleo fuso avrebbe raggiunto il mare! Noi comunque stiamo ricercando altre info su questo fatto gravissimo, vi faremo sapere)(NOTA-1-). Ecco il link: http://www.galileonet.it
/articles/4dda5c417
2b7ab1dbd0000c9
Aggiornamento 24 maggio notte.
La situazione sta precipitando.
Lotta contro il tempo degli eroici operai nipponici per istallare colonne di acciaio prima che crolli tutta la piscina alla sommità del reattore quattro, piena di 1535 barre fuse di combustibile esaurito e attive estratte dal reattore prima dell'incidente. I tecnici stanno spalando i detriti tossici per posizionare le colonne, e sono sotto una vasca pericolante con tonnellate di acqua mortale e tonnellate di barre di uranio incandescenti, in un ambiente dove ci si ammala e si muore in pochi minuti. A questi eroi dell'umanità che si sacrificano nel silenzio e nell'indifferenza di tanti, tutto la riconoscenza e l'ammirazione dei popoli e della gente.
Aggiornamento 27 maggio 2011.
Allo stato attuale non si sa nulla della rischiosissima opera di consolidamento della piscina del reattore 4.
NOTA-1- Secondo me il nucleo fuso, o corium, non ha raggiunto il mare. Anche se la cosa sarebbe teoricamente possibile: dai reattori partono tutta una serie di strutture e condotte che portano direttamente all'oceano a pochi metri di distanza. Questi passaggi sono però separati da valvole dislivelli ecc. Ciò non ha impedito all'acqua che è venuta in contatto col nucleo fuso di raggiungere il mare, e si tratta di migliaia di tonnellate di acqua contaminata. Per cui anche il nucleo fuso, peraltro secondo noi molto liquido, potrebbe essersi aperto la strada verso l'oceano.
Ma se ciò fosse avvenuto, avremmo visto sicuramente alzarsi colonne di vapore molto consistenti dal mare. Su Fukushima e sul suo mare è puntata una cam, e ciò non sarebbe passato inosservato, anche perchè il fenomeno sarebbe stato violento e sarebbe durato molti giorni. Questa cosa non è avvenuta.
Dal punto dell'esperienza storica, poi, il gravissimo evento della fusione si è già realizzato più volte anche se in misura migliaia di volte inferiore a quella di Fukushima: oltre a Chernobyl, ciò è avvenuto in modo parziale in USA a Three Mile Island, ma anche in un reattore militare sperimentale (peraltro nel corium caddero anche tre operai, John Byrnes, Richard McKinley, e Richard Legg)Link consigliato SL-1 e il video. Poi è accaduto niente meno che in Svizzera, in un piccolo reattore di prova, fortunatamente costruito nelle viscere delle Alpi (tuttora in fusione al di sotto di un'idilliaca cittadina, non presenta alcuna perdita, è stato smantellato come dice wikipedia tacendo però i costi e il fatto che il nocciolo ci risulta, ma potremmo sbagliare ancora nella grotta.Questo link suggerito: Lucens reactor). Ci sono state poi altre fusioni minori elencate dai ricercatori in una tabella, credo si possa trovare anche su Wikipedia.
In tutti questi casi, il nocciolo fuso ha devastato l'impianto, ha contaminato gravemente il terreno circostante ed ha fuso acciaio, cemento e nel caso la roccia, ma si è fermato dopo alcuni metri per poi solidificarsi gradualmente in una massa eterogenea e tossica ai massimi livelli immaginabili. Mai occhio nudo ha potuto vedere un nucleo fuso, solo telecamere. Insomma, si è sempre fermato però dopo pochi metri spontaneamente. E' probabile che si sia fermato anche in Giappone essendo ormai passati ben più di due mesi. Il problema è che dove è resterà per sempre inquinando ed uccidendo le forme di vita nelle zone limitrofe (e nel caso specifico anche l'oceano).
Aggiornamento 28 maggio 2011
Allora: poichè ormai è chiaro che gran parte del personale delle centrali è precario, io dico che chi ha fatto questa scelta ha fatto una scelta scellerata. Secondo voi, se so che il lavoro alla centrale non è la mia vita ma sei mesi di lavoro pericoloso e malpagato al termine dei quali tornerò a friggere patatine, secondo voi cosa faccio se sento dire che c'è un problema al reattore? Quanti secondi ci resto in centrale?
Poi un discorso forse più serio: Io penso sia improbabile che l'uragano colpisca la centrale giapponese. E' statisticamente difficile che la stessa centrale a distanza di pochi mesi subisca due eventi rari come un maremoto ed un tifone.
MA SE CIO' AVVENISSE, sarebbe opportuno evacuare tutta la popolazione sul presunto percorso del tornado dalla centrale in poi, perchè detriti e rovine altamente contaminati, ricadrebbero lungo questo percorso.
Inutile dire che se ciò avvenisse saremmo in presenza di qualcosa di incredibile e che andrebbe oltre l'umana comprensione.
Aggiornamento 29 maggio
In Giappone molte persone iniziano a lamentare sintomi da intossicazione radioattiva. Soprattutto molti genitori hanno notato strani sintomi nei bambini. E' realtà o solo panico, probabilmente alcuni casi reali ed altri no. La confusione regna sovrana, la gente è spaventata.
Tecnici e ricercatori tentano, mediante campionamenti, di tracciare una mappa delle zone contaminate dentro e fuori la zona di esclusione.
Video: http://www.youtube.com/watch
Sale il livello della radioattività intorno all'altra centrale, la 2. I motivi ancora non chiari, la centrale venne disattivata dopo il terremoto e non sembrava molto danneggiata, ma si teme qualcosa.http://www.asahi.com/
Aggiornamento 31 maggio.
Fukushima sta dimostrando una cosa che davvero mi preoccupa.
Quello che sta emergendo è che non si è in grado di rispondere ad un'emergenza come quella che si è verificata.
Se vediamo gli interventi messi in campo, ci si rende conto che siamo di fronte ad una serie di misure tampone successive, scoordinate tra loro e cadenzate solo dai risvolti contingenti della crisi. Mentre non si prospetta alcuna soluzione di medio periodo.
Tutte le proposte avanzate sono naufragate, e a ben vedere erano irrealistiche. E' il caso ad esempio del piano di raffreddare i reattori costruendo un nuovo sistema idraulico. Questo provvedimento avrebbe dovuto mantenere il nucleo a temperatura accettabile per alcuni decenni, fin tanto che, a decadimento esaurito, sarebbe stato possibile rimuovere i materiali. Questa soluzione è stata presentata come quella su cui si stava lavorando. Poi, Tepco ha detto di avere inviato alcuni tecnici all'interno del reattore 1, e che questi avrebbero constatato la fusione del nocciolo e quindi l'impossibilità di questa misura. Ma poi si è saputo che la fusione del nocciolo era nota fin dai primi giorni a Tepco, all'AIEA, al governo di Tokio e a tutti gli esperti del settore. Fin dai primi giorni dell'incidente. Allora, questo progetto di raffreddamento che è impossibile con il nocciolo fuso, era evidentemente non praticabile fin dai primi giorni. E quindi per più di due mesi è stata presentata una soluzione che si sapeva essere irrealizzabile, mentre non è stata trovata alcuna soluzione alternativa.
E' anche del tutto evidente che non si vuole, o non si può, fare un sarcofago come quello di Chernobyl (probabilmente per mancanza di manodopera disponibile e di capitali).
E' anche evidente che non c'è nessun grande piano internazionale di intervento, per cui Giappone e Tepco sono praticamente gli unici ad occuparsene. Anche l'AIEA è andata a vedere, e poi? Ovviamente non possono fare nulla...
Era stato proposto alla fine di coprire i reattori con un tendone. Soluzione che pare del tutto insufficiente a contenere un triplo meltdown. Comunque anche questo progetto è stato accantonato, quando è stato fatto notare che sarebbe bastato un po' di vento a spazzare via questo telone.
Così all'arrivo delle prime piogge abbondanti i vani scoperchiati della centrale si sono ulteriormente allagati aumentando le tonnellate di acqua radioattiva. E insomma, avanti così'... finchè c'è vita c'è speranza.
Aggiornamento 31 maggio n.2
Avevamo appena pubblicato un aggiornamento che subito dobbiamo, questa volta con piacere, pubblicarne un'altro:
TEPCO è riuscita a ripristinare, o per meglio dire, a ricostruire, il sistema di raffreddamento di una piscina del combustibile esaurito.
Si tratta di un risultato, oltre che di estrema difficoltà realizzativa, di grandissima importanza per evitare un aumento gigantesco di contaminazione che già è estrema.
Nell'aggiornamento precedente parlavamo dei nuclei dei reattori, qui invece stiamo appunto parlando delle piscine del combustibile; queste piscine contengono barre esaurite per la produzione di energia nei nuclei, ma tuttavia ancora attivissime. Per cui, con l'interruzione del raffreddamento, si erano surriscaldate ed in parte fuse come nel nucleo. Tutte le operazioni con le autopompe che abbiamo visto in questi mesi, non erano rivolte al nucleo dove la fusione era irreversibile, ma a queste piscine.
Una fusione delle barre contenute nelle vasche, sarebbe avvenuta direttamente all'aria aperta perchè questi depositi sono sui tetti scoperchiati degli edifici, e non nel vessel, sia pur fratturato, come i noccioli.
Questa fusione all'aria aperta libererebbe immense quantità di isotopi in atmosfera, inoltre il materiale fissile li stipato negli anni è una quantità gigantesca, superiore di decine di volte a quello nel nucleo del reattore e nella stessa Chernobyl.
Se poi queste barre fondessero, ovviamente si depositerebbero sul fondo delle piscine così come quelle nel reattore si sono depositate sul fondo del vessel perforandolo. Ma in questo caso perforerebbero il fondo della piscina sul tetto, quindi, precipitando nei vani inferiori, colpirebbero il vessel dall'esterno distruggendolo. In pratica, probabilmente, tutta la struttura o parte di essa rischierebbe di crollare e tutto il materiale verrebbe esposto. Uno scenario oggettivamente terribile che con questa operazione i tecnici TEPCO hanno scongiurato.
Aggiornamento 1 Giugno
Un paio di notizie che secondo me riflettono bene lo stato delle cose in Giappone, cioè l'angoscia e le fatue speranze cui ci si affida in mancanza di qualcosa di concreto cui potersi rivolgere.
Gli anziani pensionati che si offrono volontari per andare, perdendo la vita, a spalare le macerie nella centrale. La ritengo una cosa orrenda, ridurre la gente a pensare queste cose. Tepco ha più volte rifiutato questo aiuto raccapricciante giudicandolo ovviamente vergognoso. Per cui dopo un mese si ripete questa cosa che è orribile e assurda (servono tecnici ben protetti, preparati e molto in forma perchè il lavoro è durissimo e va condotto dormendo sul pavimento e senza mangiare per il rischio di ingerire isotopi).
I consigli per le scuole adiacenti alla zona di esclusione(cioè al di fuori di essa):
Le piscine devono essere svuotate e non utilizzate, specialmente quelle all'aperto (è si, in Giappone oltre alla palestra le scuole hanno anche la piscina), questo rende evidente ai genitori che l'acqua è contaminata. E alle loro,proteste e domande cosa rispondono? Che le scuole potranno raschiare se vorranno tutto il terreno circostante, in aiuole, giardini ecc. e seppellire il primo strato di terreno in delle buche. Il tutto a loro spese (cioè dei genitori e insegnanti) anche se si prevede un aiuto nel prossimo futuro.Aggiornamento primo giugno 2
Per motivi di spazio pubblichiamo su pag. web, questo il link.