venerdì 28 gennaio 2011

Egitto blocca internet. Ma migliaia di rivoluzioni sono avvenute quando il web non esisteva ancora.

L'Egitto blocca internet per tentare di contrastare i moti popolari in corso.
E' la prima volta al mondo che ciò accade. In alcuni paesi internet è parzialmente censurato pur garantendo un ampio accesso alla popolazione (ad es. Cina, Vietnam). In altri l'accesso ad internet non è mai stato consentito, come in Corea del Nord, dove esiste un solo sito, quello del governo, cui è possibile accedere. La censura e la pericolosità di esprimersi attraverso Internet (soprattutto se si esprimono posizioni contrarie al governo) è poi presente in tanti paesi, come in Iran.
Ma mai nessun paese era arrivato al punto di bloccare internet improvvisamente e di punto in bianco, per fronteggiare una situazione di emergenza come ieri in Egitto.
Ovviamente questa misura è inutile, e oserei dire ingenua. E infatti non è servita a nulla. Forse anzi può essere controproducente poichè può generare panico in fasce di popolazione che non partecipano alle manifestazioni, rallentare i soccorsi e le normali attività della società civile dove ancora regna la calma. Si ottiene insomma il risultato opposto di coinvolgere fasce più ampie di popolazione.
Placare una rivolta chiudendo Internet se ci pensate è assurdo anche per un'altro motivo: da quando internet esiste si nota un calo di moti rivoluzionari. Tutte le principali rivoluzioni si sono svolte prima che internet esistesse. Si pensi alla Rivoluzione Francese, alla Rivoluzione d'Ottobre, alla Primavera di Praga ecc. tutti eventi accaduti nonostante il fatto che internet non era ancora stato inventato.

Ecco il link ad un'articolo di un ottimo sito che mostra il grafico dell'interruzione di internet in Egitto.
http://affreschidigitali.blogosfere.it/2011/01/egitto-il-governo-spegne-internet-per-bloccare-le-proteste-ecco-il-grafico-degli-accessi.html

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