Post n°543 pubblicato il 30 Ottobre 2012 da francesco1375
Credo che i partiti stiano sottovalutando pesantemente la situazione.
A noi cittadini in questo momento appaiono come un sistema del tutto autoreferenziale, e per di più in stato confusionale.
Chi non si riconosce in Grillo in molti casi non vota.
Il Movimento 5 Stelle, vince semplicemente perchè propone delle soluzioni a delle situazioni concrete.
Pensiamo ad esempio al peso che indubbiamente ha avuto nei referendum sul nucleare e l'acqua pubblica.
Nel pieno della crisi economica i partiti tradizionali hanno lasciato la patata bollente nelle mani di un tecnico. E i cittadini l'hanno capito che, di fatto, non sapevano dove mettere le mani per risolvere questa situazione drammatica. Per cui si sono affidati ad una persona competente, ma che può risolvere la situazione senza poi sottoporsi al giudizio elettorale. Questo ha fatto riflettere molto i cittadini.
Ma c'è anche un'altro elemento. La vecchia classe politica ha trattato i giovani,per vent'anni in una maniera tremenda. Praticamente privandoli del diritto al lavoro in molti casi e ad un lavoro sicuro in quasi tutti gli altri.
L'avranno fatto in buona fede. L'avranno fatto per errore o saranno stati costretti dal contesto generale, per carità. ma così è.
I giovani che dagli anni '90 ad oggi sono stati trattati in questo modo, ora sono adulti che vivono in molti casi tutto il peso della precarietà, e spesso della povertà.
Ovviamente non possono giudicare bene i partiti che hanno governato fino ad oggi.
Quella dei giovani tartassati dalle leggi così dette liberiste (in salsa italica) degli anni '90 e 2000, sono l'elettorato emergente. Intendo in senso numerico.
Mentre la fascia che in qualche modo si era cercato di tutelare(quella che per semplificare potrebbe essere definita dei genitori) non solo si riduce fisiologicamente per ragioni demografiche ovvie, ma in molti casi si è vista sottrarre improvvisamente tutti i diritti acquisiti e il minimo di benessere raggiunto durante l'ultima crisi.
Infatti se la vecchia classe politica era riuscita a mantenere un certo benessere in una fascia di popolazione, vi era riuscita solo col vecchio strumento del debito pubblico ed estero. E del resto in che altro modo poteva riuscirci se incoraggiava in tutti i modi la delocalizzazione dell'industria e dei capitali?
E'abbastanza improbabile che qualcuno mi segua fino a questo punto, ma adesso viene il punto principale.
Se questa situazione ha sulla politica gli effetti ovvi che stiamo vedendo, meno evidente è ciò che si sta abbattendo sulla società.
Come abbiamo detto, un buon quaranta per cento delle persone che hanno meno di quarant'anni sarebbe oggi disoccupata o povera.
Fino ad oggi non si è notato perchè questa fascia povera si è ingigantita solo negli ultimi anni. Via via che all'età adulta pervenivano i giovani soggetti alla rivoluzione liberista degli anni '90 e 2000.
Inoltre gran parte di queste persone vivevano in relativo benessere grazie al sostegno dei genitori.
Ora che i genitori invecchiano ed hanno spesso pensioni misere, o muoiono, o si ammalano, o vengono licenziati, esodati ecc. non possono e non potranno più in alcun modo sostenere i giovani e gli ex giovani figli disoccupati o precari.
Questi figli inoltre hanno ora a loro volta dei bambini da mantenere, e questi bimbi potranno per ben poco fare affidamento sui nonni. (Cerco di usare delle categorizzazioni comprensibili, ma vanno intese in senso demografico).
Il trucco che abbiamo posto sulla miseria in cui siamo sprofondati negli ultimi venti anni cadrà quindi in modo piuttosto improvviso.
E non da domani, ma da ieri. Questa infatti non è una previsione, ma un'analisi di ciò che sta accadendo ora.
Vorrei anche soffermarmi sul concetto di povertà, perchè non credo che sia molto chiaro.
Quando sento i politici parlare del problema di chi prende 1600 € al mese mi viene da piangere. Perchè la povertà che potrebbe abbattersi su migliaia di italiani non è questa. Presto milioni di persone non potranno pagare la retta scolastica, i libri e i vestiti ai figli. Questo avrà ripercussioni enormi sull'istruzione. Non potrà permettersi le cure mediche. Non potrà pagare le bollette. E non sarà "qualcuno che non paga le bollette", ma qualche milione di persone che non può assolutamente pagarle. Non voglio seguitare per non passare da catastrofista. Ma credo che la situazione sia questa.
E credo che il rischio del crearsi di questa situazione sia chiarissimo anche in molti economisti. Per cui si può discutere sul modo in cui viene affrontata questa situazione.
Ma sicuramente chi se ne rende conto e si impegna a risolverla, comunque vada, fa più bella figura di chi mostra di disinteressarsene completamente.
Monti se ne occupa in un modo che non condivido in moltissimi punti, ma almeno se ne occupa.
Grillo propone delle soluzioni a volte discutibili, ma se ne occupa. Anche altri politici se ne occuperanno certamente.
Mentre i politici e i partiti che non capiscono o ignorano questa situazione, o che l'hanno palesemente creata avranno difficoltà nel recuperare l'elettorato.
Ammettiamo pure che questo scenario sia un mio incubo.
Ammettete almeno, per favore, che sia un incubo che attanaglia moltissimi italiani.
Io poi non ci guadagno nulla a scrivere in questo blog.
Non faccio politica, potrei tranquillamente fregarmene.
Ma penso che finchè è possibile esprimere quello che si pensa si viva ancora in un paese libero.
Penso che l'Italia sia un paese libero e ne sono orgoglioso. Forse è solo per questo che scrivo.
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lunedì 5 novembre 2012
L'Italia va verso il collasso sociale e politico? E' possibile evitarlo? Proviamo a fare un'analisi della situazione.
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