Post n°532 pubblicato il 24 Settembre 2012 da francesco1375
Lo Space Shuttle è stato certamente l'oggetto più complesso e perfetto che l'uomo ha concepito per raggiungere lo spazio.
Una macchina stupenda, dalle potenzialità incredibili.
Purtroppo resterà per molto tempo un esempio sorprendente e ineguagliato.
Quando ci guarderemo alle spalle, e vedremo questa incredibile navetta spaziale resteremo sconcertati dalle sue caratteristiche ineguagliate.
Basti pensare che, con la sua uscita di scena, non esiste più un veicolo in grado di raccogliere uno oggetto nello spazio, ad esempio un satellite in avaria, e di riportarlo a terra. Non è più possibile prendere un telescopio orbitante, trasportarlo nella stiva di una navetta, ripararlo in orbita e riposizionarlo.
Tutto questo era possibile grazie allo Space Shuttle, che soprattutto aveva una potenzialità immensa: poter trasportare in orbita sullo stesso veicolo ben sette astronauti e un grosso carico.
Questa caratteristica consentiva manovre inpensabili altrimenti, infatti l'oggetto trasportato poteva essere controllato, montato e modificato dagli astronauti direttamente in orbita. Fino addirittura a poter eventualmente riporre l'oggetto nella stiva e riportarlo a terra sano e salvo, senza farlo disintegrare in atmosfera.
Era quindi un apparecchio ideale per costruire stazioni spaziali. La ISS non sarebbe stata costruita senza di lui. Ed in futuro si dovranno seguire strade totalmente diverse se si vorranno costruire stazioni di analoghe dimensioni. Intendiamoci, la cosa è possibile, i sovietici realizzarono la Mir interamente con moduli radio-comandati, ma si trattava di un'opera meno complessa.
Sarà molto difficile riparare un telescopio spaziale o riposizionare un satellite da un orbita ad un altra, come poteva fare lo Shuttle caricandolo nella sua stiva.
Lo Space Shuttle è stato l'unico veicolo costruito dall'uomo in grado di portare persone e cose nello spazio, rientrare a terra in volo planato e ripartire per decine e decine di missioni.
Tutti gli altri veicoli spaziali sono monouso. Rientrano a terra come meteore, si consumano al contatto con l'atmosfera fino a risultare inservibili una volta recuperati.
Space Shuttle aveva una forma simile ad un aereo grazie alla quale atterrava come un aliante (tutte le altre navette sono frenate da paracadute e razzi frenanti).
Questo consentiva un minore surriscaldamento dei materiali. Tuttavia doveva essere protetto da migliaia di piastrelle di zirconio e ceramiche speciali. Queste coprivano tutta la superficie del veicolo.
Orion era la navetta della NASA che avrebbe dovuto sostituire lo Shuttle. Non venne mai completata, rivelandosi uno dei tanti disastri economici dell'era W.Bush. Avrebbe dovuto atterrare alla vecchia maniera, frenata da paracadute e probabilmente avrebbe potuto essere recuperata, ma solo parzialmente .
Questa specie di Apollo ingigantito avrebbe portato sette astronauti come lo Space Shuttle e nessun grande carico. Tuttavia dopo anni di studi e miliardi di dollari investiti i tecnici dovettero arrendersi all'evidenza che non era possibile creare una capsula così protetta e frenata da essere poi riutilizzata.
Prima di essere fortunatamente cestinato da Obama, il megalomane e sconclusionato progetto Orion servì almeno a dimostrare che l'unico tipo di veicolo spaziale riutilizzabile è la navetta planante.
Ma perchè questo straordinario veicolo è rimasto un'eccezione? Se la costruzione di una navetta simile, atta a sostituirla, è sembrata impossibile di fatto ai suoi stessi ideatori, come è stato possibile realizzarla 28 anni fa?
I costi per una sua riedizione sono sembrati eccessivi. Quanto si è speso per realizzarlo?
La spesa per la realizzazione degli Space Shuttle fu enorme, quasi inimmaginabile. Del tutto simile a quella del programma lunare Apollo. Ma la cosa incredibile è che i due progetti in realtà viaggiarono sostanzialmente in parallelo, cioè, mentre si metteva a punto il programma Apollo (che procedeva a tappe forzate e veniva in un certo senso studiato in corso d'opera) si studiava lo Space Shuttle. Quindi i due studi e i costi relativi si sovrapponevano, anche se alcune componenti Apollo vennero riciclate nelle navette plananti, ad esempio i motori dell'orbiter.
Ovviamente uno sforzo così immenso era frutto della competizione tra Usa ed Urss (tanto per cambiare). E tali spese sono state affrontate purtroppo solo per scopi bellici e solo successivamente, o come scopo indotto, a fini pacifici.
Quello che molti non sanno, è che i russi stavano studiando in maniera avanzatissima una navetta planante, questo fin dall'inizio della corsa allo spazio, un progetto parallelo a quello delle capsule Vostok e Soyuz che già appariva fantascientifico agli americani.
Un progetto enormemente ambizioso di una sorta di bombardiere spaziale che veniva preso molto sul serio dagli Stati Uniti, forse troppo, visto che in realtà i russi non riuscirono a concretizzare l'enorme mole di studi e ricerche condotte in questo ramo astronautico.
Quindi in America si pensò di scompaginare i piani del nemico puntando su un obiettivo radicalmente diverso, la conquista della Luna.
A questo punto in Urss si venne a creare una situazione complicata. Infatti il progetto Soyuz andava a gonfie vele insieme al programma delle basi spaziali, tanto da superare in questo campo tecnologico gli americani. E in maniera notevolissima.
Le basi orbitanti sovietiche lasciavano a bocca aperta gli americani che fino all'impresa lunare non si avvicinavano neanche ai risultati dei russi.
In pratica, i russi stavano ottenendo risultai sorprendenti con le capsule Soyuz e le basi spaziali Salyut e contemporaneamente portavano avanti gli studi della navetta planante tipo Shuttle.
Ma il programma dell'aereo spaziale per loro si complicava enormemente. Sorgevano sempre nuovi problemi. E le risorse economiche, pur profuse in modo sconsiderato, non erano infinite.
Ecco alcuni video dei test dell'"aereo spaziale" sovietico:
Nel frattempo veniva lanciata la sfida della conquista lunare. Cosa fare? Alla fine si decise di proseguire con il programma Soyuz, abbandonare il programma della navetta planante e avviare un ciclopico programma per raggiungere per nostro satellite prima degli Stati Uniti.
Ma anche il programma di esplorazione umana della Luna si arenava in Urss a causa dei continui fallimenti dell'immenso vettore N1 (non si riusciva a sincronizzare i motori del razzo). Vennero dissipate immense risorse economiche ed intellettuali che, utilizzate in altro modo, avrebbero dato ai sovietici un vantaggio enorme in campo spaziale.
E' a questo punto che gli americani abbandonano il programma lunare che andava a gonfie vele, e se ne escono a sorpresa con una navetta planante razionale e perfettamente funzionante. Asserendo oltretutto di volerla usare per mettere in atto il famoso programma di scudo spaziale antimissile (scudo spaziale).
Sconcerto in Urss, la superpotenza, già provata dalle immense spese sostenute per il fallimentare programma lunare doveva affrontare nuove spese, davvero immense, per costruire qualcosa che assomigli allo Shuttle. Recuperare il tempo perduto dopo lo stop alla loro navetta planante originale.
Nasce lo Shuttle Buran, ma ormai il tempo è scaduto per l'impero sovietico, è il 1988 quando la risposta russa all'America parte per lo spazio, senza uomini a bordo per il suo unico viaggio, l'anno dopo crolla il muro di Berlino.
I tempi sono cambiati. Mentre i resti della navetta sovietica marciscono abbandonati qua e là, quella americana risulterà sempre sotto utilizzata rispetto ai costi di gestione. Alla fine l'uomo del ventunesimo secolo, vola nel cosmo con una navetta quasi identica a quella che portò il primo uomo nello spazio una quarantina d'anni fa.
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