Post n°476 pubblicato il 08 Ottobre 2011 da francesco1375
Secondo un dispaccio dio fonte iraniana, finito nelle mani del Times di Londra, l'Iran avrebbe assemblato e messo recentemente in funzione uno dei reattori più pericolosi di sempre.
La qestione starebbe in questi termini: La costruzione del reattore iniziò nel '75 per mano di maestranze tedesche.
La ditta che aveva in appalto i lavori lasciò l'opera costruita solo in parte. Poi, a seguito della rivoluzione iraniana del '79 abbandonò i lavori.
Durante la guerra trà Iran e Iraq, il cantiere abbandonato venne bersagliato pesantemente.
Semi distrutto dai bombardamenti e dai fori di proiettili, ciò che restava del reattore lasciato a metà fu per anni preda delle intemperie.
Negli anni '90 ricominciarono i lavori eseguiti da ditte russe.
Queste avrebbero voluto iniziare un nuovo progetto, perchè il loro reattore era completamente diverso da quello (ormai oltretutto obsoleto) iniziato dai tedeschi venti anni prima. E magari in un'altra zona, perchè quella su cui sorgeva il cantiere era una tra le più sismiche del mondo.
Ma gli iraniani avevano speso già cifre enormi sulla costruzione originale, così imposero ai russi di proseguire sullo stesso sito riciclando il rudere esistente.
Inizia così la costruzione di quello che il Times definisce un Frankenstein atomico.
Cioè l'innesto di un reattore russo a sviluppo orizzontale sui resti di un reattore tedesco a sviluppo verticale. Per ottenere il risultato ai tecnici russi fu data ampia licenza di interpretare come meglio potevano le norme di sicurezza. Molte delle parti riutilizzate del primogenio progetto erano ormai danneggiate e senza più neanche i libretti di istruzione.
Ovviamente preoccupati i paesi confinanti come il Kuwait che avrebbero ripetutamente chiesto chiarimenti sul progetto ricevendo rassicurazioni. Non tutti però si sentono rassicurati.
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