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mercoledì 6 luglio 2011

Fukushima: Primi darammatici istanti ora pubblici. Generatori emergenza erano troppo pesi per essere trasportati.

Fukushima: Primi darammatici istanti ora pubblici. Generatori emergenza erano troppo pesi per essere trasportati.

Post n°458 pubblicato il 22 Giugno 2011 da francesco1375
Fukushima e i suoi misteri, tanti punti interrogativi sulle cause e le modalità del disastro.
Il mosaico di questa storia, piena di caselle mancanti, comincia a prendere forma.
L'altro ieri, è stato diffuso un rapporto che illustra i primi istanti della catastrofe.
Mentre il mondo veniva tenuto all'oscuro circa le reali dimensioni del disastro, dentro la centrale la realtà si era capovolta in un'istante.
Nelle sale di controllo, asettiche e ordinate, tutto avvolto dalla polvere, tutto immerso nel caos. Tutto il sofisticato apparato elettronico e meccanico ridotto ad un'ammasso di cavi e ferraglia.
Tutto era bloccato.
Mentre i tecnici, abituati a conoscere ad uno ad uno i pulsanti del pannello di controllo, si trovavano ad inventare soluzioni improvvisate, che sempre fallivano, mentre i noccioli dei reattori fondevano. Colavano sul fondo dei reattori sotto forma di lava e provocavano, infine, esplosioni devastanti.
Sono tanti i particolari inediti di quegli istanti pubblicati sul rapporto.
Come i famosi generatori di emergenza che, si disse nei primi giorni, stavano arrivando a bordo di elicotteri americani.
In realtà quell'attesa fu atroce e vana. Mentre tutto saltava i soccorritori dovevano accorgersi con sgomento che i generatori di emergenza erano troppo pesanti per essere trasportati per via aerea. Mentre per trasportarli via mare sarebbero occorsi giorni e giorni, e via terra era impossibile per le strade distrutte e piene di auto abbandonate a causa del terremoto.
Un tecnico giunse al punto di collegare le batterie di alcune auto a parti della centrale, per riattivare (peraltro con successo) almeno alcuni indicatori. Grazie a questo espediente fu possibile iniziare a misurare e capire la situazione al di là della doppia porta di acciaio del vassel. Solo dopo alcuni giorni fu riallacciata la corrente.
Trovate il riassunto del rapporto su questo articolo, in inglese: http://news.asiaone.com/

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