La lava prodotta dal nocciolo fuso di Fukushima potrebbe essere diversa da quella di Chernobyl. Cosa potrebbe accadere?
Post n°448 pubblicato il 22 Maggio 2011 da francesco1375
Non è sicuro, ma c'è la possibilità di violente esplosioni prodotte da grandi quantità di metano nate dall'interazione del nucleo fuso con il calcestruzzo, l'acqua e la roccia sottostante il reattore. Ci sono rischi effettivi di crolli per l'azione erosiva del magma sotto la centrale. La speranza è che il magma si fermi solidificandosi dopo otto- nove metri di penetrazione, ma appunto la fluidità in questo caso può essere un problema in più. Io riempirei i vassel (o almeno il cratere prodoto dalla lava sempre che sia raggiungibile), di sabbia. A Chernobyl ha funzionato. Ma ovvimente è un'idea istintiva, è che la soluzione di questo disastro è una delle cose che desidero di più.
A volte leggo dei titolo sui giornali o su internet che iniziano così: "Dopo Fukushima..." o "il futuro dell'energia dopo Fucushima...". Ma "dopo" in che senso? Mi preoccupa che ci sia la percezione che la crisi sia finita. Mi sembra che a livello internazionale ci sia un impegno troppo rilassato. Tepco e Giappone non possono risolvere da soli questa crisi.
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