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lunedì 18 aprile 2011

Fukushima: punto di non ritorno. Analisi documentata degli ultimi risvolti del dramma nucleare.

Fukushima: punto di non ritorno. Analisi documentata degli ultimi risvolti del dramma nucleare.

Post n°438 pubblicato il 16 Aprile 2011 da francesco1375
Tremano il Giappone ed i paesi che si affacciano sul Pacifico.
Era l'unica parte del mondo in repentina crescita economica. Il Pacifico è il mare più trafficato al mondo. Fukushima rischia di rendere difficile la navigazione sul Pacifico, percorso da milioni di tonnellate di prodotti al giorno (in nessun luogo transitano tante merci), di avvelenare uno dei più grandi luoghi di approvvigionamento di pesce e quindi di cibo esistente sulla faccia della Terra. Le ripercussioni sui prezzi dei generi alimentari possono diventare globali.
In Giappone si stanno dispiegando risorse ridicole perchè a più di un mese di distanza dall'inizio della catastrofe non si ha idea di cosa fare.
Non si può risolvere questa situazione senza dispiegare risorse economiche illimitate. E queste risorse per ora non ci sono
I calcoli degli esperti USA parlano di cifre fra 300 e 500 miliardi di dollari per risolvere parzialmente la crisi che comunque si trascinerebbe per oltre un secolo.
http://www.latimes.com/news/
Ieri è stata confermata dalle autorità giapponesi la fusione totale del nucleo in due reattori, ma la notizia era data per certa da molte fonti già da fine marzo.
http://www.guardian.co.uk/world/2011/
Ora sono gli stessi tecnici giapponesi ad ammettere che, in caso di interruzione del raffreddamento eseguito manualmente con tubi ed idranti, il magma potrebbe perforare il contenimento.Nelle piscine del combustibile esaurito il surriscaldamento delle barre non si arresta, l'acqua che vi viene versata continua a finire in atmosfera.
Oltre alle piscine dei reattori 1-2-3, ora desta maggior preoccupazione il reattore 4, dove accanto alle barre esaurite vi sono anche quelle in piena efficienza prelevate dal nocciolo prima del terremoto. Anche li la situazione e quasi fuori controllo, fusione parziale e rischio di accensione delle barre non esaurite con conseguente reazione a catena al di fuori di ogni contenimento o meccanismo di moderazione.
Ecco il video girato da una videocamera a distanza mentre si prelevavano i campioni dalla piscina del combustibile del reattore 4. A differenza che nei reattori numero 1,2 e 3, qui la copertura del locale movimento barre non è esplosa ed è possibile vedere le piscine. Lo spettacolo è impressionante, l'acqua ribolle, grigia come piombo fuso.
http://www.youtube.com/watch?v=GgENW9EK63s
Si ipotizzano interventi ma ancora niente di concreto.
Nei reattori spesso non si può più accedere per le radiazioni troppo alte. Dal reattore uno sembra si spigionino lampi di neutroni, mortali immediatamente per chi viene colpito.
Il tetto dei reattori è coperto dai ruderi dei locali di movimento barre, per cui le piscine del combustibile esaurito sono invisibili dall'esterno e non si è neanche sicuri che l'acqua che viene lanciata da fuori le raggiunga. Sembra comunque da esami di laboratorio che molte barre siano fuse, o sbriciolate e sparse qua e la tra i rottami.
Per far luce sul loro stato nei giorni scorsi si è levato in volo un drone USA, in grado di volare senza pilota come un piccolo elicottero. I risultati di questa missione devono essere stati sconfortanti, infatti il livello di allarme dei tecnici dopo questa verifica è notevolmente aumentato.
Ecco il video girato dal drone USA: http://www.47news.jp/movie/TEPCO ipotizza un originale intervento ben presto accantonato :"la bara d'acqua". Si tratterebbe di riempire nocciolo e contenitore primario dei reattori di acqua, acido borico e azoto, creando un nuovo circuito di raffreddamento isolato dall'esterno. L'acqua a bollore contaminata, sarebbe così intubata, portata a decine di km. di distanza fino ad un bacino di acqua di mare, ben lontano dalla centrale per non restarne contaminato. L'acqua del reattore, restando nel tubo, passerebbe in questo bacino raffreddandosi senza miscelarsi con l'acqua del bacino e poi tornerebbe al reattore per proseguire il giro all'infinito. Questo sarebbe durato per decine e decine di anni. Al che le autorità giapponesi hanno chiesto a TEPCO una verifica di resistenza sismica dei reattori danneggiati, visto che tutti gli esperti dicevano che il progetto bara d'acqua avrebbe ulteriormente indebolito le strutture. TEPCO ha fatto le verifiche e ha detto che l'ipotesi per questo sarcofago erano state accantonate.
Quindi per il gestore della centrale degli orrori, l'acqua può continuare a evaporare sulle barre roventi e semifuse di uranio e plutonio per poi evaporare e ricadere sotto forma di pioggia nel mondo ancora per mesi o anni.
Un'altra speranza di TEPCO è quella di riuscire a rimuovere le barre esaurite dalle piscine e immetterle in contenitori schermati ognuno del peso di molte tonnellate. Ma tutta la struttura per compiere questa operazione è stata distrutta e si dovrebbero issare questi contenitori sopra i reattori con una struttura di gru e tralicci. Ma il tutto è molto complicato: prima di tutto si dovrebbero rimuovere tonnellate di ruderi contaminati sopra a dei reattori dove l'uomo ora non può mettere piede. Poi sempre in queste condizioni si dovrebbe costruire questo traliccio, poi issare questi pesantissimi contenitori, e a questo punto nessuno sa come estrarre le barre dalle piscine danneggiate ne come inserirle nei contenitori stessi, Inoltre le barre, deformate, potrebbero non avere più le misure standard e non entrare nel canale dei contenitori. L'esterno dei contenitori stessi,concepiti per lo stoccaggio definitivo delle scorie ad alta intensità, sarebbe in questo caso contaminato essendo stato posto sopra i reattori in fusione. A questo punto anche trasportarli altrove diventerebbe impresa ardua, così come trovare un posto dove stoccarli. Sarebbero essi stessi scorie, non contenitori per scorie.
Comunque ecco un link che illustra sinteticamente questo "progetto":
http://www.asahi.com/national/update/
Per concludere il post ecco quindi la soluzione più realistica avanzata per ora da Toshiba, le valutazioni e le proposte dei maggiori eperti internazionali e dalle aziende più quotate alla dismissione, ma anche le reazioni sempre più preoccupate di Russia e Cina, i due maggiori paesi confinanti.

Toshiba si offre per smantellamento: I reattori non saranno mai rimossi e verranno coperti.
Toshiba, è delle principali aziende produttrici di componenti di centrali nucleari.  Questa azienda conta di aumentare enormemente il suo fatturato nel nucleare da qui al 2014 e dice di non avere avuto per ora ripercussioni dall'incidente.
Questa grande multinazionale si è offerta di dare un contributo fondamentale alla soluzione del disastro, avendo già partecipato alla parziale messa in sicurezza di Three Mile Island in USA, colpita da un incidente molto meno grave negl'anni '70.
Ovviamente, poichè la soluzione dell'incidente nipponico costerà nel complesso tra i 300 e i 400 miliardi di dollari, la candidatura alle opere di messa in sicurezza non è solo dettata da valutazioni umanitarie, ma al contrario costituisce un bel business.
Trattandosi quindi di una multinazionale dall'esperienza decennale nel settore, possiamo fidarci delle sue valutazioni in proposito. L'azienda sostiene di avere la capacità tecniche per risolvere tutto e indica le linee guida dell'intervento che, guarda un po' sono simili a quelle che tutti gli eperti avevano (tranne i nuclearisti che contavano nello smantellamento totale rapido). 
Altro che smantellamento della centrale: la bonifica dell'area con la demolizione degli edifici accessori della centrale in dieci venti anni, ed i reattori (che sorpresa!) ricoperti per sempre da un sarcofago di cemento ripieno di lava d' uranio e plutonio.  Questo sembra quindi essere l'unico scenario possibile tecnicamente.
E' ora finalmente ammesso anche dalle rassicuranti fonti governative nipponiche che l'area intorno a Fukushima non sarà abitabile per 20 anni almeno. Se si faranno ovviamente enormi interventi di bonifica demolendo tutto e raschiando 10-20 cm di suolo e poi mettendo i materiali di scarto in un gigantesco deposito, altrimenti la zona sarà inabitabile praticamente per sempre.
Famoso fisico americano di origine giapponese: serve l'esercito.
Intanto uno scienziato tra i più importanti del settore nucleare civile, il fisico matematico MICHIO KAKU, sostiene che a Fukushima si sta procedendo per maldestri tentativi senza un piano preciso che d'altra parte nessuno al mondo ha mai elaborato in caso di fusione. Michio Kaku è autore di successo, professore di fisica teorica alla City University di New York e il City College di New York . Il suo ultimo libro è "Fisica del Futuro: Come la scienza cambierà la vita quotidiana nel 2100" , a sua famiglia immigrò negli Stati Uniti dove fu, durante il conflitto, internata quando ogni giapponese era una potenziale spia. Dopo la guerra Kaku divenne uno di fisci più importanti in USA, al Liceo conobbe Edward Teller, il "padre della bomba termonucleare, milioni di volte più potente della bomba atomica a fissione, e ricevette più volte l'invito a partecipare al progetto. Ma nonostante i benefici che avrebbe avuto rifiutò perchè contrario all'atomo come arma, mentre collaborò sempre con il nucleare civile.
Secondo lui chi sta gestendo la situazione non può farcela, perchè ha risorse limitate, e dovrebbe farsi da parte invocando l'uso dell'esercito.  Fa un paragone: chi si occupa ora della faccenda è come un ragazzino che tenta di tappare il buco di una diga con un dito, ma se ne apre un'altro e mette un'altro dito, poi un'altro e i buchi diventano sempre di più. Fino a che la diga collassa e travolge tutto.
Quindi consiglia al più presto l'uso dell'esercito perchè a suo parere servono non meno di 500.000 persone al lavoro. In questo modo ognuna di esse potrebbe stare pochi minuti sul luogo. Nelle zone più irradiate, secondo lui non si può lavorare che per meno di 10 minuti, poi l'operaio inizia a vomitare e a perdere i capelli e può solo fuggire e ricoverarsi. Alla fine l'unica soluzione per lui è un sarcofago da farsi nel più breve tempo possibile da un gran numero di militari, ognuno dei quali potrebbe lavorare in condizioni e nei tempi di sicurezza.
ecco l'articolo intervista originale: (nota bene: l'articolo è in quattro pagine, in basso a destra ci sono i numeri per selezionare la pagina) http://www.alternet.org/world/150599/
Russia: Giapponesi drammatizzano e prolungano crisi per avere aiuti economici.
Cina: A Fukushima si preparava una bomba atomica segreta.
Intanto Cina e Russia si stanno chiedendo con sempre maggiore curiosità, il perchè dello strano comportamento tenuto in Giappone su questo incidente. Perchè all'inizio è stato tanto minimizzato, quando vista dagli esperti la situazione era subito chiara? Ci sono stati dei ritardi iniziali inspiegabili, e delle procedure all'inizio altrettanto inspiegabili. Anche la segretezza tenuta e la cortina di silenzio e disinformazione intorno all'incidente pare loro eccessiva. Lo stesso governo di Tokio sembra essere stato tenuto all'oscuro di molti elementi durante la crisi. Tutta una serie di incongruenze e cose che non tornano sono state vagliate da esperti e analisti russi e cinesi e questi alla fine sembrano giunti all'elaborazione di due ipotesi diverse.
In Russia si sostiene che la centrale in se fosse scadente e pericolosa (si, ce ne eravamo accorti un po' tutti...) e che la crisi sia sopravvalutata. E cioè che sia con ritardi e mancanza di risorse impiegate, sia con un'informazione non puntuale, si vuole drammatizzare e incentivare interventi economici esterni.
In Cina si va oltre. Viene dato ampio risalto ad un articolo per la verità non cinese, ma che nel Celeste Impero viene enfatizzato all'inverosimile e condito tra l'altro con reminescenze degli orrori commessi in Cina durante il secondo conflitto mondiale.
La tesi sarebbe questa: a Fukushima i giapponesi stavano portando avanti un programma nucleare militare segreto, in pratica stavano costruendo una bomba atomica o parte di essa. In effetti il Giappone non possiede l'atomica, ma ha sempre sostenuto di poterne assemblare una in meno di una settimana se attaccato.
Secondo la tesi sostenuta dai Cinesi, questa cosa spiegherebbe la segretezza che regna sulla centrale nipponica, e la relativamente scarsa presenza di personale (servirebbe a non rendere pubblico il programma segreto). I ritardi  e le strane metodologie impiegate che hanno peggiorato la situazione, sarebbero dovute al fatto che non si tratta di riprendere il controllo di una semplice centrale, ma di un complesso molto più grande e in parte sotterraneo per la produzione di una bomba segreta. Anche il flusso di acqua in mare secondo questo articolo proverrebbero da queste strutture sotto la centrale. (In Cina gli articoli sono molto vagliati dal governo e ne rispecchiano spesso il pensiero).
Al di la della veridicità o meno di queste tesi, ciò dimostra come l'incidente di Fukushima stia iniziando ad irritare seriamente le due superpotenze, e stia risvegliando antichi dissapori verso il Paese del Sol Levante.

Rifiuti tossici: nessuno vuole quelli di Fukushima.
Cominciano le liti tra le municipalità per lo stoccaggio dei rifiuti che molti temono contaminati: http://www.tv-asahi.co.jp/ann/news/web/html/
Ditta di grandi costruzioni edili nipponica: Abbiamo aiutato a Chernobyl, ma qui il sarcofago è impresa quasi impossibile.
Una ditta di macchinari pesanti giapponese che lavorò anche al sarcofago di Chernobyl fa sapere di considerare molto più difficile la costruzione dei sarcofaghi a Fukushima: http://jp.reuters.com/
Aggiornamento 14 aprile ore 20,00

Vice capo della Società per l'Energia atomica Giapponese finalmente ammette: in reattori 1 e 3 fusione totale (ma la notizie era pubblica da 2 settimane!)
Il vice capo della Società per l'energia atomica giapponese, Takashi Sawada,ha annunciato che, in base ai dati forniti da TEPCO parti di combustibile nucleare fuso hanno forato la capsula in acciaio (o nocciolo) nei reattori 1 e 3 e si sono depositati sul fondo del contenitore primario.
E' la così detta fusione totale del nucleo, che potrebbe portare al perforamento del fondo del reattore ed al contatto della lava radioattiva col terreno sottostante e la falda.
Un evento gravissimo, il più grave nella scala delle possibili catastrofi nucleari (che tra l'altro giustifica e chiarisce l'innalzamento del rischio a livello 7).
E' la prima volta che una autorevole fonte giapponese ammette questo evento a Fukushima.
Aggiornamento 17 aprile 0re 12,40
Il 10 aprile un piccolo elicottero senza pilota è penetrato tra le rovine dei reattori per fotografare la situazione.
Era prima stata rilasciata un'immagine dalla quale si vedeva ben poco trattandosi solo dell'esterno di un reattore.
Poi uno spezzone di video, ma anche qui ci si fermava all'esterno.
Adesso iniziano ad essere rilasciate da Tepco le prime immagini dell'interno.
Vi diamo i link degli articoli contenenti le foto:
Il coperchio del contyenimento primario (il nocciolo o nucleo) del reattore 4. (Ricordiamo che questo reattore era spento al momento del terremoto, ed è stato danneggiato solo dalle esplosioni di idrogeno e dal combustibile esaurito, è quindi quello meglio conservato tra quelli coinvolti) http://www.sannichi.co.jp/
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L'estero del nocciolo reattore 4
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Esterno del reattore 4 vista molto ravvicinata
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Vano combustibile esaurito da frattura esterna reattore 4
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L'interno del contenitore piscine e la gru per le barre, reattore 4.
Tutte queste immagini sono protette da copyright e appartengono a TEPCO che le ha rilasciate per sua gentile concessione, ai siti che ne hanno fatto richiesta. Per cui non possono essere pubblicate senza permesso. Per questo motivo vi indico solo le pagine dei siti che le ospitano.

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